Poesie
L’orma
ho camminato sulla rena umida
Le miei orme segnavano il passo ,
Dietro l’onda dispettosa le cancellava.
Vi sono voltata a guardare per vedere
Il susseguirsi dei miei passi pesanti
Nessuna traccia del mo cammino
Solo sabbia lisciata dall’onda
E nessuno saprà che un giorno
Se ho lasciato un’ orma
Nel breve transito della mia vita
Dal un mio breve racconto
I ricordi sono la tua linfa, essa cresce dentro di te, ti fa crescere,
come l’albero rinforza le tue radici ancorandole alla tua terra.
Queste righe scritte per amore vogliono essere un omaggio
alla terra che ci ha visto venire alla luce e che ci ha dato
la forza e la caparbietà che contraddistingue le donne
della Valle Camonica
La valle sotto di me era avvolta in una dolce nebbiolina autunnale, io seduta guardavo in lontananza il Sebino e assaporavo il dolce tepore degli ultimi giorni d’estate. A Monti il sole splendeva riscaldando le poche persone che lentamente si muovevano tra le stradine del paese, nel silenzio d’altri tempi, nella pace così lontana dal clamore e dalla frenesia delle città. I pochi turisti avevano ormai lasciato il campo alla routine di sempre, anche gli uccelli sembrava avessero trovato nuova forza nei loro canti; ed è mentre ascoltavo il suono delle campane che annunciavano il vespro che vidi arrivare Silvia. Come sempre il suo nome, nella dolcezza del paesaggio, riportarono alla mente i versi del Leopardi e prima ancora di sorridere all’amica sorrisi di me stessa e dei miei pensieri.
Silvia sedette accanto a me, in silenzio e come me rimase ad ammirare la bellezza della natura che ci avvolgeva. Forse fu quello stato emozionale, o forse doveva essere, che ad un certo punto le nostre menti all’unisono si avviarono nel mondo dei ricordi, là dove tutto è bello perché comunque fa parte della tua vita, perché ogni ricordo è un tassello del grande puzzle che compone la storia tua e della tua generazione e di quella di tante persone che l’hanno preceduta. Ma i tuoi ricordi sono solamente la cima di tanti ricordi spesso tramandati dalla bocca delle mamme delle nonne e delle zie, mille ricordi che sono le tue radici, quelle radici che, ovunque tu sia, ti legano alla tua terra, alle tue montagne al tuo lago e alla tua valle.
Silvia ad un tratto mi guardò, gli occhi brillavano di una luce strana, velata di una dolce nostalgia