Ch’io
Stringimi, abbracciami e tienimi forte
di modo che io non perda i miei pezzi
Aiutami a far sì che gli occhi tornino ad esser occhi
Raccoglimi le braccia
Baciami le spalle che abbiano sollievo
Leniscimi la pelle che brucia per l’abbandono
Ti prego
trova un modo
Ch’io non mi dissolva
Ch’io non mi scomponga
Dammi il tuo odore per dormirci dentro
Alitami la vita
ch’io rinasca me
L’amore non è cieco
fa fatica ad esser bieco
In una cicatrice la dolcezza
un’ asimmetria la sfrontatezza
L’amore vede ciò che l’alimenta
e se non è reale se l’inventa
Vede cose rotonde
se l’aggrada vede onde
Bisogna starci attenti
Provare a cambiar lenti
Perchè finisce che c’inganna
e per nulla ci si affanna
IL MONDO DEGLI ATTI INCOMPIUTI
I giri fatti a vuoto per incontrarci per caso
quando pensi di esserti persuaso
all’idea di non vederci
le frasi che vorremmo dirci
e i baci che desidereremmo darci
i caffè non presi
i sentimenti appesi
attesi, arresi.
Andranno da qualche parte?
Ci sarà pur un mondo degli atti incompiuti
dove quelli tra di loro si fanno all’amore?
NIENTE
Facciamo che non mi dici più niente
più niente di niente
Facciamo che quando mi vedi
poi mi baci e basta
Facciamo che piantiamo un albero
tu ci monti un’altalena
una di quelle con la gomma
poi mi spingi e basta
Facciamo l’amore?
No, poi sarebbe peggio
E cosa c’è di peggio di niente?
Il niente, dopo il tutto.
QUESTO ERA LUI
Era una bugiarda
quando si raccontava le loro diversità
Quando gliele urlava addosso!
Lei sentiva di appartenergli, come apparteneva al mare
Lui era fatto dello stesso elemento
era in grado di prenderla, sconquassarla, schiacciarla e affogarla allo stesso modo.
Ed allo stesso modo,
farla riflettere, calmarla, abbracciarla e cullarla.
Questo era Lui
Lei gli apparteneva, come apparteneva al mare
Aveva bisogno di averlo davanti agli occhi.
Cambiavano colore.
E se non aveva Lui da guardare, se li teneva in tasca.
SI
Sfacciata
Spudorata
Sboccata
Sbocciata
Sbattimi
Soffocami
Schiaffeggiami
Scopami
Irriverente
Insolente
Impudente
Impertinente
Insultami
Idolatrami
Illudimi
Illividiscimi
VORREI
Vorrei avere per te il peso di una farfalla
La magia dell’attimo nel quale una creatura ti si posa sul dorso
E tu, rapito ed ammaliato
in quell’istante non ci sei più.
Vorrei donarti la leggerezza,
la polvere d’ali
Vorrei rubarti il tempo
intrecciarlo di meraviglia e renderti un mantello da stendere su pozzanghere.
Vorrei avere per te il peso di una farfalla