A te

A te ho lasciato
Poesie che l’anima mia
Gettava d’improvviso
Senza il chieder sincerità

A te
Solamente
un cenno di sguardo
Bastava
Per fermarmi il tempo
E gettarlo nell’infinito

Eri innocenza
Per il mio essere
Eri purezza
Ossigeno
Per un cuore bramante
D’amore

Ho cucito e ricucito
Gli schiaffi della vita
Con le carezze più nascoste
Quelle che ti entrano nel petto
E ti lasciano cicatrici d’assenza

Sono stato uomo
Più di ogni altro fanciullo
Sono stato piccolo
Più di ogni grande silenzio
Mai proferito
Sono morto in esso
Per lasciarti andare
Dalle mie braccia tremolanti

Ho amato nottate luccicanti
Sbiadite in lacrime
Aggrappato alla mia solitudine
Mentre l’anima crepava senza sosta

Ho raccolto ricordi
Di un vissuto gioioso
Ho sussurrato preghiere
Innocenti
A chi ti porge la mano
Quando gli altri ti dimenticano

Ho lottato contro me stesso
Per respirare nuovamente
Per credere gentilmente
Per sorridere nel niente

A te
Ho donato me
Semplicemente


I Poeti

Il poeta che è in me
prima ch’io ne avessi memoria
un giorno sfondò il mio destino
già trasbordante di secche scuse spinose

… ed ogni notte entra e ruba …
ruba i sogni scarabocchiati dalle cadute
ruba gli incubi celati sotto artigli color porpora
… urla e s’agita nelle stanze spoglie

I poeti sono sepolti
sotto nuvole di polvere cieca
cieca è la furia che sgorga dalle labbra
… dormono in bolle senz’ossigeno
e sorseggiano veleno d’esser umano

I poeti sono dentro noi
sfregiano d’amore
i sogni degli innamorati
lanciano rime appuntite
a distratti bersagli d’incoscienza

I poeti sono fiori
sono signori che Dio
c’ha donato perché il mondo
è troppo profondo
per esser solo buio e giocondo

Il poeta che è in me
ha saccheggiato ogni dove
ed al calar del tramonto
torna a parlarmi dei suoi perché


Noi

Le vedi tutte
Imbrattate di bellezza
Splendere come neve al sole
Con rossastri riflessi
Ed artigli come vangeli

Eppur lo sappiamo entrambi
Quante pagine strappate
Galleggiano sul cristallo
Sbriciolate da tacchi spossati
E da occhi struccati

Le Donne son senza confini
Più le ascolti
E meno parlano di se
Più le osservi
E meno s’accorgono di te

Le Donne giocano
Quando l’uomo corre a cavallo
Le Donne tremano
Quando l’uomo promette inconsciamente
Le Donne amano
Quando l’uomo scommette il presente

Eppur
Le vedi sorridere
Anche se di nero
Han l’anima nascosta
Ed annoiata

Siamo labbra
Dello stesso bacio
Siamo braccia
Dello stesso abbraccio
Siamo dita
Della stessa stretta

Ognuno schiavo
Della propria libertà