Poesie
Le sinfonie del vento
Un tempo temevo che il vento volesse rapirmi
Mi rifugiavo sotto il manto dei miei capelli
Sentivo i fischi stordire la mente
i sibili freddare il tepore del nido
le porte sbattere in segno di protesta
gli scoppiettii armare il focolare.
Poi …
Ho ascoltato gli scoppiettii musicare un’ardente sinfonia
Le porte rullare l’armonia dell’incontro
I sibili fraseggiare la mitezza di flauti in concerto
I fischi destare un nuovo ascolto
Ho lasciato pettinare il disordine delle mie paure
Ho imparato a ballare il valzer del vento.
Eternità
Sembra stendersi il tempo sulle dune
animate dalla giostra di luci e ombre
che si ferma al calar della fredda notte
Si tace il paesaggio dal vento scolpito
per vigilare sul sonno del tempo rapito
dalla tersa volta diamantata dalle stelle
La luce schiude l’uscio dell’infinito
e filtra il sogno per attraversare le vie
di dimensioni smarcanti ogni confine
Si perde il tempo nell’illusorio vuoto
di un vortice che si serve della morte
per riplasmare sia il tutto, sia il niente
E tutto s’attrae e si respinge nel caos
ordinato dalla fine di ogni principio
e dal principio partorito da ogni fine
Si leva lenta l’alba e riparte la giostra
Ombre e luci si alternano sulle dune
Soffia il vento … sveglio è il tempo.
Flussi propulsivi
Impetuosa la corrente
scaraventa i massi
Spietato il vortice
tronca l’avanzata
Giacciono sul fondo
i giganti della protesta
Inciampa il suono sulle anse
bagnate dai salici in pianto
Fluttua la piena
tra le sinuose sponde
S’alza, tra le tamerici, lo stridio
di aironi solitari in volo
Sul nero manto della timida foce
la luna stende un dardo di luce
S’alza la marea
Vigorosa è l’onda.