Angela Prota - Poesie

Metamorfosi dell’Eros…

Tu dal bruco alla Farfalla..
Magia del sé che vive di Silenzi
Che hanno suoni Solitari,
Enarmoniche armonie,.
Sinfonie dissonanti
Di Certezze e Fantasie,
Corrono da sole
Come fiumi scivolanti…
Una Dafne nelle vene
Dell’Ardore!
La parola si dissolve claudicante
E s’intorpidisce di clamori..
Incantesimo,Bellezza sfolgorante,
Nefertari senza Tempo.
Né ragioni, né momento..
E ti nutri dell’Immenso!
Tu sei il Verbo dell’io e della Sete..
Sei scintilla senza soste,
Sei Calore
In quell’ attimo struggente
Ove l’Io trova Sapore..
E t’immergi nella carne
Esilarante!!
Sei passione veemente,
Eloquenza ed Eleganza..
Sei la danza dell’Istinto primordiale
Del Piacere,
Che natura ti ha Donato..
In quell’ attimo convulso
Sai discernere la chiave
Dall’ipnotico impulso…
Il Richiamo…
Nel subbuglio fraudolento
Ove la mente Tace!
In un bacio dai poesia,
Nelle mani tenerezza,
Nello sguardo la Dolcezza
Più famelica del cuore..
Ma il tuo morso generoso,
Nelle viscere del sangue,
Si confonde nei miei sensi
Ravvivati…
E corrompe la Tristezza!
Arrivi senza corde..senza scarpe,
Ma cammini con i piedi
Del Fervore..
Il Demonio in te..s’arresta
Di Stupore…
Del Desiderio Sei l’Artefice..
Il Comando…
Vivi di me…
E ti cibi solo d’AMORE!!!

 


 

Si spinse l’alba a ritroso

Tra tenebre smorte
Di fuliggine scura…
Nuda..a spicchi sboccio ‘
Sul mio.cammino…
In un giro di valzer,
Intreccio ‘i suoi passi gioiosi
Al ritmo dei miei…
E mi lasciò cadere le braccia
E la paura!!
Cadde sul suolo inerte
L’anemone nascosto
Tra le foglie del bosco…
Ed anche il mio stelo…
Ti dissi…Vieni…
Ma tu non rispondesti…
Rinacqui al pianto
Sussurrato e stanco
Dell’acquitrino in pena…
Mi carezzo ‘una foglia…
Chiese della mia dimora…
Così lontana e cara
Al mio pensiero…
Ed il passato presente
Si scosse nei miei occhi
Socchiusi…
“Nacqui all’Affanno ed al pianto”
Mi ripeté una voce…
“O dolci baci e languide carezze”…
Danzavano le note
Ad una ad una…
Mi strinsi al pentagramma
Di quei suoni…
E l’incubo svanì
Dalla mia sfera…
La voce ripeté
“Vissi d’arte…vissi d’amore…
Non feci mai mal ad anima viva”…
E mi scoppiò dal petto all’improvviso
Un arcobaleno di Luci e di colori!!

 


 

La Poesia se ne andò…

E la Poesia se ne andò…
Fuggi via rotolandosi
Tra versi insulsi e senza scarpe di noia,
Tra montagne di “O avuto”
Ed “O andato”,
Per spogliarsi di Vergogne pronunciate,
Ove una lingua nuova
Si preannunciava
Presentandosi al pubblico
Con giacca e cravatta sgualciti
Tra onde d’ignoranza già acquisite!
E tanti si beavano
Del costrutto nuovo,
Con una sorte di alleanza strana,
Tra frasi…semifrasi contorte
Ed aggettivi immotivati
E di comune assenso,
Ove il Senso non aveva
Più alcun Del “Senso”.
E rotolava tra nebbie di costrutti
Articolati di violenze verbali,
Ove il suono del verso
Fa a cazzotti con la melodia,
E,Ove l’amore si è degradato
In solo sesso….
Ma …ecco che all’improvviso
Si scosse al suono antico
Di un verso
Che le risultava amico
“AMOR C’HA NULLO.AMATO AMAR PERDONA,
PRESOMI DEL COSTUI PIACER SI FORTE,CHE
COME VEDI ,ANCOR NON M’ABBANDONA”..
E…finalmente si fermò..e Sorrise!!

 


 

Tu che hai lanciato il dardo

Tu
Che hai lanciato il dardo
Della tua inquietudine,
Hai lambito l’ebbrezza della scoperta nascente,
Irreversibile strada senza ritorno,
Una tempesta di emozioni
Che non hanno nome,
Una furia di dolcezze inusitate
Che fanno capolino
Nell’Impossibile certezza
Che cammina fremente
Attraverso sogni
Castigati dal Tempo…
E navigo
Per mari sconosciuti…
E mi perdo fra le onde
Di battiti scomposti
Di un cuore accecato
Dalla tua Luce!!

 


 

L’innocente cammino

L’innocente cammino
Non chiede..
Né domanda il perché
Del Destino…
Vuol placare il Silenzio sonoro
Di ore malate in bilico
Tra stagioni e stazioni
Nella vita che gonfia
E che va
Ansimando e tagliando
Quelle onde tra ortiche
E sementi rigogliose
Nell’agguato di un giorno
Che promette e famelico
Inghiotte sorrisi
Nell’incanto cocente
Che muore…
Tra fiordi vergini di occhi
Impietriti…
E simulacri antichi
E fitti boschi d’inezie
Mancanze e dissapori
E va cantando Amore
Tra lupi!
C’è spazio tra le nubi
Stasera…
Lo sguardo attonito
Di un bimbo
Drappeggia di Stupore..
Corteggia un tempo
Senza stasi e voli..
Quel limpido Infinito
Senza nomi!
Cipressi..aghifogli profumati,
Pini..e Peschi fioriti
Attendono la Primavera
Di quei fiori recisi
Nella musicalità
Di un gesto liquoroso
Intenso.. sicuro
Di carezze docili
Del Cuore…
In quell’ultimo addio..
Abbraccio d’Amore Infinito!!!

 


 

Il Sole annega nel suo sangue

Il Sole annega nel suo sangue
Che si raggruma…
L’uomo tormentato sogna
L’irraggiungibile azzurro..
L’eternità compiuta!
Se ne sta solo
Ad origliare alle tempeste,
In drappeggi di mari irrequieti.
Nell”Indistinto anonimato cielo
Che si copre di nubi a pecorelle!
Soffoca quel grido ribelle
Di risacca fremente
E voce roca stridente!
Cammina tra conchiglie parlanti
La tenera emozione di un gabbiano,
Che lento se ne va sulla battigia
A ricercare invano le orme antiche,
Quell’isola che non c’è ..
Il richiamo arcano
In un granello di sabbia…
Nell’onda impetuosa e anomala
Che lo percuote!
E vanno le greggi di sale
A scomporre il Silenzio
Nell’ozio monocorde
Che canta la sua nota stonata
In un’orchestra di fiori suadenti,
Di colori inauditi e ardenti..
E l’alga marina, indenne e peregrina,
Sovrasta la calma sopraggiunta della sera!
E..i desideri insoluti del cuore,
Macchiano l’orgoglio
Alla fragilità sognante,
Che in un abbraccio inaspettato,
Si veste di gioia errante !
Arriva generosa e d’improvviso
A cambiare i fogli del diario della Vita…
Cavalca le memorie ansanti..
Scivola laddove il Tempo bruca
Alle Cerniere…e rivendica
L’Istante!!!!

 


 

Gocce di Luna cadono

Gocce di Luna cadono…
Si scollano al Vento dell’Alba..
Parlano..cantano l’estasi
Di un Sogno che si nasconde..
Tra nubi distese ..ed accorte!
Ti hanno vestita di veli
Che svolazzano nel cielo
E le Stelle sorelle
Ti danzano intorno
Oh Luna Amante..
Sei Donna…sei Musa
Una Dea..
Regina Infinita tra gli astri..
Sei Mistero..
Frammento segreto dell’Anima
Contagi all’Amore estremo..
Respiri tra le lenzuola..
Ti fai corpo Suadente
Sei fiume di Vita..
Acqua pura..sorgente..
Un fuoco tu accendi..
Di Luce interiore risplendi..
Si ha sete di Te..
Tu languì di passioni veementi.,
Nello specchio convesso
Dell’Universo radioso
Non fingi..non menti..
Tu parli …sussurri
Dolcezze d’Amore..carezze..
Rimuovi maree in un gioco
Tra inconscio e coscienza..
Nel diafano manto mi avvolgi..
O Stella che sorgi Fremente!!

 


 

Giaci nel mio respiro

Giaci nel mio respiro
Oh Desiato Amore!
Il tuo nome nel mio…
Come un’onda anomala
Ha cavalcato e sublimato
Il mio cuore
Nel vortice dell’indigenza…
La tua sete nel sale
Che non disseta..
In un torrente di memorie..
Fili intrecciati
Ad uno ad uno,
Nel groviglio e nelle secche dei mari,
Più ardenti ed impetuosi
Del tuo “Essere” ad ogni costo “Tuo”!
Ti Cerco nella riva delle tue mani
Ardenti…ai confini dell’assurdo,
Ove la linea dell’orizzonte
Si mescola al Sogno imperfetto
Di una Speranza:
Obliqua stanchezza
Di un tempo fidente
In quest’ora che volge al Desio…
Ed una lacrima che si racchiude,
Foderata di me…
Delle mie vesti nude d’orgoglio
E di mestizia assorta,
Ritrova come il mare
La via rigogliosa di un fiume
Che sorge ai piedi Di un pendio,
Fresco e Generoso,
Come l’Anima che si rallegra
In un grande abbraccio della Vita!!

 


 

La verità strappa i veli

La Verità strappa i veli
Alla Menzogna…
Si guarda in uno specchio,
Quello deforme….di ombre
Travestite da raggi luccicanti
Che abbagliano finanche il Sole!
L’Attonito respiro della Mente
Rigurgita fantasmi…
E miope fantasie..
Fanno da contraltare
A sogni di luoghi ameni..
Di verdi Platani in fiore!
Si sedimenta il Sentimento..
Bussa la nube al tuo rancore..
Nasconde nella cenere
Il Silenzio!!
Quante carezze perdute
Negli anfratti scomodi
Della ragione!
Si dipana l’Astro della Notte,
Grigio d’intendimenti…
Va seminando occhi..
Braccia conserte..
Mani di fuoco
Sul selciato indenne
Di verità taciute …
Di baci sparsi ovunque
E di sapori…
E la Dolcezza..va mendicando
AMORE!!!

 


 

Nuvole

Nuvole
Silenzi damascati di presagi..
Labirinti di sogni corrotti..
Adescati all’assiduità
Di giorni feroci.. permanenti..
Di pietre disciolte all’inganno
Della mente..
Nuvole
Umbratile offerta
Di giochi perversi..
Cerere di Terra
Bagnata di Primavera
Incombente..
Piccoli mondi lontani
Ove il mare
Si trasforma in acqua..
Acqua di cielo chiara
Di buio sereno..
Nuvole
Ombra del Tarlo
Che sfugge all’anonimo pensiero
Castità e carità piangente..
Coralità di spicchi taglienti..
Occhi contro occhi
Nuvole
In un campo di grano
Lampi..frecce
Senza sentiero e ritorno
Nudità e graffi del cuore
Come graffiti di dolore..
Nuvole
Sospiro di un’eco che si addensa
Si moltiplica…ti capovolge
Entra sottopelle…
In quel pianto ininterrotto..
Quel ruggito di lacrime composte
Nuvole
Roccia di vento caldo..
Umido carezzato da onde magnetiche..
Apice estremo
Di un abbraccio morbido
Sinuoso …intenso
Della natura clemente
Farraginoso.. increspato
Buiore di un gesto fluido
Nella Follia dell’assurdo..
Nuvole
È scivolare e scivolarsi addosso
Il fragile percepire
Di un debole suono..
Un formicolio dell’Anima
In rivolta…
Dell’Anima che muore!!!

 


 

Il cuore salta

Il cuore salta..
Il cuore respira..
Il cuore vagheggia
Lidi inesistenti..
Il cuore va’ dove l’Etere
Si spegne..
Fra due mondi..
Il cuore scrive “Ti Amo”
Sulla carta stracciata..
Nel Vento…e nel Ventre
Dei ricordi..delle follie
Di ore sublimate al Sole..
Il cuore accende camini
Incendiati d’ebbrezza..
Di Spirito vagabondo..
Di carezze mai avute..
Di Certezze cercate..
Bramate .. confuse…
Il cuore ti Spinge..
Ti sospinge fino
All’estremo limite di te..
Dell’Io sconosciuto..
Ed ha colori che la ragione
Non vede..
Il cuore ti dice..
E parla lingue diverse..
Sospira mentre langue
Piange e ti sorride..
Il cuore perdona
E ti condanna all’Esilio!
L’Universo è tutto
Nel suo battito..
La Forza nella Resistenza..
Il Dolore ..i palpiti
Nell’Amore!!

 


 

Andai al limitare della radura

Andai al limitare della radura..
Densa di presagi..
ed oscura..
Una pioggia stridente
Cadeva contorta a segmenti
Sulle zolle della mia terra..
E spazzo ‘via dal cielo
Quel Sole cocente!
Un latrato di tristezza
Si univa al pianto mio
prigioniero
Tra l’erba bagnata
E fiori decimati..
Che ancora lì.. perdura!
E giunsi finalmente
All’Orizzonte
Tra le cime alte dei monti,
Che come altari antichi
E Templi Sacri,
Stanno lì a mostrarsi,
Con orgoglio raro di un
Tempo,
Quello Audace,
Che non s’arresta un’ora,
Ed il Domani pure,
Come il male che trafigge
Questa Aurora
indenne Eppur vivace
Che sembra Surreale!
Ma c’è chi canta e suona
Una canzone..
Un vecchio motivetto
cantatore,
Con smania di livore,
Che va ‘gridando al cielo,
Con la sua voce roca e fiera,
Squarciandosi il petto
A quelle note,
Che picchiano zelanti
All’Universo
Che si ritrae commosso..
Ma desto!!
E come viandanti Soli..
Randagi per la via.
Slittando qua ‘e là
Per l’Amarezza
Ci si ritrova senza alcuna
Destrezza
Contro un nemico subdolo
E sagace..
per un domani incerto..
Cercando Pace!
Ma le voci inaudite della
gente,
E tutte in coro,
S’innalzano gioiose
Eppur gaudenti..
Dall’Anima al cuore,
Per inneggiare a viso aperto,
Frementi…
L’Amore per la Vita
Che non muore!

 


 

Cercami

Cercami..
Nei propositi perduti…
Iconico olocausto
Di ore macerate di attesa..
Oh Amore
Che vibri in ogni cosa..
Tu sai..tu vedi..tu senti..
Tu vai lungo il percorso
Di memorie..che stratificano
Sentieri inesplorati..
Non ancora veduti..
Ma solo immaginati..
Di languori..di Sentori
Proclamati…
Sei la Linfa dell’albero
Che rimuove le sue foglie
A nuova vita
E si colora di terra fiorita,
Quella terra novella
Che si tinge e s’imbelletta
Di umori antichi!!
Cercami
Tra fili d’erba
Nell’alveare di candori
Dell’infanzia dei miei fiori..
Nelle carezze mai sopite
E già sospese…li a mezz’aria
Tra incertezze e pensieri Frantumati!!
Cercami..
Nella gioia di quel grido
Mai gridato…
Nell’abbraccio di quell’alba
Già annunciata
Che si stringe al mio cuore
E si rallegra nell’ardore,
Nell’ignoto del piacere
Tuo di dare…
Tu sei muschio del respiro,
Solstizio dell’Estate
Nella camera del gelo..
Sei la fibra della notte,
Opacità dell’anima In rivolta..
Tu dai Luce alla mia ombra
Disseminato arbitrio
Del Destino..
Meta di un percorso
Arduo e Silente
Di millenni consacrati
Alla Venere Gloriosa
Che sta’ li ardente ad
aspettare
Le faville del Creato!

 


 

Cullami con le tue ferite

Cullami con le tue ferite,
O cuore che batti
Nell’orgia del Tempo..
Nel paesaggio di sogno..
Visione gemente..
Vertigine dilatata
Di questo momento..
Tra ginestre giulive
E fiori appassiti,
Contando i miei passi..
Saltando quegli astri..
Fumando gli ardori nascosti,
Che la ragione non vede..
Nel crepitio di un precipizio,
Ove il fondo è il richiamo
All’incontenibile paura
Del vuoto umano!
Sorridi al sorso di un caffè..
E tremula è la via
sconosciuta,
Che guarda
funesta…s’inceppa
Singhiozza..ti avvolge
di dubbi
Di ansie..sapori..Tempesta
Fulgore e Spavento..
E batte l’insonnia…
La musica dura..
E danza nel cielo
Una nube Oscura…

 


 

E’ così prezioso quell’andare

È così prezioso quell’andare
Voluttuoso della sera..
Tra ricami impreziositi
Da un Tramonto che
Spavaldo se ne va
A braccetto con la Luna!
Sere d’estate sulla battigia
Dell’incerto manto
E dell’Incanto che la notte
Già disegna..
Và languendo quell’ortica
Del pensiero che turba
Ansante tra granelli
Di sabbia e l’acqua chiara
Delle sponde..
Va tramando nuovi aneliti,
Il prodigio della
consapevolezza
Che grida al cielo
Quei rancori insani…
E la tua Anima..nel miele
Dell’abbondanza reclusa..
Scivola sulla piena
Di passioni caledoscopiche
Schiuse al sapore di sale
Sulle orme bagnate
Di pianto e di arsure
Nell’ingordigia del Nulla..
Il Planare morbido
di gabbiani..
E la coltre di nubi abnormi
Che si addensa da lontano..
Il vuoto dell’assenza
Che si sbriciola nella piena
Di parole dette e poi taciute..
E la notte che si sposa al
Silenzio
E tutto Tace!

 


 

Naufragio

Naufragio..
Lo Stupro della terra con
il cielo..
L’aborto dell’Anima con
l’immortalità
Lo Spirito guerriero con la
quiete Rassegnazione…
I disagi del quotidiano..
L’Ansia con il rumore dell’inconscio..
Lo Strazio con la Vergogna..
La Disperazione con le
vertigini
Del pianto..
L’ondulare delle nevi
Con il mare in Tempesta..
La Luna con un Sogno
I pensieri irrisolti
Con la caducità della
ragione.
Il gabbiano libero con il
passerotto
Incredulo…
L’irriverenza con la
Riverenza..
La Maschera clemente
Con la mostruosità del
Certo,
Il Buono del Cattivo
Con il Cattivo del Buono..
Chi Sono e chi non Sono
Volare con le parole
E stare fermi volando
Uscire dall’involucro del
cervello
E scoprire nuovi Albori
Comprare un biglietto per
l’aldilà
E scambiarsi i numeri di
telefono
Per un giorno che non verrà..
Andare sulle cime dei Monti
Dell’Infinito …
Finito
Strapparsi gli argini dal
petto
E vedersi un fiume fluire..
Correre incontro alle vene
del giudizio
E sanguinare d’intelletto
Spaccare la Legna per
l’incenso
E incenerire un cuore ferito
Ripulire le erbacce del
Mondo
Per la fioritura di una
rinascita
Fare scivolare il dubbio
nell’oblio
E ritrovare il perdono
Guardarsi in uno specchio
Nell’onestà Tradita
La Devozione…
la Venerazione
Dell’Assurdo..nelle scelte
obbligate
Nutrire la Perseveranza con
la Saggezza
Catapultare l’Immenso
Con l’Afflato del cuore
E cadere nel vortice delle
dissonanze..
Languire..sfinire…poltrire
Immaginare..e Sognare
Suonare note sconosciute
All’inettitudine crescente..
Battere la lingua sul selciato
Vivere e poi…Morire..
E Morire per Vivere…

 


 

Nella Spirale

Nella Spirale
Oh stregata visione
Voglio raggiungerti
Al di là delle parole..
Camminare sui solchi
Della tua strada..
Esserti a fianco
E sentirne il ritmo
Quello del Cuore
Cadenzato al mio..
Attorcigliarmi coi pensieri
Nei tuoi..
Essere il cuscino
Del tuo riposo
E la fragranza del mattino
In un giorno di Sole
Per spingere l’Immenso
Tra di noi..
Oh Stregata visione!
Ti guardo e sorrido
Alla paura..
Alle Spire inanimate
Del mio inconscio
Che fugge tra gli immensi
Spazi incontrollati
Del mio io stremato..
E tra quei passi lenti
In un velo di malinconia
Che annebbia il presente
E la ragione!
La vita se ne va confusa
Tra porte spalancate
E poi richiuse..
Chiacchiera quel suono
Insolente della sera
Che picchia il margine
Di me nell’atmosfera
Sei dubbio amletico
Acqua Santa che sai
Di puro Sale
Cadi da tetti di rami
D’Emozioni Astrali…
Dalle grondaie gonfie
Di cielo terso..
Di pioggia azzurra
Che lava sedimenti
Del passato..
E viaggia Libera
Nei miei Sogni
Come un cavallo Alato
Nella Spirale dolce
Di una fiaba Incantata!!

 


 

Tra le dune

Tra le dune..
Quel declinare ansioso
Di vertigini smaniose
Nell’esilio delle parole..
Che rinnega ed annega
Il morbo d’emozioni
Che inseguono altrove
La poesia di un gesto
E lo sguardo dell’Amore!
Il fruscio di un passo
Articolato e stanco,
Va senza meta
Nell’ubriaco volteggiare
Del Destino inquieto,
Laddove il cerchio
E la misura circoscritta
Al Tempo, che ne consola,
Preserva il calore
di un abbraccio solo
E la sincerità di un approdo..
E dell’altrui Scaltrezza
E meschina
consapevolezza,
Sconfina di egoismi
a dismisura..
Il viaggio della Lampada
si oscura
Alla deriva di un Cuore..
Intonando note brevi
Di Dolore!

 


 

Tu che mi chiami

Tu che mi chiami..
Che entri prepotente
Nel mio petto..
Sconvolgi i battiti
Dell’Anima in pena
Pensiero..
Sei sangue che scorre
Nelle vene..
Sangue rosso..brillante
Di desiderio
Che ti annuncia alla sera!
Sei Forza nella pioggia
Che cade goccia a goccia
Rimbalza sulle gote
Sulle labbra color vermiglio
E sulle bianche dita
Che si aprono al cielo
Fino a te…Delirio..
Immagini…frammenti..
Le tue braccia nelle mie..
I tuoi occhi..dove si perdono
I miei sensi…
Dove miete il grano..
Il suo sapore ed i miei aneliti
Vieni…parlami di te
E portami tra la nebbia
Che ci divide..
Ed i Silenzi
che ci scuotono
E ci parlano..
Uscirò dal mio involucro
Per esserti d’accanto..
Camminerò sulle tue mani
E su i tuoi polsi attenti..
Voglio Essere quelle Ali
Per scrutare l’Infinito mare
Che ci unisce…
Ecco…mi avvicino…
Parlami…parlami ancora
di te!
Sono tra le tue antenne..
Il Sorriso della Luce
E della Luna
Che sovrasta le parole
E che aleggia nell’umido
Degli occhi…fari e fori aperti
Di notti insonni e di preghiere..
Di addii marciti e sgomenti!
Sei dove l’Anima chiede..
Rifugio del viandante
Nell’ora che volge al desio!
Nessuna catena c’incatena
Alla Croce…
Siamo in libero volo
In libero arbitrio..
Tra gli anfratti del Sole!!
E s’allinea la notte al
foraggio
Dell’Immenso …
Che scruta gli albori
Della Vetusta pace.
Così rinasce l’Amore!

 


 

Un viaggio

Un viaggio…
l’indecisione
La roccia dell’inconscio
Del Tormento..
La divisione di un momento..
Accartocciare i tumulti
In uno spazio..un’attesa
Indietreggiare al grido
Di un perché..
Correre sulle sementi
Dell’angoscia
Spingersi oltre l’ansia
Del diniego
Il sussurro della mente
Il concetto..
Un percorso a metà
Nell’anamnesi di un gioco
Imperfetto
Nel delirio della Follia!
Camminare sul coltello
Delle acque minacciose
Dell’io che s’innalza
Che incalza e reclama
Il suo Divenire
È sconfinare nell’Ignoto
Sminuzzare di un vestito
Fatto di ombre
Nella palude di un cuore
Che affonda..
È parlare con occhi…
Tanti occhi..tante mani..
È gridare con il corpo eretto
Diviso..reciso.. frantumato..
È abbracciarti nel Desiderio
“Solo” …e senza senso!

 


 

Voglio aggiungere quel volto

Voglio aggiungere quel volto
Che mi manca…
I pensieri che non ho avuto
Nell’estuario
dell’immaginazione..
Pendere e stendermi
Alle ragioni del sapere
Andare al margine di me
E sobbalzare al fiato
Che mi comanda,
Essere il volto ed il verbo
Che non ho..per completare
Il Puzzle di sfaccettature
Asincrone…voluttuose
E Sacrileghe dell’aspetto
Sconosciuto…
L’onomatopeico ardire!
Arginare gli ostacoli
E cavalcare il vento
Che mi spinge e mi sospinge
Tra Illusioni e sospensioni..
Tra piaceri e dispiaceri
Nell’involucro del sole..
Nel presente ed il passato
Scekerato..camminare
Nello sguardo oltre il
Pensiero..
La materia che non possiedo
Il Sincronismo dell’Ignoto..
Il mistero della Lucciola
Che s’illumina all’Amore
Che l’Invade!!!
Essere la fine e l’Inizio
Ed il disfarsi di esso..
L’Incompleto…
La razza che non sono
L’apparenza che non ho..
Le acquisizioni acquisite
E non saperlo..
Nell’Ansia del nuovo
Nella gravità che m”arresta
A scelte non volute..
Pascere.. mescere..volare
Toccare l’invisibile..
Gli arnesi del precipizio..
Il fango che mi cristallizza
La mia terra bagnata.
Guardare l’ingiustizia..
La mestizia dell’incongruo
Destino..e toccare
La misura..il giudizio indenne
Il mattatoio dell’oblio
La Sepoltura delle idee incomplete
La Storia che ho e che ho perduto
Tra dardi di Storie non mie
La Valanga del mio corpo
Disperso tra foglie morte
Ed il Precipizio..
Vedere la luna nel pozzo
E dormire di riposo antico
Nel giungere all’Altare della
Vita!
Voglio mescolare l’Inconscio
Col cosciente…
Spezzare l’Atomo e blindare
L’Universo…
Intrecciare corpi celesti
Per cercare l’Infinito
indefinito
Che è in me..
Nelle note dello Spirito
guerriero..
Cercare il suono che mi contraddistingue..
L’Armonia che palpita
Nella Luce che non possiedo
Dare Fuoco alla Luna
Per guardare l’incendio
Che mi tramuta nell’Essere
Immortale risoluto
Del Sapere non saputo..
E cantare con te…mio
Dio
Nella Vendemmia del mio
Divenire!