Anna Soliberto - Poesie

Un po’ di tregua

I ricordi di un emozione
Scorrono insieme alla musica
Di cui non conosci le parole.

Un emozione scavata dentro
Che ha un sonno leggero
Sempre pronta a farsi sentire,
Come il dolore di un livido.

Quello che chiedi è tregua,
Non attutisci i colpi
Ma resti in piedi
Controvento e controtempo.

Un po’ di tregua e la musica scorre…
Note lente come gocce
Scavano e creano un fiume
Sembra aspettare una tregua
Ma dice di vivere.

 

 

 

Ritornare nell’anima

Ritornare libera da catene di carta
A trattenere la mia anima
Ritorno in un luogo che non c’è
Fuori dove l’anima trova pace.

Ritorno nei pensieri
Dove l’anima trova la forza
E lasciare una realtà
Che non e più la mia.

Ritorno a cercarmi
In un libro senza pagine e senza un finale.
Un anima senza titolo
E colpi di scena da scrivere.

Ritorno nei miei occhi nuovi
Scoprendo di ricominciare.

 

 

 

Coerente

Se solo questa città
Avesse un profilo più coerente
Con i suoi colori.
Se il suo verde fosse già fiorito,
Forse questa malinconia di te
Avrebbe un po’ di pace.
Una città di salite e discese,
Di colli che non hanno fiori,
Dove le pianure non sono luoghi d’incontri,
Ma strade per ruote veloci
In un traffico che non c’è.

Mi fermo allora dal balcone di questa citta,
Verso l’orizzonte del cielo,
Ricordo come in due potevamo riempire un vuoto
Solo con i nostri occhi.

 

 

 

La mia musa

Non so come mai
Poi scrivo sempre di te.
La mia musa sempre.
Tu che mi hai trovato e preso
Salendo le scale con un tacco 10
E l’anima con due occhi azzurro mare.

Sei la musa che ha scelto me
Per far vivere l’anima che nascondevo
E non conoscevo.
E’ bastato il tempo per capire.
Un tempo che non cambia,
ma trascorre.
Il tempo che scopre e trasforma.

Tu
La mia musa per sempre.
La musa che mi ha letto
Senza sapere chi ero.

 

 

 

Senza titolo

Nei metri quadri che mi proteggono
Lascio quello che sono
Fuori dalla porta
La mia armatura
È di una misura più grande
Perché non voglio che resti mia per sempre
Calza bene e consente i movimenti.
Attutisce i colpi duri

Le mattine, di sole o pioggia,
mi regalano un orizzonte da guardare
con nuvole di ogni forma.

La mia voglia di tornare nasce da lì.
Senza armatura.
Perché io non voglio essere la mia armatura.

 

 

 

Immagina l’eternità

Rubo il tempo se vuoi,
lo faccio per noi!
Chiedo a un dio di fermarlo,
blocco gli orologi del mondo
e la terra non gira piu!
Ma per noi basta solo un secondo per stare bene insieme.
Quindi…….
Immagina l’eternità.
Abbiamo già fregato tutti.
Con cento passi indietro
Il tempo passato non rivive.
Ma ora siamo me e te ….
Comincio da dove ho lasciato
Continuo ad amarti.

 

 

 

Metallo

Come metallo puro
L’amore resta solo amore.
Nessuna formula le separa,
Vive solo d’amore.
Non ha ricordi da ricordare,
Ma da costruire.
Non ha date,
Ma sorprese da vivere.
I viaggi sono solo nelle poesie, romanzi, dipinti.
Vive solo d’amore

Intanto l’assenza
Dell’amore,
E’ l’essenziale dar vita all’amore.

 

 

 

Senza titolo

Leggendo un pensiero
Ho capito che noi eravamo amore,
Prima ispirazione dei poeti.
Eravamo i colori che ispiravano i pittori.
Noi eravamo amore
anche se fossimo altri.

Eravamo amore.
Amore, quello che dura sempre
Ma non resta mai.
Siamo amore scritto
Di parole normali,
Siamo amore sempre
Di quello che vive solo una volta.

 

 

 

Lo Zaino

E poi ci sentiamo grandi
In questo mondo immenso,
e piccoli di fronte a tutto quello che ci circonda.

Io mi sento un granello di polvere,
tra la scia di un raggio di sole.
Argilla in cerca di forma.

Un esplosione, e vite si spezzano
Con speranze ancora da vivere.

Un esplosione portata in spalla,
Nello zaino
Di una vita segnata
Dall’indifferenza e dall’amore

Nessuno vede me
Dove io vedo.
Mi sento grande in te.
Mi lascio andare all’immenso
E non mi perdo.

 

 

 

Resilienza

Piano, molto piano,
Come quando ricominci a camminare.
Anche se lo sai fare
Parti piano.
Da dove hai finito
Per iniziare di nuovo
Ancora …… .
Un passo, un passo
E resti in piedi barcollando.
Descrivendo l’emozioni
Come il vuoto nella pancia.
E si ripete un emozione.
Piano piano, molto piano
Ho allenato nell’assenza
Testa e cuore
Controllare impulsi e scatti
Ho allenato a far restare
A dimora il mio cuore,
Adagiato bene nel posto naturale.
Ho perso l’equilibrio
Ritrovando il contrappeso,
Lì dove ho perso me.