Specchio

Sola, davanti a me

ti vedi come tu sei…

Orgogliosa! Determinata!

Alla continua ricerca di quel controllo

dagli altri attentato!
Sola, davanti a me

ti vedi come tu sei…

Fragile…Prigioniera del passato…

Con la paura di invecchiare fin anche troppo presto…
Sola, davanti a me

ti vedi come tu sei…

Timorosa di esporti eppure desiderosa

di esprimere le tue passioni più inconfessabili…
Sola, davanti a me

ti vedo…come tu sei…

così straordinariamente unica…

così straordinariamente tu


Silenzio

Suona il silenzio

Ed un’ombra bluastra invade la marina camerata,

Si dorme!

E volgo lo sguardo verso destra

dove nel buio della notte

attraverso l’ingabbiata finestra

incontro di Parodi la montagna

e le luci comunali

che come argentee stelle

incoronano le pendici,

luci brillanti e puntiformi

come le pupille dei tuoi occhi

tanto, che quasi li confondo…

E il desiderio si confonde con il sogno

Cos’è il tempo? Cos’è lo spazio?

Se non le umane dimensioni

di un amore eterno.

Quello che mi fa sentire la tua mancanza,

quello che mi fa sospirar pensando a te.


Stazione 31 luglio 2014

All’improvviso il treno si fermò e le porte si aprirono…

Era una piccola stazione

tra le tante che sfilano veloci e anonime lungo il viaggio…
Peppino si voltò

e, fissandomi deciso con i suoi occhi genuini, ci disse:

<<io scendo qui!…

Ho una coincidenza da prendere al volo

che mi porterà verso la mia nuova destinazione>>.
Lo vidi uscire dallo scompartimento

nel silenzio attonito di tutti,

per poi fermarsi sotto la pensilina

con la sua preziosa valigia di cartone,

da sempre intima depositaria dei suoi affetti più cari.
Un ultimo silenzioso sguardo

accompagnato da una mano timidamente alzata

a far vedere il palmo

e un sorriso forzato

quasi a voler sostituire la voce per dire <<addio!>>
Poi il treno della vita lasciò la stazione del 31 luglio 2014

e riprese il suo viaggio.