Anna Giannini - Poesie

La farfalla

 

Fragile creatura di primavera;

del sole, delle viole, della natura in fiore.

 

Tu, librata dalle candide alette,

felice svolazzi e ti posi sui fiori,

gustandone il nettare;

ignara della tua breve vita.

 

al capolino del sole cadente

come fiore, per sempre, tra i fiori ti posi;

meravigliosa creatura

della bella stagione degli amori.

 


La piccolezza dell’ uomo

 

E’ bello sfidare lo sguardo

di chi, con insistenza, ti guarda

e spesso riprovavo

e sempre ci riuscivo.

 

Ma, un giorno, il sole d’ oro

m’ invitò col suo tepore

ed io volli provare

a fissare il suo bagliore.

 

Il mio sguardo lacrimava,

per la luce che accecava.

La mente si convinse, ed è pur vero,

che l’ uomo è un granellino, nell’ universo intero.

 



Preghiera di un albero

 

Un albero ingiallito,

al cielo nuvoloso,

stendea le lunghe braccia,

in segno di preghiera.

 

Tutte le foglie sue

a mille, a mille

erano morte.

 

L’ ultima solamente,

l’ ultima foglia gialla

ancora lì aspettava,

attaccata al suo ramo

che l’ aveva generata.

 

La preghiera fu vana.

Lieve un soffio di vento

staccò la foglia stanca

e senza vita

che dell’ albero,

ai piedi, si adagiò.



L’ aquilone

 

Basta un rombo di carta velina

incollato su due striscioline,

a dar vita ad un aquilone

dal colore del sole,

arancione.

 

La sua coda di stella cometa,

coi smaglianti colori di Patria,

danno al cuore una luce di pace

e allo sguardo nostalgici dì.

 

La sua vita ad un filo è legata

ed il vento lo fa volteggiare

sopra il prato,

sul monte,

sul mare,

rincorrendo il suo ebro destino

nell’ immenso cielo turchino.

 

Chi con lui riesce a volare

e a danzare, sospinto nell’ aria,

scoprirà tante cose da amare

e più viva la sua vita sarà.

 

Basta un pizzico di fantasia

e nel cuore tanta armonia.



  I colombini

 

Anche stamattina i colombini,

col vento, la pioggia, il freddo forte,

raccolti sul cornicione di un palazzo;

affamati, un po’ sbandati, infreddoliti,

aspettano il cibo di ogni mattina:

         una mollichina di pane,

         nell’ acqua inzuppata;

di frumento, di cereale,

di semi di grano una bricioletta,

dall’ alto lanciata,

li avvisa, li raccoglie

e felici, con le ali distese,

nello spazio si lanciano;

beccano quel poco cibo a loro donato

ogni mattina, per un’ intera giornata.


 

E’ questa la nostra società

 

Razzismo, terrorismo;

naziskin, rivendicazioni,

per un programma alla televisione.

 

Mafia, camorra, sacra corona

Ieri, oggi, sempre, in ogni ora.

 

Parole, parole, parole,

per riempire le pagine di un giornale.

 

Racket, violenza, droga, prepotenza,

miseria, depressione, soprusi, prostituzione;

tasse a profusione, cassa integrazione.

 

Tutto a portata di mano,

il pane quotidiano dell’ anziano,

dell’ adulto, del bambino,

in un’ atmosfera inquinata,

in una società malata,

come malato è il nostro pianeta

e nessuno se ne ravvede

e giù parole, parole, parole

senza mai una conclusione.

 

Parole, parole, parole

che fanno solo danno e confusione.



Se ci fosse più amore

 

Se gli uomini si amassero di più

la vita sarebbe come la cerchi tu.

 

Il mondo diverso apparirebbe,

il cammino, meno duro sembrerebbe

 

Se tutti ricordassero che l’ amore

non costa, perché è in ogni cuore

 

ricchi e poverelli sarebbero più fratelli;

il cattivo col buono, per chiedergli perdono.

 

Non più sete di potenza.

Tra i paesi più alleanza.

Tanta pace in tutto il mondo,

ogni cuore più giocondo,

 

per una vita meno dura

e una pace più sicura.



L’ emigrante

 

In una valigia ho deposto il mio cuore;

insieme a vestiti, gioie, dolori;

dolci ricordi, affetti profondi.

 

Un fischio, un saluto e il gioco è finito.

Un grande rimpianto, un cuore trafitto.

Una nave che salpa, un porto lontano:

gran confusione, tanta emozione.

E’ un gioco infantile, di ingenui bambini

trovar l’ evasione in terre lontane.

 

E’ un triste risveglio che il cuore attanaglia

di chi si ritrova in terre straniere,

lontane da chi ti ha dato i natali,

ti ha visto piccino, ti vuole vicino.

 

Ora il tutto è rinchiuso in una valigia

che apri pia, piano,

per non maltrattare

tutto quel che ti lega alla Patria lontana,

agli affetti più cari,  alla speranza, alla vita.

    


 


Al sole

 

Sole cocente;

sole leone

ridona ai cuori

il perduto amore;

riscalda il sangue,

piega la spada,

prosciuga il fango,

ravvivi l’ azzurro;

porta la pace,

distruggi la guerra,

esalta la vita,

abbatti la morte


 

Alla luna

 

Mi ritenevo tanto fortunata,

abitare dove la luna era nata

e amavo contemplare il freddo viso

che mi guardava  con egual sorriso

e m’ avvolgea con brillante luce,

nelle notti serene e pien di pace;

cercando di scoprire tutti i misteri

che oggi son svelati al mondo intero,

coinvolto da un’ enorme ammirazione

e pur da tanta, troppa delusione,

per non poter più fantasticare

con l’ ingenua amica,

dell’ età più cara.