GIUDIZIO UNIVERSALE

Mi convinco di non essere
abbastanza forte,
succube di pietre lanciate
senza peccato.
Sotto gli occhi di Dio
osservo le cicatrici
ricucite con pezzi di stoffa marcia,
mentre manco di lacrime.
Brucio gli ingranaggi,
sono la mia convinzione.


 

CARILLON

Bevo latte materno,
ancora.
Assaporo la mia età
dal vecchio.
Il presente,
sconosciuto,
ora è mio fratello.
Ciò che manca sarà presto rivelato
e il mio cuore non sa da che parte stare.


 

BILANCIA

Mi guardo vivere.
Peso il mio cuore.
Immerso nel mio passato
con un po’ d’ironia
– Tutto qui? – mi chiedo.
Bilancio la mia vita,
cancello i rimorsi,
accetto la vita.
Va bene così.