Notti vuote

Arredo la testa di pensieri…
cosa saremmo senza una superficiale esistenza?
Cosa saremmo se provassimo a spogliarci di un affanno costante?
Correre!
Correre verso una fatua felicità.
Correre verso un’ammaliante illusione.
Notti vuote,
notti aride come un cuore che non ama più,
un cuore che ripudia la speranza.
Notti d’angoscia.
Notti che prendono i desideri,
le ribellioni,
le passioni,
e li scaraventano contro un muro.
Notti insonni,
perse a rinnegare illusioni.
Notti fragili,
gracili come i cristalli.
Oltrepasso lo spazio,
intrufolandomi tra le matasse nere del cielo,
m’improvviso aurora,
cacciatrice di passi invisibili,
memorie perdute.
Notti vuote,
note che s’innalzano distratte,
fantasie disperse col vento.
Notti affamate di sogni,
disperate come un pittore senza ispirazione.


L’amore

Il buio non c’era,
la tristezza era un’idea sentita in qualche bar.
Pelle fredda non esitava ad infiammarsi,
mani non vivevano senza intrecciarsi.
Un pugno,un livido sbiadito:l’amore,
l’amore che giocava a poker,
l’amore che s’ingoiava fra le labbra,
l’amore che si mescolava al dolore,
il dolore che sembrava una bugia,
il tempo un inganno.
L’amore che ti priva della tua stessa carne,
delle incertezze,
dei muri interiori..
L’amore che ti spoglia di perpetue malinconie,
L’amore complice,
la foga di un momento,
e le mani a farti scudo da un mondo osceno…
Mani di riscoperti bambini,
di ritrovati poeti,
mani di uomo,
tenero uomo,
uomo senza sapere perché..
Mani di donna,
fragile donna..
L’amore che ti trascina sotto un lampione,
tra odori di benzina,
odori d’alcool,
l’amore che sale su un treno senza dire addio.


Sguardi

Folate di libertà,
ancore di salvezza.
Sguardi:
cosa sono se non qualcosa di astratto che si consuma nei ricordi?
Frecce dirette,
affilate,
dritte nel cuore,
spietate da lasciar ferite lancinanti.
Sguardi di passanti con l’anima a brandelli:
chi sarai?
Cosa macini nel petto,quale delusione,quale fallimento?
Sguardi fuggevoli,
fulminei.
Sguardi vedono,
sognano,
amano.
Sguardi che parlano,
ti raccontano mondi,
ti insegnano vita.
Sguardi che si sostengono,
che non ti lasciano,
che ti sfiorano le guance,
s’infiltrano nelle caverne buie che ci teniamo dentro,
e diventano bagliore,
diventano scariche elettriche,
alte maree.
Sguardi che sanno impadronirsi di corpi affievoliti,
e farli sbocciare,scoppiare come alba che rigenera.