Agnese Pelagaggi - Poesie

Con la pelle viva

 

sento forte

il pensiero di te

che sfiora il mio cuore accartocciato

batte svelto

al suono della tua voce

e il sangue rosso

apre

come una rosa di maggio

i petali per accoglierti

sei lontano fra le onde

di una vita sconosciuta

e temo che il vento

porti via con sé

i sussulti e i palpiti

fino all’orizzonte

dove tutto sparisce e

si separa dagli occhi che vedono

posso solo immaginare

stringere forte

e aspettare

che il mare che si muove silenzioso

nella notte dondoli il mio desiderio

e lo stampi sulla pelle nuova

nata sotto la tua mano

che dolcemente la sfiorava

e lì iscritta

sulle pieghe del mio corpo

rimanga fino al tuo ritorno

                                                9 agosto 2015


La grotta in fondo al mare

Al mare

tornare lì

per ascoltare la grandezza smisurata

in un’apparente costanza della forma

la straordinaria diversità

nella stessa sostanza

forza estrema nella calma dell’essenza

morbidezza e potenza del movimento

Entrare

attraversare

uscire da tanta abbondanza

nella fluttuante incertezza dell’onda

incessante nel ritmo pulsante

tornare al mare

vissuto d’estate

sognato d’inverno

tornare lì

al mare

nell’infinita immensità

continua incessante rincorsa degli occhi

nel silenzio dell’immaginazione                                                 

 

nov 2015


 

Il fiocco

 

Partire

lasciare

disegnare una linea nera

e percorrerla

lungo tutto il suo divenire

sopra al mare rosso

voltare l’occhio riverso nel sonno

aprire le vele al mare

abbandonarsi al soffio del vento

che dolce e brusco

scuote la struttura lignea

e l’accompagna al movimento fluido

che squarcia l’onda

a cercare le profondità dell’abisso

e scivolare senza paura

nel non conosciuto

gioco di forze

intrecciate tra le tue mani e le cime

E’l’immagine

il pensiero di te

che dritto sui piedi

del tuo grande sogno

mi lascia tenere

il calore della tua pelle sulla mia

libera di essere veramente donna

 

                                           nov 2015


Tigre

 

Ogni volta che ti penso

così grande come sei

smarrisco i limiti del possibile

e mi perdo

nella paura di non poter immaginare

mi fermo

e in silenzio

sento la tua voce

che mi strapazza il cuore

come il morso di una tigre

che rianima

un cuore spento

dai mille non

e tutto riprende colore

le lacrime miste di dolore

sordo e lontano

vorrebbero cavalcare l’onda

che sfiora l’orecchio nato

al suono delle tue parole

tu disegni

volti occhi mani

io respiro speranza e certezza dalla tua bocca

tu culli emozioni

e tessi pelle d’amore

e da lì

che voglio ripartire

per poter essere

anche io

nettare di pelle

 

                                            nov ‘15


 

Nuda

 

Ogni volta

sempre

come la prima volta

sento suoni e rumori

immersa nel silenzio della natura selvaggia

sola

nella fitta foresta

con il corpo bagnato

 

ascolto lo scorrere del calore e del freddo

e aspetto

nascere da dentro

una voce

che innalzi un canto o un grido

cercando nel tempo

una risposta vera

che disegni

sul volto

la mia nuova espressione

                                         07/01/2016


 

Rimmel

 

Gli occhi sognano

di nuovo

si aprono e si chiudono

alla luce

senza la pausa nera del battere delle palpebre

solo la linea delle ciglia disegna l’apertura

e il ritmo che segue è quello della mano che scrive

sul foglio del possibile

chissà se i tuoi occhi

sapranno vedere

e si chiuderanno solo

per nuotare sui nuovi sogni?

                                                                               03/06/16


 

Sotto lo stesso cielo

 

Passaggi lunari

Afelio

Perielio

distanze siderali sotto una luna piena di luce

raccontano sogni di una notte di mezza estate

balli a piedi scalzi

nei silenzi profondi ondulati dal mare

di una piroetta sospesa nei respiri

un battito

ogni pausa un piccolo addio

ogni suono un richiamo

forse per dire

ti amo

                       19/07/16


 

La terrazza

 

Sento il passo che lascia i gradini

e il piede uno dopo l’altro

attraversa il muretto della terrazza

la meraviglia di un sogno nuovo

ad occhi aperti

la forza del cuore raggiunge le orecchie

e muove la mia mano a raccogliere un’altra mollica

sento di poter vivere nel giardino del castello

senza più orchi e streghe

e volteggiare per una ritrovata infanzia felice


 

 

La lontananza

 

Dentro la carezza del vento

che fischia tra le fronde

risuona un sospiro lontano

il mio

non riesco a respirare senza sentire

che tu sei lontano

vorrei essere leggera

come il vento che mi accarezza la pelle

che porta con sé

la memoria delle notti passate

con te tra legno e mare

mare del mare mio e del tuo

 

                                                                16/08/16


 

La sedia rossa

 

Sempre lontano per me

il pensiero di te

come una lucciola nel fitto bosco

ti ho sempre cercato

ma mai pensato possibile

ora sono qui sola

a sentire che tu ci sei

ora posso vederti

e seguire la tua luce

che illumina il mio volto

e riconosco il tuo

 

                                            17/08/16