Questa incerta e strana primavera

Nei tuoi occhi colmi di lacrime
leggo i tuoi anni felici
che ora scivolano sulle tue mani bagnate
come le perle di un rosario
Nella tua voce rotta dal pianto
sono mie le tue parole
e senza udirle
sento l’eco della tua vita
Il sole si insinua dal balcone
in questa incerta e strana primavera
malinconica mi guardi
come a dirmi
che questa breve stagione è già finita.


Quella finestra aperta

Ogni tanto il mio pensiero
va a quella finestra
aperta su un piccolo mondo
dalla quale sentivo le urla di gioia
e vedevo i riflessi delle luci delle giostre
Ogni tanto il mio pensiero
va a quella finestra
pantaloncini e canottiera
nelle estati afose
e il braccio di mio padre
a cercare il fresco
Ogni tanto il mio pensiero
va a quella finestra
per la quale le mie braccia
non erano abbastanza lunghe
per farla scendere e salire
Ogni tanto il mio pensiero
va a quella finestra
che stando attenti a non stropicciare le tende
mi faceva immaginare cose bellissime
Ogni tanto il mio pensiero
va a quella finestra
e ancora si affaccia
in tutti quei momenti
in cui ho bisogno di sognare.


L’infinito è racchiuso in un istante

L’infinito è racchiuso in un istante
come quando
il sole tingeva d’oro le foglie dell’orto
e vidi il tramonto negli occhi di tuo padre
L’infinito è racchiuso in un silenzio
come quando
scardinata la corazza dell’orgoglio
solo le tue lacrime hanno voce
e ti mostri fragile e indifeso
come l’autunno che si spoglia
L’infinito è racchiuso in un pensiero
come quando
contemplo la felicità dei girasoli
che per pochi istanti
prima di abbassare la testa
seguono il sole fino al suo impallidire
L’infinito è racchiuso in ogni istante
come questo
in cui comprendo
che la fine in fondo è un dono
per gioire di ogni battito del cuore.