Padova 04/10/1

Anima fragile

 

Chi sei,

anima violentata

senza un senso

né una meta.

 

Non ti conosco,

eppure tu conosci me.

Non riesco a vederti,

ma tu sei la mia guida.

 

Portami lontano,

dove io e te possiamo unirci

e fluire nello stesso respiro

io in te, tu in me.

 

Disperato son io

Che cerco di coglierti

E tu sfuggi via

Dove non ti posso trovare.

 

Mi consolo

Al pensiero che esisti,

nuda nella tua bellezza,

vestita di fragile cristallo.

 

Denudami

Perché non abbia più alibi

Per nasconderti,

per soffocarti.

 

E mostrati

Nella tua vera potenza

Faro nel divenire,

stella dell’avvenire.


San Vito, 06/10/18.

Autoritratto

 

C’era un tempo

In cui camminavo ritto

Con la testa al cielo

E i piedi a terra.

 

Venisti tu, Amore,

e mi colpisti al petto

senza preavviso

senza rumore.

 

Ed eccomi qui,

labile ombra di un sogno

che vaga nel buio

in cerca di un orizzonte.

 

Mostrami, dolce dio,

il punto

in cui cielo e terra s’incontrano

e intonano l’armonia del creato.


San Gaetano, 27/09/18.

Ti cerco

 

Ti cerco, Vita mia,

Nelle stanze segrete del mio cuore,

dove nemmeno io oso arrivare

e tu hai le chiavi.

 

Ti cerco, cucciolo mio,

coi gesti delle mani e i respiri irregolari:

tu solo hai i colori

per dipingere il ritratto del mio vero io.

 

Ti cerco, adorato amore,

perché da te ho imparato ad amare,

e a trovare il senso dei miei vuoti

e l’armonia dei miei spigoli.

 

Ti cerco, desiderio più intimo,

che sai dare forma al contenuto

dei miei pensieri, delle distrazioni,

dei taciti sospiri del mio cuore.