La stazione

Teneri baci dati all’ aria
prima di partire
così la stazione mi sembra
meno gremita di gente che va
e che viene.
l’amore rende soli, ma sul tuo grembo c’ è
ancora il profumo delle nostre parole.
L’ aria è gelida,e calda perchè
io vado via senza te e tu corri via
a riprenderti i tuoi sogni.


Bologna

Che odore buono nella piccola Parigi,
che pigra si sveglia fra il parchetto e San Petronio.
Di già i miei pensieri vorrebbero fermarsi,
ma una foglia color del fuoco mi sfiora i capelli,
troppo corti,troppe foglie.
L’ autunno è già arrivato,il freddo mi punge insistente sul naso,
eppure nelle mie terre,le foglie son sempre verdi,
e in settembre ancor di più.
Bologna e il caffè caldo,
Bologna e le due torri,
Bologna e i suoi concerti,
Bologna e me che,
desolata ritorno alle mie radici
dormiente alla stazione,come il peggiore dei barboni,
come le statue prive d’ arte,
mentre in cielo una nuvola si fa da parte.


Natural Calliope

Cadono gocce d’ acqua
Come fossero metronomi interrotti.
Poi all’ improvviso il cielo si squarcia
E un rullo di tuoni si leva in marcia.
Il muro di suoni
È come fitta nebbia,
o meglio come flebili arcobaleni
disegnati dalla spensieratezza
degli amori novelli.
Al ritmo della pioggia
Sbocciano calde gemme
E come piccole chitarre
Si snodano allo stridere felice
Della Madre Terra.
Ed io, a modo mio,
Osservatrice delle più
Insidiose note del cuore
Mi lascio andare
A questo spartito senza parole.