Andela Sestan - Poesie

Ch’io

Stringimi, abbracciami e tienimi forte

 

di modo che io non perda i miei pezzi

 

Aiutami a far sì che gli occhi tornino ad esser occhi

 

Raccoglimi le braccia

 

Baciami le spalle che abbiano sollievo

 

Leniscimi la pelle che brucia per l’abbandono

Ti prego

 

trova un modo

 

Ch’io non mi dissolva

 

Ch’io non mi scomponga

Dammi il tuo odore per dormirci dentro

 

Alitami la vita

 

ch’io rinasca me


L’amore non è cieco

 

fa fatica ad esser bieco

In una cicatrice la dolcezza

 

un’ asimmetria la sfrontatezza

L’amore vede ciò che l’alimenta

 

e se non è reale se l’inventa

Vede cose rotonde

 

se l’aggrada vede onde

Bisogna starci attenti

 

Provare a cambiar lenti

Perchè finisce che c’inganna

 

e per nulla ci si affanna


IL MONDO DEGLI ATTI INCOMPIUTI

I giri fatti a vuoto per incontrarci per caso

 

quando pensi di esserti persuaso

 

all’idea di non vederci

 

le frasi che vorremmo dirci

 

e i baci che desidereremmo darci

 

i caffè non presi

 

i sentimenti appesi

 

attesi, arresi.

Andranno da qualche parte?

Ci sarà pur un mondo degli atti incompiuti

 

dove quelli tra di loro si fanno all’amore?


NIENTE

Facciamo che non mi dici più niente

 

più niente di niente

 

Facciamo che quando mi vedi

 

poi mi baci e basta

Facciamo che piantiamo un albero

 

tu ci monti un’altalena

 

una di quelle con la gomma

 

poi mi spingi e basta

Facciamo l’amore?

 

No, poi sarebbe peggio

 

E cosa c’è di peggio di niente?

 

Il niente, dopo il tutto.


QUESTO ERA LUI

Era una bugiarda

 

quando si raccontava le loro diversità

 

Quando gliele urlava addosso!

 

Lei sentiva di appartenergli, come apparteneva al mare

 

Lui era fatto dello stesso elemento

 

era in grado di prenderla, sconquassarla, schiacciarla e affogarla allo stesso modo.

 

Ed allo stesso modo,

 

farla riflettere, calmarla, abbracciarla e cullarla.

 

Questo era Lui

 

Lei gli apparteneva, come apparteneva al mare

 

Aveva bisogno di averlo davanti agli occhi.

 

Cambiavano colore.

 

E se non aveva Lui da guardare, se li teneva in tasca.



SI

Sfacciata

 

Spudorata

 

Sboccata

 

Sbocciata

 

Sbattimi

 

Soffocami

 

Schiaffeggiami

 

Scopami

Irriverente

 

Insolente

 

Impudente

 

Impertinente

 

Insultami

 

Idolatrami

 

Illudimi

 

Illividiscimi


VORREI

Vorrei avere per te il peso di una farfalla

 

La magia dell’attimo nel quale una creatura ti si posa sul dorso

 

E tu, rapito ed ammaliato

 

in quell’istante non ci sei più.

 

Vorrei donarti la leggerezza,

 

la polvere d’ali

 

Vorrei rubarti il tempo

 

intrecciarlo di meraviglia e renderti un mantello da stendere su pozzanghere.

 

Vorrei avere per te il peso di una farfalla