Algisa Nomicisio - Poesie

Faccio il soldato

II tremore della terra al passaggio di
una marcia, con il sordo tonfo nel
segnare il passo, tutti in riga in un
quadrato dal colore grigio verde e
arubbidienza in assoluto. al grido
del comando.
Occhi per occhio, questo il soldato
uomini duri col potere della vita e
della morte, nessuna pietà verso
il nemico,
una macchina umana programmata che
non ha la compassione, non sente dolore e
non ha paura, la lascia dietro di sé sulle
strade sulle spiagge e nei cieli,
immagini indelebili nella bruttura del
massacro.
Hanno obbedito a un ordine e
l’hanno eseguito, non chiedetevi perché e
non guardatevi in dietro, questo
gli hanno insegnato,
il solo vero compagno è il fucile,
la guerra non ha affetti è madre
della distruzione e di tanti lutti,
lei, l’amica intima del potere che è
sempre pronta e acconsente
spietata alla durezza di un
altro comando.
Algisa Nomicisio
16 Febbraio 2000


IL CIELO

Alzo gli occhi verso il cielo ed è lui
che guarda me, la sua luce è musica
di gioia, limpidezza del pulito la chiarezza
nel ricordare il percorso già vissuto.
allargo le braccia mi carica l’aria celeste
che respiro e di nuovo sono forte e pronta
a parlare di pace e a combattere chi è vile
e non è sincero.
Algisa Nomicisio
6 Febbraio 1999


 

LA VECCHIAIA

un trono difficile da conquistare,
immagine tremante barcollante e tu
gioventù non ridere non schernirla
quando la vedi passare, perché in te
dè il carattere del suo passato.
Inchinati invece e con rispetto, davanti
al regnante del sapere e della saggezza,
ascolta i suoi consigli che ancor prima
di te ha vinto le sue battaglie.
Agisa Nomicisio
3 Gennaio 1999


 

“LE COLOMBE BIANCHE”

Uno stormo di colombe bianche che volano
e salgono fin dove nasce il sole ed io sono tra loro,
saliamo incontro alla luce e all’amore unica strada
per trovare la pace
Oh… Gente che vivete nelrombra o nella potenza
della guerra seguite lo stormo delle colombe bianche,
allargate le vostre braccia come ali e abbracciate
l’amore del mondo, non restate nell’oscurità
come ciechi senza luce se veramente volete la pace!
Nomicisio Algisa


 

madre mia

impavida era la tua figura allo sbociare della primavera
guerriera diventasti e come una fiera, per proteggere
i tuoi figli, ora ti guardo come il rame ossidato non più
lucente arranchi con fatica,
tutto ricordi ogni minuto e come in un libro rigo per rigo,
ripassi la nostra vita,
madre mia ti ripeti sempre vuoi convincermi che ciò
che non ricordo è tutto vero, ecco mi dico. i soliti discorsi
come fosse un po’ follia,
un brivido mi scuote come da uno spavento,
tra non molto ci sarò io in quel secondo tempo e sarò io,
quel rame non più brillante ma ossidato e avrò lo stesso
sguardo lo stesso tono nel raccontare, per convincere loro,
che è stato tutto vero.
algisa nomicisio


 

SPERANZA PER LA PACE

Chiara e limpida è la
notte, quando in ciel
la luna splende, è
tutto misterioso e magico
guardando il suo chiarore,
le fanno da cornice
anche le stelle fiammelle
di speranza
lucciole felici senza il
brinare delle bombe,
una notte. come nel
finale di una fiaba
immaginaria e bella dove
tutti siamo buoni, ed
anche sembra più bello
il mondo.
Algisa Nomicisio
8 Maggio 1999


 

“Vento d’autunno”

vento d’autunno
vento tranquillo
brezza soave che
ti accarezza

Foglie ingiallite
pace e silenzio
si sente sibilare
tra gli alberi spogli
è il tempo dei morti.
Con i cipressi
giganti puntati
nel cielo grigiastro,
le menù intristite
le Iacrime amare
soave
fredda e leggera.
vento d’autunno
che soffiando pacato, fa
semire il rimpianto
il mordo di chi
prima viveva.
Igisa Nomicisio
30 Ottobre 1998


 

“Vivere con se stessi”

Pensieri segreti che nessuno
conosce vissuti ogni giorno
da paure da angosce.
sigillate nel cuore uno
scigno privat0
con la chiave del
pianto. lacrime solite
quasi stancanti versate
nelle notti sempre
più lunghe dai silenzi
snervanti.
Fànno eco le tante
domande. e
insolute  le risposte ai
pensieri segreti che
nessuno conosce.
A Nomicisio
17 Giugno


 

Occhi la nostra vita

 

occhi finestre di vita
aperte ogni giorno verso il mondo.
luce chiara che penetra nell’essere
lampade sempre accese illuminati di più
dai colori della primavera,
vista infinita sempre un passo davanti a te
luce splendente, i filtri del sole
sentinelle in allerta e ti difendono fino
all’ultimo giorno e fino a quando, non si sa come,
si chiuderanno per sempre e nel buio eterno
non guarderanno più niente.
algisa nomicisio


 

Davanti Alle Tue Lacrime

CARA MAMMA, OGNI GIORNO
IO ASCOLTO IL TUO DOLORE E SONO INERME
DAVANTI ALLE TUE LACRIME
OGNI GIORNO GUARDO NEL TUO CUORE,
DIO SA QUANTO VORREI NON TROVERCI PIU’
TANTA SOFFERENZA,
TI ACCAREZZO IL VISO MAMMA
PER FARTI DIRE BASTA, BASTA A QUEL DOLORE
PERCHE NON C’E’ PAROLA AL MONDO
CHE LO POSSA CANCELLARE,
TI CHIEDO DOLCEMENTE
CHI SONO IO MAMMA?
IO SONO LA STESSA CARNE
GLI STESSI OCCHI E
LA STESSA BOCCA E TI PARLO,
HO NEL PETTO LO STESSO CUORE
Dl COLUI CHE NON HAI PILI’
E SONO VIVA,
IO ADAGIO QUESTO CUORE
NELLE TUE MANI MAMMA
E PREGO DIO CHE POSSA
CANCELLARNE IL TUO DOLORE.
ALGISA NOMICISIO
(18 LUGLIO 2001)