Nel cuore in soffitta
Mi soffia sul cuore il calore di giugno,
sgusciano via
fotogrammi di un viaggio,
un giorno lontano,
mi sfugge il nome e il luogo
di quel sole d’oltreoceano,
ricordo il profumo del vento
e le notti di corallo.
E’ come guardare il mare dalla finestra,
è ancora lì, da sempre è lì,
nell’eco della conchiglia
nel chiacchierio delle onde
e in quel loro infrangersi,
dirompente,
sulle parole ti amo,
anche se nulla è per sempre
tutto resta con me,
nel cuore in soffitta.
Con te
vorrei danzare con te
l’intimità della poesia
fra le righe di un pentagramma
pizzicare una melodia
che il tempo non può cancellare
vorrei imbastire con brio
la magia di quei versi
solleticare le corde tese
andante adagio, in crescendo
vorrei intonare un’aria
per un coro a due voci
nella notte silente
pelle a pelle come amanti
con te, io l’arpa e tu il violino.
IL FORMAGGIO SQUAQUERONE
Inizialmente al nostro tatto
si presenta sodo e compatto,
morbido, quando è maturo,
stagionato no di sicuro!
Cremoso al punto giusto
della stalla è un antico gusto,
candido, nutriente e saporito
per la Piadina è un buon partito.
Assai piacevole al palato,
ha un sapore delicato,
in bocca fa venir l’acquolina
se è fresco di mattina.
Sulla piada, con costanza,
lo si spalma in abbondanza,
per poi leccarsi le dita
anche a tavola imbandita.
Con la rucola, poche foglie,
se nel campo le si coglie,
è un cibo sopraffino
servito insieme al vino!
Nel piatto da portata,
sopra un letto di insalata,
è una cena mica male
per ogni commensale.
All’ospite inatteso o gran signore,
offerto con sorriso e calore,
nel casolare di campagna
o nel chiosco di Romagna,
fa sempre un bel figurone
il Formaggio Squaquerone.