La regina di fiori

Con scarpe scarlatte ai piedi

vestita di puro candore

m’immergo nelle dolci acque

del fiume dorato.

 

Fluttuo

e mi abbandono

tra le sue correnti.

 

La carezza

del giardino incantato

mi sorprende alle spalle,

con infinita dolcezza

e impetuoso fragore.

 

Sul capo mi posa

una corona di fiori.


 

Non mandarmi fiori

Con gli occhi

non cerchi il mio respiro

e invano m’inviti a volare

con le ali tue di roccia.

 

Non avverti il mio pulsare

e ad esso inesorabile innalzi intorno

il muro del tuo abbraccio.

 

Non ti fermi che sul mio andare

e sterile

il sorriso del mio volgere a te

langue in un mazzo di fiori.


Vita

La voce roca

di una puttana triste

una roccia nel fiume

quattro stelle

in una notte ubriaca.

 

La sabbia fine

del deserto

sotto i piedi nudi

pagine fitte

della danza dei pensieri

l’abbraccio di un tango

e sentieri fangosi

calpestati sotto la fatica

di passi infiniti.

 

La pioggia sul viso

quell’uomo

che non venne a cena.

 

Così è la mia vita

quella che mi sono inventata

finora.