SPEME

Oh, tenebre che offuscate
l’animo mio
prostrato dalle pene.
Abbandonate le mie membra
affinché mi preservi dagli abissi.
Che un barlume rischiari
questi occhi bendati
e faccia affiorare la coscienza,
messaggera di emozioni
e passioni.


 

TEMPO

Incommensurabile come l’oceano
che domina i miei pensieri.
Il suo fluire inesorabile,
implacabile, spietato,
mi rende impotente.
Soggiogata dalla sua potenza,
soccombo inerme
e mi prostro dinanzi
all’infinito
per offrirgli
la mia essenza.


INCANTO

Odo silente stormir i rami
che ondeggiano lievemente.
Gli uccelli assisi si librano nell’aere
intonando un canto soave.
Odo lo stillare di una fontana
ove si ristorano i pastori
estenuati dalle fatiche
di una giornata appena conclusa.
Una farfalla si adagia sulla mia mano
riflettendo un’esplosione
di sfumature iridescenti.
L’effluvio dei fiori mi accarezza il naso
fino ad inebriarmi.
Ed io, estasiata,
mi accingo a danzare liberamente.
Quando scorgo, tutt’intorno,
un verde lussureggiante
che mi riempie il cor di gioia.
E lì, oltre la fitta boscaglia, risiede
il domani, incerto sconosciuto atteso.