Poesie
LA RABBIA
Attraverso i selvaggi boschi
all’orizzonte va lo sguardo
non pietà
solo il dolore dell’umana solitudine
in esso sosta.
Di tenere gemme privati
al vento dell’indifferenza strappati
giacciono gli alberi.
Verde ogni seme
sterile resta
germogli dalla terra
non sorgeranno.
Sterili cuori
mammelle piangenti
la rabbia urlano
di chi figli più non conosce.
Tra i rovi incespica ogni donna
solo gocce di sangue
piovono
insieme all’angoscia
alla vista di tanto dolore.
Labbra da eterni muratori spente
con spessi mattoni
più non aperte al sorriso
ogni strada ricoprono.
Maria Grazia Rizzato
NEGLI OCCHI
Brillano negli occhi tuoi le stelle
cielo nero d’amore infuocato
per te che la vita strada lucente
è diventata da quando il sorriso
il cuore mio ha inondato.
Stupita sul seno t’ho accolta
da tanto tempo sognata t’avevo
con me da sempre parlavi
da prima che io fossi
da prima che tu fossi.
Anche le notti rifulgono
d’infinite fiammelle nel notturno cielo,
luci certe che i passi mai lasceranno
lungo o breve che sia il mio cammino.
Maria Grazia Rizzato
SOCIALITA’
Come lieve piccole onde
la socialità galleggia
superficie di animi e di cose
sfiora leggera,
goliardici scherzi mascherano
della vita la durezza
esser sodali è solo un gioco
è amore che aiuta a vivere
più sereni un poco.
In ambienti certi facile gioco
può sembrare sì da attenzione
non meritare
ma quando duro si fa l’attimo
e dell’incerto nutrirci dobbiamo
sofferto è l’incedere
tra lingue di fuoco.
Vorrei una nave salda
per solcare i mari
di un incerto mondo
dove il duolo
dentro ognun si spegne.
Nessun sa cosa sia vero
qual sentire nell’animo
divampi
divider della vita gli uragani
è dono di un ambiente dove
certo è l’amore.