Sognando Te

Sussurro queste parole
poiché non voglio svegliar la notte,
e la penna fa già troppo rumore.
Scrivere non è facile,
il peso dei sogni mi indebolisce,
come una foglia calpestata
da una carezza.

Ripenso a te,
al tuo sorriso,
alla tua soave bellezza
che il mondo mira e s’arresta.
Sognando te,
la mia immaginazione
trova respiro e calma,
agio e brezza.

Accechi la mia sapienza,
e giammai vorrei
che disperdessi come sabbia
tutta la tua dolcezza.

Piccola colomba,
volando tra smisurati spazi e
infinite idee di libertà,
or ti posi s’un ramo sfiorito,
per poi lasciarti cadere giù,
lungo le foglie spazzate
da un soffio di delicatezza.

Mia lucerna,
nell’aridità della notte
vai illuminando
e la paura ti trema in cuor,
con i miei sogni a farti
compagnia.


Arido il nostro vivere

Un’arcana aura
di misteriosa solennità
pervade l’animo mio,
che il tempo passa e
nulla può dove
l’infinito s’arresta.

Sovviemmi ricordi
e tristi speranze d’un
dì fu, quando beltà
splendea ai miei
puerili anni.

Di ciò non mi rimane
che un brandello di muro,
arido e freddo,
come il deserto d’inverno,
cosicchè la gioia di viver
tacque, e morì
portando con sé i
più canditi raccolti.

La vita è un susseguirsi
di spasmi, di piccoli attimi,
di atroci e pulsanti sofferenze,
è il risultato del nostro
male di vivere.


Momenti perduti

Ripercorrendo strade battute
mi son perduto
e adesso mi chiedo : ”Dove sono?”
La vita s’è mostrata nuda a me,
ho vissuto
ma non ho amato, ho riso, giammai
pianto.
Perché il pianto nasce e
muore ai piedi di una
tristezza
e cresce all’ombra di un
amore.
Quello che vado cercando
in queste vecchie vie sono
i momenti persi e
lasciati andare per mia indifferenza
e mia negligenza.
E adesso,
Cosa chiedo? Cosa cerco?