La Veemenza che si riscatta
Al suono della tua voce,
Che mi travolge,
Ammutolisce i sensi,
Trascina l’ardore
Nelle pieghe seghettate
Di dolori annidati
In sinfonie soffuse
In ritmo incessante
Di un cuore tempestoso
E pieno di Memorie…
Capovolgimi nel Tempo,
Nel tuo Fulgore Rinascente
E più reale
Di un sogno ad occhi aperti…
Sono Specchi rifrangenti
I tuoi occhi Luminosi…
La via Lattea d’ Emozioni..
Che sono mie…sono Tue
Un insieme di Domani
Irrisolti…
E mille cieli, mille volti,
L’essenza stessa
Del mio vagare
Nella tua storia Infinita…
O Amore…
Voglio annegare
I miei Sogni
Nei tuoi Sospiri!
Ed il dolore si nascose
Dietro l’ombra della Sera…
A piedi nudi… senza mani
Ma, con gli occhi della siepe!
Nella stasi di un ricordo…
In quel grido mai gridato
Che cestina le menzogne,
Va celandosi al mattino
Al tremore delle foglie
Che cadute e ormai violate
Dalla polvere stringente,
Vanno altrove a raccontare
La maldicenza…
Nel digiuno della mente…
Su quei sassi ardimentosi…
Sulla riva di un torrente…
In quel battito fremente
Di una soglia già socchiusa…
Riga il volto quel momento
L’insensato suo pudore
Che si cela allo Stupore
Dileguandosi altrove…
Ma dell’Anima ferita
Una nube scivola
Tra le sue dita …
In un rivolo d’Amore
Su una roccia già scolpita…
Nella valle del Silenzio,
Mattatoio senza posa…
Che si mostra fragoroso…
Sulla zattera del Tempo
Impietoso…
E la Bellezza del Creato
Bussò alla mia porta,
Vittoriosa!
Spalanco ‘la finestra
Sul mondo di casa…
Sull”uscio di una porta antica
Ove suoni inascoltati
Si nascondevano al presente
E s’inoltrava silenziosa
Tra gli schemi retorici
Ed irrisori della mente
Nella fitta sterpaglia
Di giudizi… Preconcetti,
Confronti e svilimenti,
Dolenti paradigmi,
Copioni di idee
Indecisioni, paure ed ansie
Di sconfitte annunciate…
Ma, in un colpo di vento
Tra gramigne e sterpaglie,
Boccioli di rose appassite
E grida inascoltate
Della coscienza pulsante,
Nel cammino faticoso
Di una Croce
Ed il pianto ininterrotto
Di una madre,
Che trascina la pietà
Misericordiosa… Immortale
Che la Bellezza dell’anima
Conduce in un varco di Luce…
Nell’Immenso…
Tra le Stelle sorelle
Del Firmamento,
Creo ‘ la Pace!
Snodare i lacci dell’oblio
Nuotare nel liquido amniotico
Del Mondo, è rimanere
Fra le onde giullari…
Pandemiche Minacciose
Di una rinascita anomala
D’un balzo nel nulla…
Un sodalizio di macerie
Nell’opale di un immaginario
Svilito e sgualcito di una Vita
Ricomposta appena,
È rimettere in piedi
Un puzzle indispettito
Di un tempo sofferto
Nel sudario delle Croci,
Ove la Luce in fondo al Tunnel
Sa di riscosse taciute.
Vittoria del Silenzio
La dove langue il cuore,
Passioni e Sentimenti
Un Oceano di anime congiunte
Si scatena in Coro
E va gridando pace… giustizia
Ed Amore!
Il Male, il Demone
Che affascina gli Stolti
Di ogni specie,
Dilaga fra le mura…
Tra lenzuola bianche… antiche
Frantumate da Timori…
Paure irresponsabili e temute
Hanno l’Amaro in bocca
Il Fiele… caduto nella polvere
Dissolto!!
Ma il Natale irrompe
Col suo diamante Vivo
Il suo calore…
L’albero di luci Ed il presepe
Ridono ai bimbi
Colmando la carezza della Sera,
Che cade misteriosa
Di magica armonia…
E Sono e Siamo uniti
Tutti insieme,
Sia pure divisi
Da un momentaneo addio!
Tu dammi la mano
E portami con Te
La luce è fuori…
La Luce pulsa l’Istante…
Fa battere il cuore all’infinito
Determina
Spinge la Tenebra
A nascondersi
Dietro i pilastri di ferro
Di occhi senza vene,
Senza pace… senza Amore!
Grida l’inferno sacrilego
E piange la notte di colui
Che vinse la Morte…
Ne divenne fratello, amico
Nel buio che va scavando
Ombre… ridisegnando il giorno
Tra piccole mani
Che difenderanno ad oltranza
Quel confine che ne delimita
La realtà…
E la Speranza rinasce…
E quel seme che sboccia
Sulla terra dura
È quella pietra che si ricompone
Alla terra che l’ha generato…
E’ il proposito d’Immenso
Che si annuncia
È l’alfabeto morse
Di un’Eternità sospesa
Al dubbio…all’Incertezza
Di un Creato incomprensibile,
Ma che vive in ognuno di noi.
Crescita… Forza… Determinazione
Sono i semi dell’Umano pensiero
Che resuscita dalla terra brulla
Ed inascoltata…
Ove la Vita oltre la Vita
Vive e si nutre di zampilli
Di pura gioia…
Ove la zampa di un amico
Va carezzando il demone
Del quotidiano…
Tra petali di rose.
E fiori di cielo non ancora nati!