Poesie
LITIO
Ombra assorta da
distinti come stai,
fervidi ci vediamo
assurda stabilità,
sorda fragilità,
calza divinamente
emozioni grigio pallido
scorrono endovena,
assorte,anestetizzate
fiera la lacrima,
tracanno il sale,
buio oltre le stelle
di pioggia,sul
pavimento riflesso
tramonto d’essenza
una virgola in
una frase affermativa,
solo pausa in parafrasi
prosciugarsi l’animo
nell’illusione del
grande splendore
cantare l’Hallelujah
in una chiesa
sorda,vuota d’animo
alito nei polmoni,
palpitazioni costanti,
spasmi emozionali
cogli con più animo
soffusi spiragli
di luce distorta
assaporare vecchi
dolori,inebriati da
un tempo sciamano
tempo,osservato
dal bicchiere
mezzo pieno
filosofia d’impatto
di afflitti indolori
da tramonti ciechi
incubo di una
fine inconscia da
marea in deriva
orgasmo l’attimo,
specchiando attimi
d’esordio inemotivi
cantando a squarciagola
nel lieto attimo,
florido,vero,intangibile
adrenalinica dose
di una pura
spasmodica danza
ONDA D’URTO
Come un onda assassina,
mi infraggo su te,
tra nitide scogliere
costanti,persuasivi scrosci
delicato gioco di specchi
di riflesso gracile
ipnotico,surreale ballo,urlato
in un silenzio pieno
che ti accarezza
sogno un onda d’urto
d’effervescenza,in un
essenza da dipendenza
lieve fusione tra
chimica ed astrattezza
pura d’essenza
infrangimi decisi
scrosci da spuma
effervescentemente carnale
ipnotico,surreale ballo,urlato
in un silenzio pieno
che ti accarezza
ARTEFATTO PHARD
Sfiorendole le dita,
ansimo il momento
d’ansia ed eccitamento
bisogno di mostrare
il nudo volto,
spoglio,desaturo
disinibito,svampito
tra nuvole interne,
concretamente astratte
cicatrici evidenti
segnate dal sole
di resilienza feroce
riflesso di lacrima
su un sorriso
riflesso di riflesso
con il calore,
raggi diretti,
cola il sudore
si scompone sul mio
volto,rimmel fuso
ad artefatto phard
FUSIONE ARMONICA
Come una chiavata
senza condom,fusione
di contrazioni ritmiche
punto g in un
orgasmatica, armonica
simbiosi sciolta nello scisma
navigo la maledizione
da scisma nel petto,
cavalco la maledizione
dilato il volume
della mente,espando
l’urlo del pensiero
di biografia densa,
apice nel rendere
la calligrafia più attraente
MAI
Ti accarezzerei,come
l’ultimo randagio appagato,
morbido,fiero e prezioso
di diamante poggiato
immobile nel ventre,
consuetudine goduta
mai aspirare ciò
che può disinnescarti,
di languida strategia
mai scorticarsi
di un meccanismo
che ti uccide
mai aver fiducia in
un cerchio che non
completa il tuo raggio
mai emozioni mute,
su sentimenti muti
in un assolo sordo
mai fremere in un
giorno per giorno cieco,
affogato in macerie vitree
MIRAGGI DA LENTA ECLISSI
Fatico nel deserto
d’oasi in penombra,
sete d’arsura limpida
un sorriso irreale
viosione di calore,
sete evaporata
in un ciack
inconscio,tracci
la tua traiettoria
botta su botta
risposta su risposta,
specchi rotti
anime in piena
pelle d’oca divampa
in volo tra vertigine
l’oasi è reale
vera,tangibile
è reale il sole
è irreale il sole
l’oasi è evaporata,
lentamente evaporata