Mio dolce amore.

Ricordo ben quel giorno che per me arrivasti

col  tuo bel nastro rosa.

Eri   piccola , ma nelle mie mani apparivi

e diventavi impetuosa.

Ti ho  vista crescer ,  per così dire,

fin  a quindici anni per poi svanire.

Ti vedo ancora correre su quel prato che ora

Non riesco a guardar, che m’ addolora.

Ti scorgo all’angolo del mio sguardo, ma

Se mi volto, non ti vedo ,  forse ritardo.

Pronuncio allora il tuo nome  , non rispondi

E cresce in me l’emozione

Come fossi su gigantesca onda, che mi sbatte giù,

Con furia, quando  scompari dalla visione.

Mi costringo a vederti col gioioso

Splendore  dei tuoi occhi neri

Poi la fitta sul petto, che ferma il mio riposo,

Mi porta consapevolezza , che qui non sei.

Manca la tua voce, amore di mamma.


 

Amica mia

 

Emozione  mi porta a sorridere al ricordo di quando ancora

non sapevamo,come sarebbe stata la nostra vita

e chi avremmo incontrato. Serene eravamo e al tempo stesso

 ansiose di conoscere e crescere i nostri frutti fiduciose.

Legate a doppio filo , condivisi i momenti belli ci siam sentite unite

portando il peso anche di altri diversi da quelli.

Vediamo ormai con altri occhi,  maturi e provati,

Eppure nel profondo sentire ancor bambine è

lo sguardo complice ,di chi non deve spiegare.

Non abbiamo quesiti da porre e osserviamo il tempo che corre.



Speranza

 

Oggi ho scoperto una luce fuor dalla finestra

Che  attende il ritornar di  realtà persa.

Quel dolce pensier che l’attesa porta di feste gioiose,

lenisce   un istante la delusione per cadute inattese.

Ma  in fondo  conforta vedere , nutrendo speranze nel futuro,

che  qualcosa ancora vive e abbatterà quel muro.