GUARDANDO IL MARE,gennaio 1992

Oh mare quanto sei profondo,infinito,
come ti confondi col nulla,
com’è grande la tua bellezza ,fa pensare all’amore,
com’è infinita la tua grandezza, fa meditare.
Assumi un’espressione sconosciuta
Quando ti confondi col cielo;
le tue onde d’agitazione,la tua superficie,
sulla quale i gabbiani si posano stanchi,
sono così significanti,così imponenti.
Quando ti si vede in uno scorcio nascosto
da alberi e arbusti rendi felice chi può notarti.
In alcuni luoghi appari protetto da scogliere,
in altri tagliato da rocce,
in altri ancora sei libero
e anche se sembra non sei solo,
dentro te c’è tutto un mondo abitato.
All’alba hai un fascino così naturale,
i tuoi colori sono riverenti e giocolieri;
al tramonto sembra
che il sole si posi su di te
e chieda alloggio per attimi romantici,
laggiù sembra che pian piano
tu lo inghiotta e al termine
di momenti splendidi da vedere,
il sole fiammeggiante appare morente dentro te
proprio come l’uomo muore nella donna
al calar del giorno.


FERMIAMOCI(versione ridotta),novembre 1991

Fermiamoci,il tempo non esiste più per pochi istanti,
guardiamoci intorno per vedere come cammina il mondo
e corre la gente e scappa il tempo da ogni situazione,
sediamoci sulla sabbia,sdraiamoci e parliamo con Dio,
diciamoGli che vorremmo che tornasse da noi
per un solo istante,per sistemare tutto,
perché tutto sia più bello,
per chiederGli scusa per i nostri errori.
Alziamoci e fissiamo l’immenso del mare
disperdendoci nel suo spazio.
Guardiamoci negli occhi,rendiamoci conto che esistiamo
ma che un giorno la vita ci verrà tolta dal destino,
dalla morte;facciamo qualcosa io e te,
contribuiamo personalmente a tutto:
gli sbagli degli altri trasformiamoli in giusto
e chi si odia capisca che si vive meglio amando.
Ama l’immenso,ama me
che mai giocherei coi tuoi sentimenti
e che terrei il tuo cuore racchiuso nel mio.
No,non andiamo,restiamo ancora a giocare
a correre sulla riva
anche se il tempo è tornato a scorrere
facciamo finta d’esistere solo io e te
e continuiamo a volerci bene,ad amarci,
ad osservare e capire gli errori di noi,di tutti
e cerchiamo di migliorare
il nostro mondo,la nostra vita.


TRISTEZZA,ottobre 1990

Lacrime sgorgano
dagli occhi scendono
scorrono di per un viso triste
bagnano labbra aride d’amore
attraversano un’espressione sconfitta
che vorrebbe si combattere
che vorrebbe si un sorriso
e ora muoiono.