Selvaggia Serpente
È certo, non sono signora.
Selvaggia serpente
Seduta per terra, si scrocchia le dita
Urla se sente.
E morde e piange e ride.
Visi spenti, visi duri.
Li vedi? Li senti?
È certo, non sono signora.
Manichine sembianze di ghiaccio
Grigie e impietrite
Usano scarpe sempre nuove
Di vero serpente? Inorridite?
S’innalzano inasprite
Di avida invidia
Se messe allo specchio
Si squamano. Lei ride.
Cadono a tocchi
Su un’anima ribelle
Non le invidia. Non le invita
Non si adattano alla sua pelle
È morbida realtà esistente:
Non signora. Selvaggia
Senza scarpe: un vero serpente
Sete
Rotonda luna che ti accompagna una stella,
Leggera come danza tra l’onde
petali d’argento nel blu della notte.
Ondeggiano i riccioli
La guancia é paga di carezze
Cocciano le onde e
Spumeggiano nel mio petto
Ti sento acqua
Sono argilla rossa
Del fuoco che lento
Scende
Sono argilla, vaso
Protettore
Racchiudo corposa
I colori incandescenti
Nella pace, divina
Indifferenza
Bevo e disseto l’arsura dell’anno.
Bianca conchiglia
Bianca conchiglia
Portata via dal mare
Sei accarezzata e non sorridi più
Naufraga tra le mura
Sempre
Ricerchi Calore
Della calda sabbia
Lontana
Nel mare Sorridevi
Incessantemente
Cullata, sicura, protetta.
Ti rigiri su te stessa
Ferendoti la pelle
Inutilmente
La tua casa era calda e luminosa
Ora nel crepuscolo
Costretta
Pur amata e benedetta
Per amore costruirai per te sola una piccola alcova
Fatta di sabbia luce e calore
Nuovamente protetta
Saprai ridere ancora:
Niente più paura
Niente più timore
Secchi
Sinuosa, Solitaria
Si mischia
Soffre, Scava
Si copre
Si scopre, Si solleva
Fischia
Senza scopo, osserva.
Scruta se muta:
Vede solo polvere,
Polvere nuda
Secchi di anime
Vuote
Pieni di cenere fredda
Non brucia nemmeno l’odore
Della cicca spenta
Grigie di
Raggelato calore
Vite rinsecchite
Bruciate di grinze gonfiate
Schiamazzano inutili
Senza pudore
Misure
Strappate misure mal prese
Sognavano vane attese
Di corse e giostre proibite
Vietate da scuse infinite
E poi un sorriso e violà
Era un sogno, ma eccomi qua
A ridere delle misure
Per cui nessun metro poi vale
Vali tu col tuo animo folle
A volte ridicolo a volte ribelle
Sirene
Sirene s’ intrecciano
A squille
Sgrana l’occhio
Serra la mascella
Scariche elettriche esplodono
Sottopelle
Vanesi bisogni
Si consumano
Evanescenti lampi di affannate
Corse
Desideri di rinnovare armonie
Riaffioranti
Scoprono salvezze sommerse
Sorgente
Io sono di questa maniera
Che avvolgo con la mia passione
Che non contengo il mio fuoco:
Il calore balla nel mio sangue. Senza sosta.
Istintivo il mio corpo lo segue
In una danza che rifiuta ogni ragione
I miei sensi, immersi,
galleggiano in un nettare di profumo
Nutrimento per la mia vita,
sorgente limpida di emozioni pure.
Danzo in una ruota di piqué
Il mio sguardo cerca allo specchio il punto fisso
Deve sostenere il volteggio
Niente da fare
Un piccolo saltello e chiudo in quarta croisé
Risultato non pulito
Ho sporcato l’equilibrio
Scarpette
D’improvviso
Vi ho pensate.
Vi ho raccolte
Dal fondo del cassetto,
Con rispetto
Vi ho infilate
Confetti rosa
Di gesso e raso
Allo specchio
Vi ho danzate
Senza nastri senza protezione:
Che emozione
D’improvviso
Vi ho sfilate.
Vi ho riposte
nel fondo del cassetto,
Con rispetto
Vola
Vento tra le foglie
Mentre solitaria l’ambulanza
Vola
Fumo
Al buio Sordo della notte
Una vita si consuma
Muta
Cercando pace
Stremata e
Sola: saluta.
Capriole
Tra i giochi
Di bimbi che capriolano intorno:
Attendo
Illuminata dai raggi
Adagiata alla panchina:
Attendo
Divertita
Tra chiacchiere con occhi neri di donna:
Attendo
Esposta e nascosta
Tra le pagine
Di un libro:
Ti Attendo