PRESENTE PER IL FUTURO

Dai libri di partito
una camicia di forza
il presente per il mio futuro.
Contenitiva forza rigida e ignifuga
nell’indiavolata alba la mente mia indossa
all’arruffio del vano ciarlare.
Ghigni a sorrisi declassati
primi al tuo abaco
e al tuo catramato illusorio caffè.
Smonto lego di logos
cruda carne al cuore
bruciato orlo del baratro.
D’autunno sospiro
umido e putrido vento
che tappeti di parole inaridite
come netturbino dalle tue labbra spazza.
Cenciosa la mente mia
abortite melodie canta
e riflette nello specchio
e nella mia libreria
il giorno dei Dottori.
Sono una donna alla conoscenza avvezza
e un presente-futuro precario
mi omaggia.


L’AURORA DELLE ODALISCHE

Sinuose aurore boreali
ai fianchi delle odalische saldate.
Occhiate angolari ammaliano.
Sensibilità perdono
quando il capo di chimera conoscenza chinano
il corpo sotto un lembo di cielo trascinano
procacciato al chilo
da un pesce abissale al mercurio
squame adibite a tetto.
Ghigna l’inumana fatica di emendare
il tempo e l’agire
tra griglie sporche
di calendari e lavabi
sorriso e pianto separano.
Luna eclissata da sedicenti astri
che i tempi negano delle idee orbitanti
solo di pensieri alienati dal comune senso.
Heisenberg si paralizzava
per spiare l’altro che oltre è
la galoppante umana stoltezza.
Appostata sulle inattive faglie dell’ignoto
frettolosamente statici sorrisi di cartapesta
abbandono.


LA MANO LESTA DEL BANCO

La mano lesta del banco
propensione al rischio eccita
Ghigni di fish perdute aduna
Sorrisi prosperi e vanitosi rilancia
Colpo d’occhio senza fuoco converge
quando strategie ed emergenze
col mastice i denti attaccano al putrido piragna

La mano lesta del banco
Coppie di cuori mescola
Misteriosa eroina
A cavallo
Accettata
Cara
Laconica
Trotta a “elle” sulle pose a scacchi
nella hall dell’ “Easy Going”.
Non vedi il suo volto niveo e senza tempo
a smorfie si trascina
snodando cravatte
che più dei cappi per coccodrilli
sinistra eleganza ostentano.

La mano lesta del banco
nei tuoi gradi di libertà
lo svago
misura.
Tempo non rapina agli orologi
ma all’Amore
di chi disperato aspetta.