VORREI… che
Il mormorio del mare
la tua voce
Il calore del cielo
Il tuo sorriso
Il borbottio delle nuvole
il tuo canto
Il succo del melograno
Il tuo amore
Ma … la tua voce è dentro me
Il tuo sorriso nei miei occhi
Il tuo canto è nell’universo
Tu sei nell’Universo
L’INCONTRO
Incontro di anime, di sguardi
Gli occhi parlano per noi
Le parole sono tra noi
L’amore è fra noi, ma non ci uniremo mai
Sfiorarci è estasi, gli occhi assecondano
Ti vedo con me, ma ti allontani
I nostri pensieri si rincorrono,
sono incontri amorosi, notti insonne
il mio canto è per te, la tua voce è mia
mai potrei amare di più
se soltanto tu volessi…
CONTINUARE …
Perché continuare a sognare,
la fantasia mi trasporta nel mondo
ai musei ancora chiusi per me
alle città non ancora viste
alla voglia di viaggiare,
alla voglia di scoprire
scoprire anche la mia anima
camminare per strade ricche di pensieri
alberi che tendono all’alto
vedere e scoprire i loro giochi solari
il mondo è colore è vita
il movimento è vita
la staticità è un’amara attesa
un’attesa ed una conclusione inevitabile
INTERMEZZO
Attimi di sospensione
Attimi di attesa
Una scena termina ed un’altra deve apparire
La musica sottolinea questo passaggio
Note ascoltate e vissute
Note da ascoltare e da vivere
Nella vita qual è il nostro intermezzo?
Note vissute anche con gli strappi
Note da ascoltare con l’anima
Il vissuto è noto
Il futuro è anche speranza
Lo sguardo si addolcisce nella speranza
Lo sguardo si rattrista per ciò che non c’è più
SE POTESSI
Il fragore della cascata, dolce violenza
La spuma dell’acqua, l’eco delle mie parole
il fluire dell’acqua, l’eco che si disperde
nell’acqua lo specchio del tuo sguardo
sei lì, sorridi, scorri veloce!
m’immergo, allunga le tue braccia, aiutami!
Ma invano, scorri veloce!
se soltanto potessi raggiungerti!
Gli alberi riflessi facilitano la tua corsa,
Non vogliono estranei
E’ tua la purezza dell’acqua
IL DESERTO
Gli occhi aperti in questo deserto
m’incammino per dune ed oasi
le stelle illuminano la mia notte
i giorni sono scanditi dallo scoccare delle ore
seguo un barlume di luce
non so quale sia la mèta
mi piace affidarmi, sono serena
il cammino è in solitudine,
ma ciò non mi spaventa
trovo bella anche la sterilità che mi circonda
la certezza per un domani
è come una sorgente dissetante
ed io continuo seguendo il barlume di luce
IL VUOTO
Una lunghissima pagina bianca
Una penna si accinge a narrare
Non è facile! La mano a volte è tremula
Gli eventi si accavallano, l’emozione ritorna
La penna continua il suo narrare
Passioni vissute con amore e dolore
Difficoltà affrontate e superate
Poi, nella pagina il primo spazio vuoto
Volutamente indica un pensiero: ma che cos’è la vita?
La penna continua il suo narrare
Nell’animo c’è il vuoto, perché?
Che cosa si vorrebbe e non si riesce a vedere?
La VITA continua a scorrere come un ruscello
Non sempre il suo percorso è senza intralci
Basta trovare la Sorgente e chissà…
Forse il vuoto della pagina potrà riempirsi
ECCOMI
Senza ali, volare non è facile,
Ma tu sai come farmi volare
Seguo le note che si perdono nello spazio
Volo fino all’infinito, lassù nessuno può ferirmi
Guardo sotto di me,
dall’alto si misura la povertà dell’uomo
Il suo essere si perde nell’egoismo
Quante mani si tendono per chiedere aiuto
Quante mani si ritraggono per timore
Sguardi che sfuggono per non vedere miserie
Paure che t’impediscono di fermarti
Gli orrori sono i nostri compagni di cammino
Cosa posso fare? Dio dove sei? Vorrei bussare alla tua porta
Il cessare della note ferma il mio volo
Una mano si posa su di me, sussulto,
Non sono sola, un fruscio d’ali ed una voce mormora Eccomi!