La stella cadente
Hai scelto la notte di San Lorenzo
che è il giorno degli innamorati
come eri tu del tuo amore
e continuavi a sognarlo e parlarne.
Hai scelto il giorno delle stelle cadenti
cosi quando capiremo qual è la tua stella
potremmo guardarla e cercarti nei momenti bui.
Hai scelto il giorno della luce
per continuare a vegliare su di noi.
Hai scelto il mattino presto
cosi da non disturbare il nostro sonno che cullavi
Hai scelto la bellezza dell’alba
cosi ti ricorderemo come il sole
protagonista come eri dei nostri giorni.
Hai scelto il giorno dei sogni
per diventare il nostro ricordo più bello.
Hai scelto il giorno dove si esprimono i desideri
perché volevi tornare con il tuo amore per sempre.
Hai scelto di guardare la scia delle stelle
come la tua mano che dolcemente ci accarezzava.
Hai scelto di andartene oggi perché
tra tante luci che scendevano giù
tu avresti trovato la strada illuminata per salire su’.
In verità io non so se lo hai scelto,
ma so di certo che tra tante stelle che cadranno oggi
quella che rimarrà fissa in cielo più luminosa
sarà di certo la tua.
L’illusione dei sensi
Nell’abisso della coscienza
l’oscurità nascosta della vita,
la realtà dal sogno è stravolta
tormentando l’anima che si umilia.
Il materialismo più nascosto
è quotidiana incoscienza,
splendida prigione di miele
che nasconde la verità della vita.
L’illusione diventa realtà
come un invisibile potere
ma nessuno ha catene
quando la libertà non si conosce.
Morire una volta per morire ogni giorno
Piangevo
e voi mi avete consolato,
con la dolcezza di un ruscello
che la nuda terra accarezza.
Ridevo
e voi avete riso con me,
con l’allegria di un pagliaccio
che in un circo di bambini sta.
Cadevo
e voi mi avete preso per mano,
con la compassione di una rondine
che al suo piccino a volare insegna.
Lavoravo
e voi avete lavorato con me,
con l’energia di quel sole
che perenne la terra riscalda.
Lottavo
e voi avete lottato con me,
con l’aggressività di un orso
che per il suo cucciolo s’è sacrificato.
Cantavo
e voi avete cantato con me,
con la felicità di una primavera
che rigogliosa sempre rinasce.
Amavo
e voi avete amato con me,
con quel incondizionato sentimento
che il fuoco distruggere non può.
Soffrivo
e voi soffrivate con me,
con la caparbietà di foglie ormai stanche
che a terra mai vogliono cadere.
Morivo
e voi morivate più di me,
perché se un figlio muore una volta
un genitore per sempre ogni giorno morirà.
Inno alla poesia
Contemplando la luce
ritrovo me stesso
tace la mente,
tace il cuore,
questo sii
è vero rumore.
Ascoltando tal musa
vibro nel mondo
scuote la mente,
brucia infuocata,
adesso via
fa che sia mia Poesia.
Uno sbaglio di vero amore
Lui gioca già con il tuo cuore,
con la dolcezza di un bambino
con le manine di un piccino.
Lui pensa già con la tua passione,
a quanto sei bella dolce mamma
ama cullarsi nella tua pancia.
Lui vive già per il tuo cuore,
con quegli occhioni da te creati
che ti guarderanno sempre innamorati.
Lui mangia grazie al tuo amore,
con i labbrini sui tuoi seni
succhiando latte e mai veleni.
Lui si scalda grazie al tuo calore,
con i pugnetti chiusi vuole amore
i tuoi battiti per lui sono le ore.
Lui ride per te imbarazzata,
sente la tua voce emozionata
per troppo bene non ti vuole mai preoccupata.
Lui nuota già nel tuo corpo,
in quell’immenso tuo pancione
dove scalcerà anche dolore.
Lui crede già nel tuo valore,
è sicuro che lo proteggerai con amore
sei la sua mamma, il suo più vero amore.
Lui vive grazie al tuo cuore,
anche se lo tradirai come niente
non sentendo il suo dolore.
Lui ti perdonerà con il suo amore
che dalle tue emozioni ha imparato
ma che poi non gli hai più donato.
Lui si butterà come niente
con quel suo piccolo cuoricino
perdonerà te che non volevi quel bambino.
Anima, tempo e materia
Era la giovinezza
che trasformava gli ideali
e il tempo esulava
il limite suo scontato,
non accettato e travisato,
in uno spazio illusorio
funzione del divenire.
Tutti in cerca del proprio essere,
inevitabilmente mutato,
mai creato e già segregato,
coincidenza tra passato e futuro,
ma mai presente conosciuto.
Non è la trasformazione ma
la sua essenza eterna,
il principio che ingannevolmente
muta l’astratta idea
di un anima senza tempo
che per segreto divino
costretta al materialismo studiato.
Fuga da se stesso
Lui non l’amava,
glielo si leggeva negli occhi.
Lei innamorata,
fingeva d’esser analfabeta.
Cosi lo trattava,
con dolcezza e vera passione.
Era sempre disposta,
a donarsi e sacrificarsi.
Ma poi non capita,
era una farfalla ferita.
Così pianto e dolore,
come bruciava il suo cuore.
Lui non la notava,
gli sembrava quasi scontata.
Preso da un altra vita,
si innamora di chi l’ha tradita.
Cosi da angelo morto,
porta il cuore via da quel posto.
Dio sapeva il dolore,
vittima era il suo cuore.
Lui poi rinnegato,
torna su ciò che ha lasciato.
Lei adesso in viso,
ha donato un nuovo sorriso
che gli ha curato,
lividi di un amore mancato.
Tu che hai sempre cercato,
è perché non hai mai apprezzato.
Tu non puoi scappare
se non imparerai ad amare.
Ora conosci te stesso,
o scapperai ancora spesso.
Se il giusto bene vuoi trovare,
in fondo al tuo cuore devi scavare.
Amore non corrisposto
sarò li a guardarti
In un attimo qualunque
In ogni tuo gesto
Nel mentre di un tuo respiro
Sarò li ad amarti
Contemplando il tuo volto
Imparando da te quel volo
In un attimo presente ed eterno
Sarò li ma non li
Cosi non mi noterai
Se da me ti allontanerai
Immersa in un profondo sogno
Ci sarò ma tu no
E nel giorno che verrà
Se mai forse piangerai
Un giorno allora si mi cercherai
Esistenza sprecata
Il tempo passa inesorabile
Nessuno può fermarlo
Ci lamentiamo di una vita di passaggio
Eppure continuiamo
A coltivare le cose che ci serviranno per passare
La morte è l’unica certezza
Nessuno può fermarla
Ci lamentiamo che essa esista
Eppure continuiamo
A non usare il tempo per capire perché esista
Lo spirito è eterno
Nessuno può condannarlo
Eppure continuiamo
A sprecare le esistenze spingendolo alla condanna
Quegli attimi – (Canzone scritta pubblicata e pluripremiata a nome Cartoon5)
I tuoi occhi azzurri
I tuoi capelli sciolti
E le tue labbra più dolci di un gelato al sole
Mi sussurravi piano
E ti batteva il cuore
Io ti amo davvero giuro sul mio onore
Poi tra lenzuola e sogni nel letto
Starsene in silenzio stesi li
Guardarsi e spogliarsi stupendi ogni volta
Capendo davvero l’amore cos’è
Poi arrivò l’inverno
Finirono le feste
Ci vedemmo tra studio baci e carezze
Poi nella tua stanza
Giocare ad amare
Davanti quei film che non finivano più
Farlo e rifarlo sempre più forte
Capendo davvero l’amore cos’è
Oggi che è finita
Dimmi cosa resta
Oltre un cuore ferito che non sa guarire
Ricordo ancora
Sere d’estate
Serate cantate e fuochi per le spiagge
I nostri baci
Salati al mare
Quegli attimi noi imparammo ad amare