IN QUEL LUOGO

Oggi non hai la felicità negli occhi, la giornata è vuota, non hai voglia di far niente. Forse la colpa è di questo sole che splende in questa chiara mattina invernale. Il grande e silenzioso parco ti attrae, accoglie la tua solitudine. L’hai preceduta, lei non se ne accorge, spenta com’è per qualsiasi interesse. Ti passa accanto, in quel momento si accorge che anche tu sei lontano da quel luogo. La guardi con aria assente, rimanendo chiuso in quel tuo silenzio. Lei sente la tua sofferenza, guardando quei tuoi occhi colmi di un’infinita tristezza. Vorrebbe far qualcosa ma non può, non glielo permetteresti mai, perché hai paura di farla soffrire, questo non te lo perdoneresti mai.

 

 

 

 

SOLO PER LEI

La pioggia scroscia violenta sui vetri, due occhi tristi sono accesi nel buio della notte. I suoi occhi e il suo cuore sono colmi di lacrime, vorrebbe piangere, ha la sensazione di essere di troppo. Di amare un uomo che non le appartiene e che non le apparterà mai. Le lacrime le scivolano lente, docili sul suo viso bagnando il cuscino. Si sveglia con il sorgere dell’alba, accorgendosi di non soffrire più, di essere rassegnata. Benché debba continuare a incontrarsi con lui a fingere che non è cambiato nulla tra di loro. Ora non c’è più spazio per il loro amore, in questi loro brevi incontri dovranno solo parlare di lei. Di quell’infelice e disperato amore. ty

 

 

 

 

AMORE E AMICIZIA

La tua è una conclusione amara, non ne hai trovate altre benché tu le abbia cercate disperatamente per tutta la notte. Hai sempre visto i suoi occhi colmi di luce, perché gli sei amico. Sì, solo questo sei tu, per la vostra amicizia, vi sarà un dolce domani, non per l’amore. Però, quando te la trovi tra le braccia e la baci, intuisci che questa non è più amicizia ma amore. Quanta pace trovi stando con lei, che conosce i tuoi pensieri, i tuoi gusti, le tue abitudini. La ami questa è la parte migliore e autentica di te. Vi ritrovano nel silenzio dell’alba abbracciati e addormentati con la muta contentezza dei vostri cuori confusi.

 

 

 

DISPERAZONE

 

Tutte le tue speranze

se ne sono andate

lasciando il posto a una

collera sorda, che non ti

fa più ragionare.

Con violenza l’aggredisci,

poi con smarrimento ti

rendi conto di ciò che

hai fatto.

Te ne vai nel vostro

rifugio aspettando che

lei ti perdoni e torni

da te.

Con lo stesso ardore

con la stessa passione

di tanto tempo fa.

Poiché l’amore che vi

esalta, cancella per

sempre ogni tormento.

Vi darà il gusto di rivivere

di nuovo insieme.

Di lottare di nuovo per

una vita nuova, che non

vi ha chiesto nulla ma

che spera di avere

tanto amore.


 

AUSCHWITZ

 

Quattro pali, fil di ferro

in abbondanza, quattro

case malfamate.

Qui vi hanno buttate,

ammassate tutte le une

alle altre come bestie.

Eravate in migliaia tutte

della stessa razza e ne

siete uscite solo un

centinaio.

Le altre sono morte per

la fame, o sono state

uccise, non rendevano

più, ai lavori massacranti

del vostro nemico.

Qui siete vissute, qui

avete patito le pene

più dure.

Quando ne siete uscite

non eravate più voi.

Con il passare del tempo

avete cercato di dimenticare

tutte quelle brutture.

Senza cancellarne però

il ricordo dal vostro cuore…,

siete rinate per la seconda

volta, poco alla volta.


 

E’ TUA FIGLIA

 

E’ in un mattino radioso

che i ricordi ti affollano

la mente.

Lei, una ragazza piena

di vita, di allegria, tra

di voi due vi è una

sensazione strana, quasi

di malessere.

Come un presentimento,

come un qualcosa di

sgradevole.

Vedi quell’espressione

del suo viso è come se

ti stesse spiando.

Ora i ricordi nella tua mente

si stanno sfilacciando

come brandelli di nebbia.

Senti una voce arrivare

da un’immensa distanza,

fai fatica a rispondere.

“Si è tua figlia‼”.

Quella voce ti tormenta,

ti domanda il perché stai

cercando di rifugiarti nei

ricordi, ma non trovi

risposta.

Poiché il presente è lì

vero e terribile, mentre

il passato è solo un

piccolo sogno.