LA RAGAZZA SULL’USCIO

 

Stava la ragazza lì sull’uscio

con lo sguardo chino sul far della sera .

Un leggero fruscio di foglie

scomposte da un vento caldo

che veniva da lontano

le portava via i dolci ricordi e

il ticchettio stanco del suo orologio

scandiva ogni suo triste pensiero.

Mentre le nuvole si rincorrevano in cielo

lei annegava nella sua solitudine

e il silenzio diventava assordante.


 

 

I VOLI DELL’ANIMA

 

 

Ho sognato cieli sconfinati

dove spazio e tempo

sono categorie dell’anima

e il cuore conosce la pace sublime

di tramonti eterni ed immutabili,

dove l’immensità ci culla l’anima

e l’estasi fa di noi corpi informi

e immagini diafane.

Ho contemplato praterie sterminate

dove infiniti spazi e infiniti silenzi

odono le essenze dei cuori vaganti

di anime trasportate dal vento

oltre i confini di una vita diversa

da come l’avevamo sognata.


 

 

 TRAVERSATA

 

 

Sul ponte della nave

quella melodia struggente

sussurrata dal vento

le trapassò il cuore

come dardo scoccato da mano esperta .

Mentre il sole annegava nel mare

le sponde della sua terra natia sparivano all’orizzonte.

I suoi pensieri planarono lì

come ali di gabbiano.

E fu subito sera

e fu subito poesia .