Non ci sono più parole

A Roberta

Non ci sono più parole:

la mia sete le ha prosciugate,

la mia fame le ha ingoiate.

Dove le troverò ancora?

Nella mente assonnata,

nel sogno tumultuoso,

nei pensieri zittiti,

in spiegazioni possibili

di vicende incontrollabili?

No, no, non ci sono più parole

Nei miei giorni.


 

Un viaggio

Un viaggio pensato è

desiderato come un regalo,

vissuto come un’ idea.

costruito come un bel palazzo,

animato come un presepe,

fissato come un istante,

ricamato come una tela preziosa,

abbellito come un dipinto,

ma anche

sfuggito come un errore,

perduto come una vita,

sparito come un ricordo,

annullato come un testamento,

rinviato come una decisione,

abbandonato come un figlio,

disatteso come un impegno,

rimpianto.


 

Vecchia foto

Oggi ho ritrovato una vecchia foto:

due volti sorridenti

un paesaggio luminoso

un momento sospeso nel tempo,

colori intensi e vitali.

Magia suggestiva ed evocativa

di una fantasia che scava nel tempo

nell’illusione di un perché,

nello scherzo di una mente

che pretende di spiegare.

Ma non conosco i due volti sorridenti.

Non so nemmeno

quando sono stati sorpresi

da un fotografo curioso di quel momento profetico

e quel contrasto di colori poi….

Allora mi invento una storia irreale e avvolgente

e mi piace pensare che quei due sconosciuti

vogliano incantare me

vacillante e insicura,

rapita da un attimo

che ha il sapore di una vita.


 

Amici

 

Essere amici

significa trovare l’eco delle proprie domande,

non significa trovare risposte.

Essere amici

significa sentire una presenza,

non significa pretendere una verità.

Essere amici

significa capire le qualità dell’altro,

non significa farne una proprietà.

Essere amici

significa avere ricordi insieme,

non significa essere sempre insieme.
PREMIO SPECIALE A RICORDO DI LUCIA RONCAREGGI

XXIII CONCORSO NAZIONALE DI POESIA CITTA’ DI SEREGNO

“Enrico Sambruni”

12 novembre 2016


 

Pioggia

 

Silenzio impalpabile,

un suono lontano,

la pioggia che cade

e bagna i miei pensieri.

Rumore lieve,

una soffice carezza,

la pioggia che cade

e bagna i miei desideri.

Profumo allegro,

un sospiro profondo,

la pioggia che cade

e bagna i miei misteri.

Risata sorda,

un passo intenso,

la pioggia che cade

e bagna della vita i miei sentieri.

Vorrei sentire adesso

Vorrei sentire adesso

l’intensità del tuo rumore,

troppo presto sei andato via

dalla mia vita e dai miei desideri.

Guardo quello che c’è in me

e ritrovo i tuoi pensieri di ieri,

pronti a sconfiggere il tempo.

Nella mia nostalgia ho fissato

il tuo sguardo, onesto

come il mondo che hai scelto,

come il coraggio che hai assaporato.

Ora che comprendo il senso

delle tue parole ormai lontane,

Dei tuoi consigli sempre presenti,

dei tuoi timori ancora percepiti,

in un attimo mille domande

hanno trovato una risposta vera,

nel profumo del tuo sapere,

nella paura del tuo abbandono,

nell’angoscia del tuo sparire.

 

A mio padre


 

Dentro una scatola colorata

 

Dentro una scatola colorata,

il richiamo

di pezzi di vita,  

una penna e un pensiero,

fogli, disegni e un amore,

quaderni, appunti e un pianto,

un libro di scuola e una scoperta.

Dentro una scatola colorata

il richiamo

di tempi di vita,

attimi di angoscia,

respiri di felicità,

voglia di andare,

desiderio di restare.

Improvvisamente

sento il profumo

di cose lasciate

per caso o per amore

dentro una scatola colorata,

eppure solo così

possono continuare a vivere

anche dentro di me.


Rimpianto

 

Rimpianto di parole

non chiare,

gettate in una folata di vento.

Rimpianto di parole

non mie

urlate da una voce angosciata.

Rimpianto di parole

estranee,

dettate da un cuore incompreso.

Rimpianto di parole

che ho immaginato di dire

e che non ho mai nemmeno

sussurrato….

Parole pensate.

In silenzio.

In punta di piedi.

Per non disturbare.

Rimpianto.


Difficile per te

Difficile per te
abbandonare il mondo dell’infanzia,
dove ogni giornata sta in un pensiero
dove ogni pensiero sta in un abbraccio sincero,
dove ogni abbraccio sta in un calore vero.
Difficile per te
abbandonare quei sogni,
dove tutto è possibile,
dove tutto è infrangibile.
Difficile per te
abbandonare quel giocattolo
che ha consolato la tua nostalgia,
che ha scatenato la tua fantasia.
Difficile per te
abbandonare quel rifugio sicuro,
dove lontane immagini
si rincorrono,
ti chiamano,
danzano con te,
per ritrovare una riva sicura,
su cui approdare,
laggiù, nella memoria,
dove siamo,
realmente,
ciò che siamo,
anche se non ce ne accorgiamo.