Chiudo gli occhi e riconosco,
il lato di me piu nascosto,
e vedo il mio amore stesso,
nei tuoi occhi c’è il riflesso.
Del tuo non ce n’è traccia
Ma mi inganni con lo sguardo
Mi guardi strano in faccia,
quasi fossi io il bugiardo.
Non capendo che son serio,
e ti amo per davvero.


 

Sono stato cacciato come fossi
Tra gli scarti,
ma ho saputo andarmene
dagli altri.
Ho dovuto lasciare indietro tutto,
sentirmi come se avessi un lutto.
Mi son sentito ripetutamente
Tradito,
ancor più ferito,
ma decisi;
basta con tutte queste ferite
che assomigliano più a cicatrici.
E cosi fu, ma dove c’è male resta male
Ed è destino perché allora è così che deve andare.
Nella vita nulla è infinito,
nulla proibito.

C’è un futuro che va tutto
Scolpito,
e ci arriveremo tutti pian piano,
ma intanto… viviamo.


 

Quel dì ebbi una rimembranza,
di quella storia accaduta in una stanza.
Di quella dolce rosa
Che la mia mano sul tuo viso posa
La Delicatezza che presentava quella situazione,
guardandoti il mio cuore perdeva ogni funzione.

La dura verità da affrontare
Più facile sarebbe stato a nuoto attraversare il mare,
non so perché decisi di presentarmi al funerale
ma l’amore che c’è stato
dalla storia non verrà mai cancellato
l’inspiegabile bellezza del tuo viso in un momento come quello,
forse eri un angelo sceso in terra per render il mondo più bello.

Le lacrime di una bimba,
insieme a quelle delle cupe nubi,
riversarono per terra
a segnare la tristezza del momento,
nessun rumore al di fuori di qualche lamento,
e quella tristezza delle persone
mi dava ancor più sconforto,
mi sentivo come te:
un uomo morto.