Oggi come ieri

Mi riempie di gioia uno sguardo al mare

increspato, infinito e ricco di sfumature

Il sole arancione che dorme tra i monti

mi scalda la pelle e dilata il cuore.

Una risata, un amico,

il dolce amore

colonna sonora

di tutta una vita.

Bruxelles 22 Marzo 2016

non trovo ragione a questo delirio!

Musica Maestro!

Zittiscilo Tu

se puoi

tutto questo orrore

dirigendo l’imponente marcia

intrisa d’amore …

M.I.


Il mio Mare

Sole splendente, mare blu, orizzonte a perdita d’occhio; cielo azzurro e gabbiani … mi ritrovo seduta affianco a due signori, marito e moglie presumo, di una certa età, che per tutta la mattina sdraiati sul lettino prendisole ascoltano bella musica da una radiolina. Allegri si guardano intensamente e amorevolmente negli occhi e chiacchierano, chiacchierano e chiacchierano di cose belle … mentre mia nipote, con viso furbetto e sorridente, mi riempie la borsa di sabbia … è in questo preciso istante che prende forma l’anima mia da cui nasce Poesia …


Nora

Una distesa di luccicanti stelle cattura i miei occhi

dalla riva all’orizzonte

scoppiettano sull’acqua

come fuochi d’artificio.

Appaiono e scompaiono.

S’immergono

e poi danzano su morbide e lievi increspature.

Attirano le bianche ali

che divertite si lascian trasportare.

Il richiamo è forte … il pensiero si confonde

tra le sfumature di questa inebriante distesa

Sale e Sole

M.I.


A Giulia, 24 Agosto 2016

Delicata manina

che giochi sul mio petto.

Sguardo gioioso

che felice rendea l’anima.

Strappata alla vita,

ora sanguinano gli occhi

ma soprattutto il cuore.

Straziante il tormento

in quel terribile grigiore.

Il “vento” soffia

e con se 291 porta.

Tutto crolla sotto un cupo cielo,

macerie ovunque.

Grida d’angoscia!

Improvviso il Silenzio!

In 2000 restano

Pover’anime!

Domanda il prete:

“e ora che si fa??”

Un desiderio

un pensiero

con una Nota, una speranza

una piccola luce

un po’ di pace

li salvi da un inimmaginabile

e lacerante Dolore!

M.I


 

Freddo marmo

Il capo si china, la bocca tace
al Loro cospetto
che han raggiunto la pace.
Or illuminati da luce eterna.
A noi accender
la debole lanterna.
Face di fioca speranza
s’infiamma il cuor
che custodisce l’assenza.
Venera immobile, seguita il ricordare
la triste sorte
di chi s’è fatto amare.
Amici parenti sconosciuti o perdenti
oggi il giorno per voi tutti.
Un ricordo fraterno con fiori e lamenti.
I vostri cari! Ancor tristi e sentiti i Lutti.
Diremo Buongiorno!
Taccerete l’A presto.
Soltanto un pretesto
per colmare il bisogno.
M.I.


 

La Carovana

M’incuriosisce la danza
un traffico caotico
in cammin verso la stanza.
È quasi nevrotico.
Il bastoncino stretto stretto
pare un gioco
per me un bel diletto.
Solerte! È il tuo fuoco.
Chissà se per l’inverno basterà?
In fondo alla tua tana
il semino eventualmente sfamerà.
La Primavera è lontana.
Un assembramento compatto
si difende unito e veloce,
giungendo improvviso di soppiatto
solca l’interminabile foce.
Apprender noi dovremmo!
Grand’esempio d’impegnata pace
sicuramente unità saremmo!
Ma l’umano d’individualismo si compiace.
“Hai mai osservato una Formica indaffarata?”
M.I.


 

Vai e Vieni

In un giorno qualunque
luce irrompe
in stretta stanza
che l’ora ha scordato.
Un Sospiro
il Sollievo.
Lo strumento
di già riaccordato.
Lo sguardo nel cuore.
Sublime questo splendore.
Il pensier senza vetrine
essenza d’amore
ch’angoscia scansa.
Gran memoria
prigioniera
adesso vola
in sconfinata stanza.
M.I.


 

<<Il dolce mutar>>

Nell’aria profumata
stamani,
sapore d’albicocca
M.I.