Balli proibiti

Le luci colorate illuminano una sala gigante piena di persone sorridenti, tutti ballano.Ai due lati opposti della discoteca ci sono loro, due persone che si sono tanto emozionate insieme ed ora cercano di comportarsi da estranei. La coda dell’occhio: di entrambi, però, cade sul lato opposto. Si cercano, si scrutano, ma devono restare distanti. Lei ostenta calma ed allegria, ma il suo cuore trema dal nervoso; lui cerca un’apparente indifferenza, cerca di concentrarsi sulla nuova lei che riempie i suoi giorni. Non ci riesce, quella vecchia emozione è per lui come calamita, non può far a meno di avvicinarsi. Sono l’uno alle spalle dell’altra, una musica immerge la sala in una magia: lui la fissa, lei finge aria indifferente, ma dentro di se ripete “ Corri a prendermi”. Uno scatto improvviso, lui le prende la mano, la tira a sé e la stringe forte, è pura magia. A lei fredda basta un suo sguardo ed una sua carezza per far si che i colpi si fondano. Le labbra sono sul punto di sfiorarsi, ma non lo fanno. Tutto secondario a quegli sguardi, a quella fusione di corpi, a quel mordersi come per dirsi “ Non farlo, potresti farti del male”. Coinvolti in un ballo proibito che li fonde, li prende, che li riunisce amche solo per poco. Sono lì : occh; sono lì, circondati da gente, ma soli con le loro emozioni.

Martina Piscopo


In quale porto?

Il cuore non è un porto dal quale una nave può entrare per poi uscire quando vuole. L’amore non è un viaggio che per ora ti sta bene, poi quando sarai stanco di quel mare, lo abbandonerai. Amare è sentire l’indissolubile esigenza di ritornare in quel piccolo mare che non è oceano, ma ti impregna la pelle, il cuore ed i sensi. L’amore vero è quello che se te ne parlano, il viso si rattrista se lo hai lasciato andare via, è quello che il cuore lo fa battere con impeto e non ti mantiene in una situazione di tranquillità. Amare è per pochi perché i più scelgono la passività a fronte dell’emozione diversa di ogni singolo attimo.

Martina Piscopo


Uomo ombra

Chi sei uomo del mistero?
Uomo dell’identità nascosta
L’uomo dei giorni spensierati
Giorni di due amanti mai nati.
Una maschera hai portato,
il mio cuore hai ingannato.
Dicesti piangendo : “ Ti voglio bene”,
ma chi era a volermi bene?
“ Ti sto solo proteggendo lontano da me”
Questo cuore sono giorni ormai che freme
Non lo so se mi hai protetto,
aspetto solo che tu senta le parole che non ti ho detto.

Martina Piscopo