Anna Grazia Trautteur - Poesie

Noi

 

Tutte le stelle

cadono

nel silenzio ansante

del  nostro desiderio 

e resta buio il cielo. 


 

Preghiera

 

Signore

che io sia bambina

al momento 

di ritrovare papà 

nel Tuo Paradiso.  

Lui mi ricorda 

cosi

non conosce 

il mio volto di ora. 

Signore

che io sia bambina

al momento 

di ritrovare papà

perché non sappia

che sono cresciuta senza di lui. 


 

Pioggia d’estate 

 

Deserta 

la spiaggia ritrova

il sua essere sola. 

Silenzio di voci

sfiorato

da lieve battere

d’ali. 


 

Migranti

 

Annegata speranza 

fragile ponte

lanciato

a un ignoto destino. 

Le mani vuote 

di un futuro 

che non ha più sogni. 


 

Guerre

 

Manciate di guerra,

remote 

e disperse

a diverse latitudini. 

Nell’era digitale 

Anche iil nuovo 

Conflitto mondiale 

e’un mosaico di pixel

frantumati,

sfocati,

distruttivi. 


 

Coronarografia

 

La stanza è buia,

un cielo freddo

senza stelle

gonfio di brividi e di silenzio. 

Disteso manichino

svestito di umanità 

avverto inerme

gli esili lunghi tentacoli

di macchine aliene

frugare

fino al pulsante

grumo della vita. 

per dire 

impersonali oracoli

il destino futuro

del mio corpo debole. 


 

Ricordi

 

All’improvviso il passato 

irrompe  nell’oggi, 

violenta nostalgia

dell’ieri. 

Fuga di istantanee

accese nella memoria

stelle cadenti 

nel cielo dell’anima. 


 

Il gabbiano

 

Mi sono girata ed era lì 

sul marciapiede

lontano dal fiume. 

Passeggiava impettito

nella sua elegante livrea

sotto la luce dei lampioni,

indifferente 

sfacciato viandante

nella notte di Roma. 


 

Il silenzio delle stelle

 

Il giorno si spegne nella notte

E la città si accende. 

Turbinio di luci

Sospinge lontano, in alto

il silenzio pulsante delle stelle. 


 

Perdere le parole

 

Pensieri confusi

ingarbugliate emozioni. 

Le pagine 

bianche

intatte

mi guardano smarrite 

vuote di me. 


Notturno

Il triangolo
della persiana scostata
Rivela il fuori.
Nell’intatto silenzio,
la luna piena
scintilla
tremanti bagliori
sul mare
e ritaglia
lo stupito volto del cielo.

 


 

Vuoto

A volte
sogno
le tue mani
su di me.
Ritrovo
carezze
di ieri
sopite
nell’attesa
del dialogo
interrotto
del nostro
desiderio.

 


 

Sera

Torino
ti scopro dall,alto
respiri
con larghe onde
di nebbia
preghi
con tutti
i tuoi campanili
mi guardi
con le tue luci
pensieri accesi
nell’umida sera d’autunno.

 


 

Tentativi di Haiku

Respira il porto
Sommesso sciabordio –
Bosco di alberi senza rami.
Morbida svestita geometria
Sfumata nella nebbia-
Inverno delle Langhe,
Le ore si sbriciolano
Nel tempo sospeso-
Urla il silenzio
(Lookdown)
Sospesa nel cielo
la luce della luna-
Illuminato silenzio.

 


 

31 dicembre 2014

Tra creste innevate,
incastonato
sul colle,
Sestriere
è un remoto presepe
di luci
affollate
contro il velluto blu notte
dell’ultimo cielo
dell’anno.

 


 

Fotografia

Calma di vento.
Il mare
si è fatto lago.
Nell’astratto disegno
di sartie incrociate
immobile
il triangolo bianco
di una vela
lontana

 


 

Casalinga

Frammenti e istantanee
di gesti e abitudine.
Quotidianità
vissuta in attimi
diversi
e ripetuti
che ricompongono
riti inconsapevoli
per non perderli
nei giorni senza storia
che siamo pur sempre noi
oggi come ieri nel giornaliero volgersi
di ritmi casalinghi.

 


 

Esame di Maturità

Fumo una sigaretta
davanti alla finestra aperta
e mi perdo nel cielo
per trovare riposo.
Sorrido
per questi giorni stanchi.
Il sole sta morendo
chiuso nei vetri
della casa di fronte.

 


 

Per via

Cammino
tra la gente
che non mi vede
e non vedo.
Richiami di luce
dalle vetrine
sorriso
di vivi colori
musica lieve
venuta
da chissà dove
comprata
da chissà chi.
Cammino
sola
sul mio silenzio
impazzito.

 


 

Testimoni

Il ricordo è brutale
sale
strofinato sulla ferita aperta,
squarcio
nelle profondità dell’essere.
Indicibile orrore
vissuto
da chi non ha varcato
la soglia del non ritorno
e racconta
il male assoluto.
Sofferenza
che trova le parole
per non chiudere la porta
della memoria.
(Nella “Giornata della memoria”)