Un giorno d’ottobre

Era sul finir dell’estate
quel giorno lontano
di un autunno
iniziato da poco.

Nel morire del giorno,
posavi anche tu la tua vita
per tornare,
a volare nei cieli.

Calava la sera
tra rossi tramonti,
calava la sera
tra i colori d’autunno.

Calava la notte
a posare il suo velo
sopra il mio cuore
a chetare il dolore.

Or che il tempo è passato
son nati e son morti gli autunni,
scemato è il dolore
e l’amore ha sconfitto la morte.

Maria Luisa Bandiera


Tra le dune

Nell’incanto dell’oasi,
tra verdeggianti palme
attorniate dalle dune
infinite del deserto,
ci specchieremo alla fonte
nell’acqua e nel cielo.

Scivoleremo leggiadre
i piedi affondati
nelle dorate sabbie
e danzeremo vibranti
al suono della darbuka
lontane dal sole infuocato.

Vestite di mistero
e sete colorate
su melodie antiche,
danzeremo libere
sotto il cielo stellato
fino ai chiarori dell’alba.

Maria Luisa Bandiera


IN CERCA D’ISPIRAZIONE

Iniziava a schiarire e un filo di luce penetrava dalle persiane come una lama a tagliare l’oscurità della stanza. Davide si era appena svegliato, guardò fuori dalla finestra ad osservare il nuovo giorno e ad ascoltare i primi uccellini cantare rincorrendosi, giocavano gioiosi tra il cielo e i rami degli alberi, gorgheggiando a piena voce.
Spalancò la finestra per osservare meglio il bel panorama che si vedeva dalla sua camera con vista sul mare. A malapena s’intravvedeva l’orizzonte, una linea sottilissima, appena abbozzata che definiva la fine del mare e l’inizio del cielo che in questo momento d’inizio d’alba, stava per tingersi di un bel colore rosato …
Poco più in là, oltre la lunga spiaggia arenile, si stagliava una lussureggiante e verde boscaglia che si faceva complice di centinai di nidi di svariate varietà d’animali boschivi.
Davide, dopo aver fatto un’abbondante colazione con latte e cornflakes, si spostò sorseggiando la sua prima tazza di caffè forte e amaro, sull’ampio terrazzo di quella casa vicino al mare sulla cui ringhiera troneggiavano ben allineati i rettangolari vasi di gerani con i fiori che ritornavano a mostrare il loro bel colore rosso vermiglio già alle prime luci dell’alba.
Rientrò dentro casa ed avvicinandosi al pianoforte a coda, schiacciò qualche tasto ma ascoltate poche note scosse la testa con fare scontento e sconsolato.
Davide era un giovane cantautore alle sue prime armi, aveva vinto da poco il suo primo concorso e una casa discografica gli aveva commissionato una compilation tutta di sue canzoni, qualcuna già l’aveva ed era a buon punto ma, per terminare il lavoro ne doveva scrivere ancora una inedita, il testo lo aveva già nella mente ma non riusciva a trovare l’ispirazione per la musica, era andato in quella casa in riva al mare per trovare la tranquilla serenità che gli desse lo stimolo necessario. Sentì suonare alla porta e seccato pensò tre sé e sé
“ma chi mai sarà così presto?” andando ad aprire.
“Non ho proprio bisogno d’intrusioni in questo momento!” continuò a pensare.
Si trovò davanti Giulia, una vecchia amica del posto, una bella ragazza con un bell’ovale, dei bei capelli castano scuro, lisci e lunghi fino al seno ed un corpo ben proporzionato; portava una Tshirt gialla e dei pantaloncini al ginocchio che lasciavano liberi i forti polpacci.
“Ciao Davide, stavo facendo footing sul lungomare quando ho visto la tua casa aperta ed ho pensato di passare a salutarti” disse sorridente Giulia con voce allegra e argentina.
“È tanto tempo che non vieni più qui!” aggiunse.
“È vero, sarà un anno e mezzo che non vengo qui” disse Davide.
“Sono venuto in cerca d’ispirazione per la mia prima compilation che la mia casa discografica mi ha commissionato ma purtroppo anche qui non sono ancora riuscito a mettere insieme due note!”
Giulia sapeva che lui era un cantautore ed aveva seguito, anche se solo un poco, il suo successo per cui si dispiacque di questo suo momentaneo arenamento.
“Dai non te la prendere, sai che questa casa ti ha sempre ispirato, vedrai , tutto arriverà in modo naturale come ti è sempre accaduto …” lo consolò convinta Giulia.
“Ma entra” le disse Davide aprendo tutta la porta “vieni che ti leggo il testo”
Davide lesse il testo a Giulia che lo trovò fantastico! Poi con quel suo fare spensierato gli disse:
“Dai, adesso non pensare alla musica, verrà, vieni che andiamo giù a camminare lungo la spiaggia.”
Lo prese di brutto per mano trascinandolo sul balcone e poi giù per le scale che scendevano verso la spiaggia, corsero ridendo lungo la stradina costeggiata dai doppi filari di splendide rose rosse, bianche, rosa e gialle che erano in piena fioritura donando al paesaggio magnifici colori e profumi tipici del luogo.
Ridevano felici, Giulia era proprio contagiosa, corsero e corsero ancora fino alla spiaggia a guardare le onde che s’infrangevano e si ritiravano sulla sabbia. Si tolsero le scarpe e come dei bambini felici, sguazzavano coi piedi nell’acqua giocando tra un’onda e l’altra.
Felice ora Davide di quell’incontro casuale, iniziò ad abbozzare un motivo, a canticchiare il testo della sua canzone e quasi senza accorgersene aveva trovato il feeling tra testo e musica!
Abbracciò Giulia con grande gioia e tenerezza di quel momento speciale che questa amica di vecchia data arrivata al momento giusto a rallegrare la sua vita e soprattutto a fargli trovare la giusta ispirazione.
Corsero in casa e velocemente Davide, mentre la mente ancora cantava quel motivo arrivato come d’incanto …. “con matita – spartito” scrisse frenetico le note sotto una forte ispirazione ed in meno di quanto si potesse immaginare il pezzo, una nota dietro l’altra, venne completato!
Quando lo suonò al pianoforte Giulia lo ascoltava estasiata, era veramente una bella canzone, la melodia appena creata poi, scatenava insieme alle parole, fortissime emozioni!
“Bravo Davide, è proprio una bella canzone” gli disse Giulia.
“Grazie Giulia, devo dire che è anche merito tuo, il tuo arrivo, la tua allegria, il tuo sorriso e la tua spensieratezza sono stati determinanti” ribadì Davide.
Decisero di continuare la giornata andando a ritrovare gli antichi posti della loro bella amicizia parlando dei tempi passati di uno e dell’altra.
Il giorno dopo i loro impegni li avrebbero di nuovo separati ma si lasciarono con la promessa di ritrovarsi durante l’estate successiva.

RACCONTO – di: Maria Luisa Bandiera