Angela Giuseppina Niro - Poesie

PAROLE NUOVE

 

 

 

Nel buio della notte,

nel silenzio di voci,

davanti a un foglio bianco

raccolgo i miei pensieri 

cercando una ispirazione

che non ho.

 

Le cerco, parole nuove, smarrite,

parole alate,

parole in rima,

suoni melodiosi

che accendano di nuova luce

le stelle in cielo.

 

Le cerco come un musicista

sul pentagramma dell‘ anima,

come un pittore

sulla tavolozza

dei suoi colori.

 

Chiudo gli occhi

e ascolto i suoni dell’anima,

cerco e trovo le rime

come perle sparse 

da infilare nel filo della vita.



MARE E SALSEDINE

 

 

Sono viva,

si, sono viva.

Ho attraversato

pianure,

scalato montagne,

navigato mari in tempesta.

 

Sono viva,

impaurita,

infreddolita,

annaspo,

respiro

vestita di mare e salsedine.

 

Eccomi

nella terra promessa,

smarrita, approdo su altri lidi,

senza meta,

accarezzata da vento e fuliggine,

calpestando foglie

strappate dal vento dei ricordi.

 

Vago nella bruma mattutina

mentre odo passi felpati

di uomini soli

che violano il mio corpo

sottraendomi l’anima!

 

(Donna salvata dal naufragio del 10 ottobre 2019, traversata Mar Mediterraneo).



LA PAGELLA

 

 

 

Non ho più voglia di raccontare

di una barca in mezzo al mare.

 

Solcavamo il mare,

stipati come carta da macero,

venti contrari

scompigliavano anima e cuore.

 

La mia vita aggrappata a sogni e speranze,

soltanto ricordi di un tempo passato,

e una pagella tatuata sul petto.

La speranza di un approdo sicuro.

 

Nessuna bussola ad indicare la giusta rotta,

nessuna clessidra a scandire il tempo,

ho attraversato due continenti,

sono in mare, in mezzo a uomini disperati.

 

Davanti a me la terra promessa,

la mia pagella cucita nella tasca interna,

il mio lasciapassare,

ignaro che l’alta marea avrebbe frantumato il mio sogno.

 

Non ho più voglia di raccontare

di una barca in mezzo al mare.

 

IN MEMORIA DEL RAGAZZO DEL MALI NAUFRAGATO 

IL 18 APRILE 2015



NOTTE DI NATALE

 

 

 

Soffiano venti di pace

sui cuori martoriati,

brillano stelle 

sui cuori solitari.

Infondi serena notte

l’amore nelle anime ribelli,

dona sorrisi

ai nostri volti tristi e pensierosi,

dona vita.

Ecco,

albeggia il nuovo mondo

accarezzato da sopraffine note musicali,

canti di pastori,

suoni di zampogne,

il belare dell’ovile.

Brilla la stella cometa

sull’umile grotta,

tu, umile pellegrino,

incedi con passo lento,

labbra serrate,

cuore gonfio d’amore,

mani vuote.

Sono qui, Luce del mondo,

Bambino Gesù,

rischiara il nostro cuore,

spiana le nostre strade,

asciuga le nostre lacrime.



RINASCERE

 

 

Dopo giorni di solitudine e silenzio

Rinasceremo come il sole che irrompe all’aurora,

ogni mattina,

rinasceremo come piccoli boccioli in fiore

nei giorni di primavera,

rinasceremo come onde che lambiscono la spiaggia

nei tramonti estivi.

Rinasceremo:

più forti, più veri, più umani.

Rinasceremo:

contro ogni avversità,

contro ogni ingiustizia,

contro ogni violenza.

Rinasceremo, sì, con tanto dolore,

ma con la voglia

di abbracciare il mondo intero.

 

(I giorni della quarantena, aprile 2020 ).



PUNTA PIETRE NERE

 

 

Nel silenzio e nell’infinito

ondeggiare del mare

il pensiero vola

nell’immenso cielo azzurro.

Inattesi affiorano

come rocce calcaree

accarezzati dalla bassa marea,

i ricordi

salati, stropicciati, spezzati.

Le onde li accarezzano, li cullano,

li riportano a riva.

E in questa nuova estate,

seguendo lo sciabordio delle onde,

il loro infrangersi sulla “Punta Pietre Nere”

ora le nuvole disegnano il tuo viso.

Tu sei il sorriso,

tu sei il coraggio,

tu sei la forza,

tu sei tutti noi,

tu sei tutto, 

Sei!



LE QUATTRO STAGIONI

 

 

Porto con me i miei ricordi

Come vecchie fotografie

Oramai sbiadite dal tempo.

 

Estati calde e assolate

 Profumo di salsedine.

 

Autunni colorati

di mille foglie al vento

aria dolciastra di mosto.

 

Inverni miti, deboli piogge

odore acre di legna e fuliggine.

 

Sogno ancora la primavera

con le sue gemme,

la dolce melodia delle rondini,

il suono metallico 

delle campane a festa! 

 

(Le stagioni come metafora della vita.)



SE L’AMORE FOSSE ORO

 

 

Se il mio amore fosse oro

custodirei il mio cuore

in uno scrigno segreto.

 

Se il mio amore fosse oro

farei brillare la mia candida anima

come un sole a mezzodì.

 

Se il tuo amore fosse oro

io non lo custodirei

in una teca di cristallo,

ma lo trasformerei in polvere di stelle

da spargere nei cieli,

affinché cada come neve

negli inverni del cuore

a incantare e a far innamorare

le anime solitarie!



RINASCERE

 

 

Rinasco,

ogni primavera,

col timido

sole di marzo.

 

Rinasco

con rami rigogliosi

ricchi

di fragili gemme.

 

Rinasco

ogni volta che sfioro

gocce di rugiada.

 

Rinasco

all’aurora

quando il sole 

imporpora il cielo

e l’anima si sveglia

dal dolce letargo invernale.

 

Rinasco

ogni anno,

come araba fenice

dalle mie ceneri.

 

(19 Marzo 2017)



A MIO PADRE

 

 

Con i tenui venti di autunno,
con il placido danzar di foglie,
col timido sole mattutino di ottobre
cosi sei volato via…

Mi ricordo la tua fronte
imperlata di sudore,
nella calura estiva,
le mani sporche di terra
ricolme di frutti succosi.

E il sorriso, le lacrime, l’amore
ad ogni ritorno nei giorni di festa.

La tua essenza
che scorre nelle nostre anime,
nei nostri volti,
nel nostro nome
nel tuo nome.