Andrea Messana - Poesie

Mio Dio,

odi il mio silenzio atroce.

Nessuna comprensione mi è dovuta.

Il mio silenzio non è condanna

ma richiamo.

Richiamo d’amore eterno.

Mancanza silenziosa sento di Te.

Con Te, correre, vorrei

in riva al mare;

dove ogni cosa vana svanisce.

Momenti eterni.

Respiri profondi.

Timore, no;

l’immensa speranza

profuma l’aria.

Mi guardo intorno,

non ho più paura.

Tu sei con me!


 

Giardino notturno

il mio cuore divenne,

profumó di antico

inebrió

questa dolce notte calda,

compagno fu

nella speranza di trovar il segreto.

Il silenzio regnava.

La luna illuminava.

Cercai, cercai.

Una lettera trovai

vicino il pozzo.

Nessuna parola vi era.

Il dolore non conosce parola.

Il vuoto non conosce parola.

Il silenzio non conosce parola.



Nel tuo sentiero guidami,

affinchè nella tua tenda dimori.

Non piú solo sarò.

Tace il dolore.

Ogni lacrima conservata fu da te.

Ogni mio richiamo fu tuo.

Ogni pensiero sia rinnovato in te.

Tristemente ti cerco nel buio della notte

ma nessuna notte gode della stessa ombra.

Giunto è il momento di calzare i sandali.

Eccomi.

Condottiero mi facesti.


 

Da lontano giungesti,

da terre lontane.

In attesa ero di te.

Amabile presenza rinnovatrice.

Cosa mai canterò?

Il desidero ingannatore,

prigioniero mi fece,

tormenti mi donò generosamente.

Dov’è l’opera delle mie mani?

Eccoti,

Ingegno razionale,

presuntuoso come nessuno,

strumento fusti,

ma nessuna passione si sottomise

al governo tuo.

Lodi al Vecchio dei Giorni canterò,

in Te rinascere voglio.


 

Nuda anima mia

trionfi la verità

affinchè niente muoia in me.

Superstite sono.

Il divenire sento in me.

Nessuno sa,

solo Tu.

Il silenzio ci fu amico,

ci condusse nella terra

dove ogni cosa tace.

Dove l’origine fu.

Dove l’amore uccide per rinascere.

La purezza accoglie

e il tempo non esiste.

Coraggio ti chiesi

Altri giorni mi donasti.

Nuovi giorni.

Nuove speranze.

L’eterno istante mi battezzò.

Eternamente tuo.



Ricordi dimenticati

 

Ricordi inaspettati

vennero a farmi visita.

Ormai il cuore aveva salutato

ma la ragione si adirò

a veder la presenza del passato.

Mi sentii naufrago

Senza bussola

Nessun brillar di stella.

Vedevo e non volli riconoscere.



Un solo sguardo

 

Impetuoso giungesti

Nessun preavviso mi desti.

Nobile presenza la tua.

Eccelso donatore.

Profondo lo sguardo

giunto a me.

Mi lasciai alla tua potenza.

L’attimo fuggì.

Il tempo perse memoria.

Un solo istante

Tutto cambiò.

Desiderio fu.


 

Salvami, mio Signore

affinchè il mio cuore conosca.

Un solo giorno ti chiedo.

Salvami da questo dolore

affinchè respiri per un solo giorno.

Salvami dalle mie lacrime

affinchè io non anneghi.

Un solo giorno ti chiedo,

un giorno d’amore:

affinchė io ami colui che ama il mio dolore.

Affinchè la mia non sia una morte vana.

Un solo giorno,

affinchè io non possa dire di aver vissuto inutilmente.


 

Non posso giacere,

non voglio chiudere gli occhi.

I miei occhi la luce attendono.

Lacrime non più.

Il vento maestosamente venne,

nuovi profumi inebriarono la mia anima.

Sveglio rimango,

attendo l’alba,

l’alba di un nuovo giorno.

Un nuovo inizio.

Guerriero oltre che sentinella.

Mai più il buio.

Attendere non posso.

Corro incontro a te,

un solo istante per l’eternità.


 

Come accogli la tristezza?

Seduto.

Seduto dietro la finestra.

Guardo il cielo, l’orizzonte.

Il silenzio regna,

nessuna parola,

solo pensieri.

Abbasso lo sguardo,

il respiro rallenta,

ogni cosa sembra fermarsi.

Il mio pensiero è tuo,

desidero te.

Amarti come non mai.