Dolce carezza
Dolce come una carezza
brilla di azzurro e dona pace
Dalla sua finezza prendo
appunti e me li studio.
Un abbraccio pieno di grazie.
Una voce importante
che ha suscitato emozioni.
Ha tracciato confini
e un tocco di leggerezza
alla mia anima in cerca
di coccole.
Chiaro mistero
Il contrasto incantato
di parole
risveglia
il sintomo di amare,
segno
ineluttabile
il cuore che più forte batte
che più stringe a se
parole
magiche
fatte di
attimi,
fatte di
strani movimenti uditi,
percezioni
imballate in una
cassa importante
da forzare.
Il segreto
con la fine
dell’attesa
svanirà
e ne sarò
la nuvola
messaggera
tu la pioggia
che ne esce
Baci
Baci
la lingua di fuoco
scelse di rubare
ma il tuono
impedì con la pioggia
di coprire il suo amore
di sogno,
il più bello del mondo.
La luna decise
di impallidire
fino a quando
la mano del cuore
non l’avesse rapita.
Quel giorno
non giunse mai
a capo
e la luce impazzì
per non morire.
Da allora,
quando il sole
esce dalle nuvole
il giorno,
la luna la notte
abbaglia col suo amore
le vite.
Anime pure
Su un’isola
che non appartiene ad anime
esistono incanti,
fiori, animali
e anime
pure
seguendo il cuore
sono approdata
e ho pianto
per l’amore
che ho visto
e ho sorriso
per il mare
che ho sentito
dentro
e ho vissuto
la nota del silenzio
perfetto
per ardere di passione
ora
sono nulla
a confronto
del tutto
Luna
Ancora il senso
rubato
mi tiene
come un ago
infilato dopo
tanta fatica
e sento
odore
di lavanda
dentro la casa
che non è mia
respirando
ascolto
la luna,
mi dice
che è ora
di andare a dormire
la piango
e ricordo dentro
al mio sogno
la sua luce
piacevole al risveglio
l’immagine
dell’ultimo suo sguardo.
Volo
Vorrei poter volare
vorrei essere tanto piccola
da entrarti in una tasca
ed uscire di sorpresa
in mezzo al bosco
baciarti
e tornare
a volare più di prima
Segreti
Improvvisamente
un suono respira e
ti risponde come in un sogno
sospira e l’incontro si
scompone
in mille pezzi
raccogli i tuoi segreti
e mettili in un sacco
legali bene
e agganciali dietro l’angolo
recupera il sogno
e vivi
Luce di colore bianca
Luce di colore bianca
che dentro alla foresta vertiginosa
diventa infinito incanto di energia
stupore quasi assordante la memoria
che cerca sempre di affiorare
viva
come la fragile e sicura acqua
che abbevera la terra
e le sue incomprensibili creature
ricche di magia
sensazionali prove di meraviglia
che al variar del giorno trasformano
attimo per attimo la loro vita
ritornando a viverla
Luce di colore bianca
che fuori dal cammino
segna il fuoco intimo
e scalda l’humus
Luce di colore bianca
segno del sigillo rubato
al tempo che tempo non è
Luce di colore bianca
cima da cui volare giù
Luce di colore bianca
svanita
ora accesa per te
Pensiero avvolgente
Se ci fosse un pensiero avvolgente
che senza distanze ti raggiungesse
ovunque
saresti vestito da me
L’incanto
Non posso aspettare
che il tuo suono
arrivi
Il suono non si aspetta
forse l’incanto si
quello diverso da tutto
quello che accade
nel vero
ciò che trasforma il
risveglio in una musica
da ripensare nei momenti
fragili, quelli che
inevitabilmente prendono
rincorrono l’anima
la visitano
la possono pure confortare
poi la ripiegano
e la fanno dimenticare
durante le ore in cui
non vivi.
Paola
Gli occhi neri di quella bimba accendevano in famiglia un senso di vivacità e accoglienza importanti. Lei si sentiva fiera di avere una famiglia e grande era la sua paura di perderla.
In realtà non doveva temere nulla. Un giorno, mentre camminava sorridente lungo il viale di casa, disse alla nonna: “Voglio entrare in una favola familiare felice”. La nonna nel suo cuore ebbe un balzo e si commosse stringendole forte la mano. Le sussurrò all’orecchio, chinandosi non troppo: “L’avrai e starete sempre insieme felici”.
La vita da quel giorno trascorse a più non posso e, seguendo passo dopo passo, la bimba che diventò donna comprese la sua forza. L’amore per il compagno divenne creature e il viaggio insieme a loro una specie di visione.
“Ma se un giorno il quadro appeso dovesse cadere?” Si domandava la mamma fiera e attenta, accanto al letto della nonna dolcemente stanca ma vigile e serena.
“Pensa a quello che la tela fa vedere, è un intreccio di fili che costruisce la storia, l’immagine che vuoi vedere . E non temere” Le rispose con un fil di voce la nonna.
“Io a tua madre raccontavo sempre una piccola breve storia, forse se l’è dimenticata e tu l’hai cercata”.
Mentre la nonna si accingeva al ricordo di fiaba, la vivacità di quegli occhi neri di bimba si accesero nuovamente e i due corpi si avvicinarono impercettibilmente, si rivolsero uno verso l’altro come a voler meglio parlare l’uno e l’altro ascoltare.
Fu così che, in un pomeriggio d’autunno, ebbe inizio una nuova vita senza paura e una dolce fine.
La sirenetta che stava in fondo al mare si alzò improvvisamente sulla pinna ingombrante e come un fulmine in salita uscì fuori dall’acqua. Era stanca di avere intorno a sé un mare, enorme, sconfinato, senza uno sguardo verso il cielo. Ne aveva sentito parlare da un pesce palla capitato per caso in fondo al suo buco, l’ingresso della sua casa ormai quasi vuota, piena di alghe gigantesche ma con pochi sorrisi. Si era ritrovata là sotto per un incantesimo inverosimile e per anni aveva vissuto tra vere sirene, servita e riverita come fosse la loro regina.
Un giorno però, più triste del solito, si accorse di una luce. Si accendeva e spegneva a intermittenza, pareva un faro alla rovescia. Cercò di intrufolarvisi dentro ma non riusciva. Come si avvicinava, la luce spariva. Pensò che era un segno, una specie di linguaggio, senza senso per tutti e solo per lei reale davvero. Cominciò a ricordarsi di quattro figure, prima sfocate poi via via più luminose. E più si illuminavano e più le sirene vere scomparivano.
Passarono giorni e notti, divise solo da tiepidi barlumi, e poi sfinita cadde in un sonno profondo.
Lì rivide la casa in campagna, la siepe robusta piena di bacche, l’albero enorme con intorno un bellissimo prato. Il suo manto verde faceva da tavola. Sopra vi erano molte vivande, cestini col pane, un salame, carote tagliate a rondelle, formelle di cacio e ciotole con frittelle, miele e ciambelle, fragole e soprattutto risate. Dai visi coloriti di sua madre e suo padre usciva la gioia per le loro tre figlie.
La sirenetta si rivide. Non aveva la pinna che la ingombrava ora, ma due gambe. Stava correndo veloce, era vicino al pozzo per non essere acchiappata dalle sorelle più grandi.
Un attimo e tutto improvvisamente divenne gelo. La luce se ne andò, scomparve insieme al cielo.
Sirenetta si svegliò dal sonno profondo. Era sudata, lei che era sempre bagnata, come poteva essere? Fu il primo pensiero. Si rese conto del colore azzurro del cielo, l’incantesimo che l’aveva salvata era finito. Ora abbracciava di nuovo le sorelle tra mamma e papà in quel magnifico dipinto appeso.
Era passata più di un’ora, intensissima e felice. La nonna aveva lasciato la mano e la parola ma ora poteva andare, era sicura che la nipote piena d’amore non avrebbe più avuto paura.
Stelle
Un quadrato di
stelle rimane
in soffitta.
E’ vicino all’angolo
da cui guardo
il mio cielo.
E’ bello
e diverso ogni sera
perché
non sono mai
uguale al giorno
prima.
Sono i pensieri
costanti che
diventano
le azioni della
vita che arriva.
Anima dolce
Anima dolce che gioca
sul mio corpo
insegue il mio respiro
e placida al sole
torna felice
dopo il pianto del cielo.
Anima dolce che giace
sul grembo,
sul cuore,
sul silenzio
che unisce le menti.
Anima dolce che lascia
in un lampo un desiderio
nell’oscurità della notte
e nel celeste del mattino.
Anima mia arcobaleno infinito.
Aquiloni
Voleranno alti
gli aquiloni
e sembreranno
mani di Dio
Cresceranno
con amore per
noi e ci
scalderanno
quando è freddo
e ci allieteranno
quando siamo
tristi.
Le aquile si
stupiranno sempre di più
perché vedranno
un volo strano
avvicinarsi a loro
Ci sarà un abbraccio
e l’infinito
apparirà sicuro
Una meta da raggiungere
in cielo.
Naturanima
Quando la natura respira
sento un cammino dentro
quasi fosse l’anima con le scarpe
che sorridendo
percorre le vie che appaiono senza nemmeno
pensare
Quando il silenzio si incontra
allora si ascolta
E sembra di nascere ogni volta.
Respiro
L’alba è andata
via e il silenzio
si accorge di me.
Il ritratto appeso
al muro
è stato girato
per sbaglio
ma sembra un po’
strano.
La sinfonia che
percorre con magia
la stanza
si ode ancora per poco
L’albero è spoglio
ma la vita continua
Il respiro
è dentro
perfetto
La gioia che si prova
è immensa, al pensiero
di ritrovare
un amico
Sensi
Il fiore appena colto mi ha lasciato
senza fiato
mi ha permesso col pensiero di tornare
lontano
in quel posto stralunato
dove ti ho toccato con un dito
Era silenzio e il mio respiro
solo si udiva lento
tranquillo
come le calme acque
di un oceano
mai solcato
Son fiore
Volare semplicemente
come un fiore
appena salito col suo gambo
al cielo
e spande i colori suoi
dalla terra
in giardino
Amore
Frecce silenziose
lanciate nello spazio curioso
del mio cuore
lo invadono
Son come fuochi di parole
che imprimono fiori sulla pelle
Sussurrano dolci baci
teneri abbracci di un amore
grande come una montagna
che entrano in me
come fossero mare
Soffio
Nuvola soffice
piena di un azzurro disteso
intenso come il tuo sguardo
quando mi vedo e sento un silenzio che respira
perfetto come un fiore che si apre
che coglie l’amore
che vive
che cresce.
Un soffio di avvicina
sorvola sul cuore
e vi si posa
ogni mattina.
Silenzio sonoro
Il silenzio era giunto
per caso e assomigliava
a un vestito bianco
quasi sgualcito.
Zoppicavo e il
tempo mentre
passava scandiva
il mio ritmo.
Strano l’effetto
sonoro prodotto.
Unicamente
distratto dal suono
un viandante
assonnato.