Alberto Motta - Poesie

Tramonto

Come uomini nella tempesta
ci battiamo fino alla fine,
fino a quando uno di noi
rimarrà in piedi, a guardare
l’alba o il tramonto di questo
cielo azzurro, convinti che
l’avvenire sia roseo ,come
l’utopia dei nostri sogni
abbattuti dal vento…
e dimenticati dal mondo


 

Maggio

Una foto sbiadita è questo
tempo d’inverno, dove solo
e arrotolato fumo le mie
sigarette, attento che il segnale
che viene dall’interno sia chiaro
come il sole di maggio


 

La poesia

Per tutto questo tempo
non ho mai saputo quale era
il mio scopo, mi dibattevo come
animale ferito e sognavo un giorno di
fare qualcosa di importante, ora mi rendo
conto che ho trovato qualcosa che
silenziosamente irrompe nelle
vite altrui e come un terremoto
sradica le convinzioni più salde:
la poesia


 

Un bel giro di giostra?

E’ davvero finita qua?
Che senso ha la vita?
E’ solo un bel giro di giostra?
E’ solo qualcosa che come
inizia deve finire?
Che tristezza se fosse così
se tutto fosse fine a se stesso,
questo mondo sarebbe davvero
inutile e sprecato.
Avremmo vissuto i nostri giorni
per combattere per la giustizia e
per un mondo migliore, per poi
scoprire che è tutto vano,
e ognuno di noi che ha lottato
sarebbe dimenticato per sempre!
Anzi non esisterebbe neanche il ricordo
finito questo universo, neanche una bolla
di sapone, neanche lo spazio, niente, il nulla …
avremmo lavorato scritto dipinto, riso
pianto, goduto, disperato, cresciuto i nostri
figli, viaggiato, conquistato, creato
ascoltato, e infine saremmo morti, per cosa?
Non credete sia poco? Infinitamente
poco? Forse domani cambieremo opinione,
forse domani ce ne staremo a letto a dormire
forse domani ci alzeremo come al solito e
ricominceremo tutto da capo, come ogni
giorno di questa splendida vita…


 

Mondo

Mi piace guardare l’immenso
quel non so cosa che racchiude
tutto, ma mi rendo conto
che la natura non può essere
domata, da un quadro o una
fotografia, ma solo ritratta
per un istante e poi tutto
ritorna ad essere come prima
incomprensibilmente magnifico


 

Imbalsamato

Ti dono il mio cuore
come si dona un bene
prezioso, sperando che
tu l’accetti come pegno
del mio amore, imbalsamato
su questa seggiola a scrivere
per non morire


 

Filastrocca di Natale

Quattro case, un materasso
di piastrelle e una luna
che fa capolino sulle nostre teste, la stella
lo indica come colui che guarda dal
ciel sulla terra: è venuto in terra.
Si affrettano i pastori, l’angelo
li ha guidati in quella grotta sperduta
di Betlemme, gioisce di gaudio
il Signor lassù nel ciel
E’ nato per i poveri e per coloro che sono
poveri, è nato per portare giustizia,
ma soprattutto redenzione
è nato per noi che siamo qua ad aspettare
questa festa che ferma il mondo
e che ci fa riposare.
E’ nato per i bimbi che aspettano il dono
di Natale, è nato per le beatitudini,
per coloro che si prostituiscono
per i malati, per i bambini maltrattati, è nato per i carcerati,
per gli aristocratici e anche per coloro che non
lo conoscono, è nato per tutti anche
per gli alambicchi, per i teatranti per
gli operai e persino per te che stai
a guardare, che mangi che bevi e che ti sazi:
è nato per il mondo,
e la voce fa il giro del mondo:
è nato il redentor


 

Dolore

Dolore questa è la parola d’ordine
soffrire questo è il tema
di chi per una giornata di sole
spera in te che sei la luce divina,
che copre con la sua ombra
quei pochi eletti dimenticati,
nella scatola nera dell’esistenza,
affranti umiliati, resi celebri
dalla loro consapevolezza ,
sconfitti dal male che inconsapevole
rende come sale sulle ferite
il nostro abbandono


 

Capodanno

Cerco solo il tuo corpo
per nutrire la mia anima
quel pezzo di pane mescolato
al vino, che nei giorni
della passione hai offerto
a noi come unica salvezza

 


 

Aspetto

Aspetto con ansia il mio
sole che mi dirige verso
l’aurora, seduto qui a goder
dell’altrui mondo, fino a quando
tu non deciderai che sarà
venuto il giorno, che io torni
alla casa madre, vestito
di madre perla