Alessandro Giannasi - Poesie

Mi ricordo di te…

In quei giorni mai avuti,
negli altri perduti,
presente più di ogni assenza
un punto di arrivo mai in partenza..

In quel pensiero dilatato
tanto da perderne il contorno,
in ogni attimo ricordato
ad ogni suo ritorno..

In qualche cosa che non pensi
ma incredibilmente ritorna,
accendendo i sensi
ed ogni sua forma…

Mi ricordo di te
e di ciò che eri,
quasi senza un perché
come i sogni più veri…

 


 

 

Luna

Troppi occhi al cielo
ed una sola speranza…
Luna di grande vero,
come ultima istanza…

Brezza quasi serale
accarezza qualche pensiero,
per questa non estate,
che non sa di esser meno…

Forse un sorriso,
forse uno soltanto
nel silenzio di un avviso,
nell’orda di ogni rimpianto…

Ma splende ora,
e riflette chi la guarda,
pallida come la malora,
ancora irriverente e beffarda…

 


 

 

Pentagramma

Cinque linee dallo spazio indefinito
per sentirci dentro il già visto,
cinque spazi tra le linee
per scriverci attimi ed idee…

Cinque chiavi per ascoltare
una melodia che ti suona in testa,
cinque le note da smezzare,
di un tasto intero che ti resta…

Cinque con la rimanenza
del periodico che non smette,
nel gioco della futile presenza
e che svanisce mentre ammette..

Cinque come i giorni neri
ad occupare il calendario
quasi fossero gli unici sentieri
di un mai definito stradario…

Cinque come i minuti da aspettare
quasi si potessero ancora beffare,
che non avranno ne pensiero ne faccia,
ma soltanto le note della tua unica traccia…

 


 

 

Mi aspetterai

Mi aspetterai fintanto che saprò arrivare
mentre ogni lasso di tempo non ci avrà mai rispettato;
mi aspetterai perché è l’unico tempo
che saprai aspettare
affinché quel tempo sembrerà mai passato..

Mi aspetterai senza un perché
come un’emozione gratuita;
mi aspetterai come sai farlo solo te,
come una quasi speranza infinita…

Mi aspetterai con gli occhi al cielo
ed un sentimento racchiuso in una mano,
senza mai voltare il cuore al vero
come ad un improbabile sole lontano…

Mi aspetterai così come lo senti
quasi senza un altrimenti…
Mi aspetterai mentre ti aspetterò
quasi perdendomi nell’unica cosa certa che so…

 


 

 

Neve

Ora, silenziosa e lieve
Di manto candido e gelido
Questa superba neve
Muta il paesaggio e qualche pensiero diafano.
Passa di tanto in tanto
E amando anche il resto,
Laverà ognidove ed ogni quando
Ancor prima che sia presto…
Le vette scenderanno a valle
E le anime verso il cielo,
In questo mondo ancora in stallo
Come l’ultimo, rimasto pensiero…

 


 

 

Nebbia

Beffarda ed implacabile
Quasi gocciolando
al limite del giorno…

Satura del niente e vuota del probabile,
La nebbia di metà febbraio
al suo ritorno…

Senza una apparente spiegazione
ad un tramonto ricolmo di sguardi,
Si spegne un altro nuovo giorno
In preda ai soliti e sconsiderati azzardi…

 


 

 

In qualche posto

Attimi intrisi di oggi
e atomi di realtà,
nel pensiero che non riconosci
in questa nuova vecchia età..

Ogni luogo diventa unico
come un ricordo apparente…
Si affaccia come un equivoco
Inaspettatamente, devastante…

Si perde il proprio posto
senza averne un altro…
Sì perde tutto ciò che si è
anche fosse l’ultimo fulcro…

Non ci sarà un altro posto
Laddove non c’è mai stato,
Vivendolo ad ogni costo,
In ogni domani rimandato…

Ed ogni domani, sarà un un altro posto,
tralasciando schiamazzi e clamori,
come le navi in un porto,
Come il peso degli eccessivi amori…

 


 

 

Il cielo

Macchie di nuvole
sporcano l’azzurro laddove è quasi rosa…
Mattina fredda ed un po’ di vento
gioca con qualche foglia in ritardo…

È ancora buio ma si comincia a vedere il mondo che nasce a cui manca qualcosa…

Facile perdere la cognizione del tempo in quell’orizzonte lontano dove migra ogni sguardo..

Piante spoglie,
sembrano tendere più in alto,
fino a solleticare il cielo,
ormai quasi chiaro,
ormai quasi solo all’universo…

 


 

 

Fine di un’estate

Agognata fine di un’estate
che non tornerà;

al luogo comune
del tempo che passa..

Che alla fine
soltanto chi sorriderà
saprà l’aver saputo..

Rigirando ancora
nella propria matassa,
e in tutto il tempo
che mai sarà dovuto…

 


 

 

Mi perdonerai

Mi perdonerai
per quelle futili parole
imprecando a chi non sai
ed a quel mai avuto sole…

Mi perdonerai
per essermi perso,
ed anche se lo sai
niente potrà essere diverso…

Mi perdonerai
piangendo alla tua anima,
in ogni “mai dire mai”
privo di autostima…

Mi perdonerai
in una qualche volta
diversa da ciò che dai
come una nuova svolta…

Mi perdonerai
senza chiedere perdono,
per il male che fai,
per il non ritorno…

Mi perdonerai
cercando il perdono,
in quel sentimento che non hai
e che mai ti farà dono…

 


 

 

L’ultimo bacio

Per un attimo svanisce
in un qualsiasi contorno,
quasi si assopisce
per risvegliarsi ogni giorno…

Come il sapore del già sentito
ed il rumore che fa,
ecco un bacio ambito,
ma che alla fine non sa…

Nasce cosi, come un fiore
come un attimo, come una canzone,
ignorando la sua dipartita
tutte le volte che appare infinita…

Parte da dentro di ciò che sei,
torna a bussare quando non vuoi,
quasi amaro nel momento più dolce
ecco l’ultimo bacio che si conosce…