COSTRUIRCI UN PASSATO (SOGNANDO IL FUTURO)
Non posso far correre indietro il tempo
e cambiare quella che è stata
la tua vita passata;
però desidero che il nostro presente
giorno per giorno
ti regali un nuovo passato
ricco delle tante cose che sempre hai sognato
e che aspettavi di vedere realizzate.
Se ogni tuo sogno assomiglia al mio
e se ogni mio sogno assomiglia al tuo
la strada che stiamo percorrendo insieme
sarà ogni giorno più bella.
E se siamo sposati,
è proprio perché abbiamo capito
che i nostri sogni si assomigliano
e molto spesso sono uguali.
SOGNO PER TE
Sogno per te
un mondo di pace
in cui i computer
non cancellino gli uomini.
Sogno che riusciremo a donarti
la capacità di meravigliarti
di piccole cose,
di grandi panorami,
di ideali di vita,
della fede in Dio.
Sogno per te
che tu sappia capire gli altri
ed anche evitare, così,
le persone sbagliate.
Ma anche se io e tua mamma
sogniamo per te,
già sappiamo che, alla fine,
conteranno soltanto
i sogni che farai tu.
È molto difficile
insegnare a sognare.
Ci proveremo.
Perché di sogni è,
anzitutto,
fatta la vita.
IL LUOGO DEI SOGNI
Il mio luogo dei sogni
è abbastanza lontano
da rompere con il mio quotidiano;
ed è abbastanza vicino
da poter essere raggiunto
senza aereo
senza navi
su un’auto che mi conduce
al di là delle montagne
come un tappeto volante.
Il mio luogo dei sogni
non parla in inglese
non è in televisione
non si è mai visto al cinema
e non vi dirò qual è
perché non possiate rovinarlo.
Ha grandi panorami sull’acqua,
ma anche strette viuzze
e contorte strade di montagna
su cui è un piacere guidare.
È un’altra dimensione;
che posso raggiungere
in poco tempo.
Non cercate troppo lontano
Il vostro luogo dei sogni;
per andarci e per viverci
quante più volte possibile.
QUE CE SOIT
Que ce soit pour un instant;
que ce soit pour toute la durée
d’une journée de pluie;
que ce soit en rêvant,
que ce soit un long gémissement
auprès de toi;
que ce soit un jeu,
que ce soit une façon
pour se dire adieu;
que ce soit une histoire
qui ne connaîtra jamais de bonheur;
que ce soit moins qu’un instant
de douceur;
souris encore une fois.
Et tu me donneras l’illusion,
peut-être,
que ce soit un sourire pour moi.
(poesia vincitrice del concorso “Parole e immagini” edizione 1995).
CHE SIA
Che sia per un istante,
che sia per tutta la durata
di un giorno di pioggia;
che sia sognando
o che sia un lungo lamento
vicino a te;
che sia un gioco,
o che sia un modo
per dirsi addio;
che sia una storia
che non conoscerà mai la felicità;
che sia meno di un istante
di dolcezza;
sorridi ancora una volta.
E tu mi darai l’illusione,
forse,
che sia un sorriso per me.
NEBBIA
Nebbia;
lo sguardo scruta la pianura
come le pagine di un libro ingiallito,
interrogando alberi nascosti nel grigio,
giocando con le loro forme indefinite,
lasciandole muovere,
trasportandole sulla riva del mare,
trasformandole nei volti degli amici,
osservando le loro azioni,
ascoltando i loro discorsi,
lasciando che l’onda raggiunga il molo
e si divida.
Quando il volo della fantasia si dissolve
resta
il muro della nebbia.
NON SAREI ME STESSO
Non sarei me stesso,
senza questa grande Europa.
Vivrei lo stesso.
Esisterei lo stesso.
Ma non sarei me stesso,
senza il sogno illuminato
di chi seppe capire
che non un’altra guerra,
ma solo la fratellanza,
poteva rimediare ai torti
delle guerre passate.
Niente sarebbe lo stesso
senza la pace
che ha cambiato la storia.
Ed io non sarei me stesso
e, forse, non sarei vissuto
abbastanza a lungo
per sentirmi davvero vivo.
PARTENZA
Forse, continuo a sperare
che tu esca dalla nebbia
come l’apparizione in un sogno.
E cammino
dirigendomi dove il sole sta scomparendo
per poi scomparire anch’io
dalla luce dei lampioni
nell’oscurità;
lasciando che il vento
mi sfili dai capelli i pensieri
uno ad uno
e poi il freddo mi stringa
nel vuoto di questa solitudine.
Non sono che un’ombra
che passa sui marciapiedi
di strade aliene
quasi appartenesse ad un’altra dimensione
ed infine si allontana, verso il nulla.
Eppure, continuo a sperare
che qualcuno, un giorno,
si accorgerà di me.