Anna Napolitano - Poesie

Divina poesia

Parole in armonia,
sentimenti donati,
sogni mai dimenticati.
Squarci di luce
in un mare di pace,
cieli spalancati
su orizzonti infiniti.

Poesia disincantata
quel Crocifisso sul muro,
incontro di amore
tra il Padre che ama
e il Figlio che grida.

Vendetta d’amore,
grido di pace,
vita che nasce
nell’assurdo del tempo,
che scorre e che va
verso l’eternità.

Gesù Crocifisso,
poesia che incanta,
bellezza infinita;
in te tutto è novità,
ogni istante è riflesso
di luce e di pace
nel Cielo infinito,
dove tutto, in un gioco d’armonia,
è eternamente e divinamente POESIA…

 

 

 

Speranza, alito di certezza…

Tra il luccichio del giorno che inizia,
nel vento che accarezza il nuovo tempo,
nello scorrere di immagini,
nell’incontro di volti, di storie e di eventi,
tra le lacrime dei tanti che piangono,
nel silenzio dei tanti che muoiono,
ho cercato di respirare l’alito della speranza,
di afferrare quel sospiro
che cambia lo sguardo del cuore…

Speranza…,
eco che avvolge desideri,
forza che genera progetti,
soffio che calma tempeste…

Speranza…,
forza di chi lotta,
bagliore di chi va oltre il buio,
bussola di chi intravede nuovi orizzonti…

Speranza…,
voglia di luce dopo la notte,
certezza dell’impossibile,
coraggio per chi vuol dare
a questo tempo il senso della vita,
il significato dell’amore…

Speranza…,
forza dell’oggi
per credere alla bellezza del ricamo
di questa nostra imprevedibile ed imperdibile storia…

Speranza…,
pietra ribaltata,
che trasforma il buio in luce,
la notte in alba,
il sogno in certezza,
l’alito in respiro,
il silenzio in parole di gioia
e di infinita gratitudine.

 

 

 

Il nulla è il tutto

Luci e colori,
immagini e volti,
sorrisi ed emozioni,
sentimenti e dolori,
parole e silenzi
avvolgono il Tempo,
scorrere indefinito di una forza
che lascia orme e ferite,
in un susseguirsi di sguardi che s’incrociano
e che sussurrano.

L’Amore, eco armoniosa del dolore,
impone le sue leggi,
si infrange in luccichii di gioia,
si disperde in frammenti di tenerezza;
il nulla invade l’esistenza,
mentre le mani vuote cercano di stringere
l’aria che non è più.

Eppure i suoi occhi sono un’esplosione di vita,
illuminano le tenebre che si diradano,
la luce avanza nel tunnel della notte:
un abbraccio annega il respiro,
afferra l’anelito in me,
è l’attimo in cui il Tutto mi prende,
riempie i baratri della solitudine,
soffia il suo essere dentro,
ed è per SEMPRE!

 

 

 

Sfiorare l’anima

Brezza di tenerezza,
sussurri di pace,
aneliti di vita,
frammenti di luce,
palpiti di amore,
desideri di giustizia,
raggi di bellezza
sfiorano l’anima alla tua Presenza.

L’Abisso si fa pochezza,
l’Incommensurabile si fa confine,
l’Eterno si fa tempo,
il Divino si fa pane,
la Regalità si fa servizio,
l’Onnipotenza si fa Umiltà,
l’Amore si rende accessibile per trasformare
il Capolavoro dell’Umanità
nel Tutto dell’Eterno, Infinito di Dio.

 

 

 

Luna muta

Ho spiato a quel Cielo incantato
il perché della tua assenza,
ho interrogato le stelle
per ricevere un conforto
sulla tua presenza
nel firmamento delle vite vissute e donate all’Amore.

E in quell’armonia di silenzi irrorati da lacrime,
in quel disincanto di pensieri annegati nel nulla,
ho scorso te, luce che illumini irresistibilmente la notte,
te, Luna, che fai del silenzio
la legge della meraviglia e dell’attesa,
che fai del tuo bagliore
il segreto che illumina il buio dell’esistenza.

Guardo te, Luna muta,
che sembri voler dirmi
che dopo la notte giunge il giorno
e che quella stella è lì,
ma, in questa sera di incanto e di speranza
non puoi dirmi il suo nome,
perché tu, muta Luna,
nell’abisso del tuo soffuso silenzio,
hai già sussurrato che ogni mamma
è avvolta dall’arcano mistero di bellezza,
dell’infinito, immenso Amore di Dio.

Ed io, pur tra perle di lacrime,
mi perdo e ci credo!!!

 

 

 

Quando il cielo si abbassa…

Nel buio fitto di chi cerca
risposte al perché di tanto dolore,
una voce sussurra: “Io ci sono”!

Nell’incertezza del tempo che scorre,
senza riempirlo di progetti e di sogni,
un’eco raggiunge le rive del cuore: “Io ci sono”!

Nell’immobile respiro di chi vuole guardare avanti,
nelle risate mai esplose e nelle note mai suonate,
attonite ed avvolte da un intenso silenzio,
un filo di voce mi desta l’animo: “Io ci sono”!

E alzando lo sguardo, scopro,
tra i luccichii di giorni sempre uguali,
che il Cielo si è abbassato per incrociare
le tante strade deserte,
si è abbassato per riempire
di scie di colore e di speranza
una terra che cerca di alzarsi…

“Io ci sono!”:
ecco perché il Cielo si è abbassato!

 

 

 

La sinfonia dei silenzi

Tra i rumori del giorno che si spegne,
nell’aria che più non respiri,
la musica del silenzio scrive le note
sul suo spartito.

E con soavità percepisci i ritmi…
sulla testiera della vita si intona
il silenzio dell’attesa e la pace del riposo.

Il ritmo impone le sue pause
che si consumano nell’assurdo del dolore;
nella musica della vita anche i silenzi sono note
che raccontano sinfonie,
che sussurrano nuove armonie.

Il silenzio si trasforma in parole di Assoluto,
in bisbigli di Infinito,
in estasi di Meraviglia,
in certezza di Novità.

E comprendi che l’Inesprimibile, l’Ineffabile
non ha bisogno di parole,
perché il ricamo dei colori del silenzio
è l’opera d’arte più preziosa che
la parola umana abbia mai potuto tessere
dall’alba al tramonto di ogni storia.

Le stagioni del silenzio si alternano
nella fisarmonica del tempo:
l’alba suona le note del timore, dell’incognito
mentre la notte intona le note della speranza.
E se la prima parola è un urlo alla vita,
l’ultima porterà il timbro del silenzio,
per l’eternità.

 

 

 

Raccogliere la storia…

Gocce di speranza scintillano sotto il sole del tempo,
spremute di dolore irrigano l’arsura dell’esistenza,
consumate dall’impossibile forza dell’attesa,
pietre di gioia lanciate nel vento del silenzio
riempiono i cerchi della vita,
mentre granelli di tempo volteggiano tra le piramidi della storia,
fisse nell’Eternità…

Eppure tra i sentieri della vita,
senti il profumo della storia,
raccolta dai sorrisi e dai volti dei bambini,
dalle urla e dai desideri dei sogni dei più giovani,
dal bisbiglìo e dagli occhi pieni di vissuto degli anziani.

E lì dove il tempo pone la sua firma
nell’album dei ricordi mai dimenticati,
la memoria consegna la sua eredità
al silenzio dell’Eternità…

Ora che sai che la tua vita
è la somma del passato e del presente,
accetti la sfida del tuo futuro,
pronta a raccogliere la storia
che ormai è diventata te…

 

 

 

Scintille di risurrezione

Nel tempo dell’attesa e dello stupore,
nel buio illuminato dalle stelle,
nel silenzio dell’orizzonte,
nel richiamo dell’Oltre della vita,
intravedo scintille di Risurrezione,
là dove tutto sembra avvolto dal nulla della morte.

Eppure quando al mondo sembra chiusa
ogni strada al percorso della speranza,
come un impeto, esplode la voglia di risorgere.

E scorgi qua e là scintille
che accendono la corsa della vita,
che donano luce e splendore all’esistenza delle cose
e percepisci che solo dal cuore,
da quell’energia che muove l’esistenza,
puoi accogliere e vivere l’Amore.

Dal cratere della vita che non muore,
esplodono in un girotondo di giochi e di colori,
nuove ed eterne scintille di Risurrezione.

 

 

 

Tempo e memoria

Lungo la scala dell’universo,
il tempo scorre né lento, né veloce.
Un orizzonte di eternità apre il varco
lì dove tutto ha un inizio ed una fine:
ed è il tempo della memoria.

Nel silenzio che scorre e che dimentica,
tra i rigagnoli della fretta,
dove la vita si fa arida,
nasce la forza della memoria.

Non frammenti di tempo dimenticato,
né soffi di cenere del passato,
ma vita che si rinnova,
ora, adesso.

Dalla maestà del tempo,
il silenzio si fa vita che genera,
vita che passa ed imprime le sue orme
di saggezza, di speranza,
di fede, di amore:
ed è attesa.

Il tempo consegna alla memoria
la possibilità di essere ancora:
tempo, eternità e memoria
si incontrano in te, mio Signore.

E se l’Eternità
è il tempo dell’amore,
la memoria è l’aurora della speranza,
il tempo senza fine di un’attesa
che si fa grido,
di un silenzio che si fa abbandono,
di una morte che si fa vita.