Annarita Borrelli - Poesie

Tormento

 

Lacrime stillano dal soffitto

sguardi vibrano dai vetri

urla rimbalzano sul nero pavimento

acri odori sfiorano le mura.

Tutto, tutto

dentro l’anima

e fuori da questa stanza

invoca aiuto

perché avvolto

da un insaziabile desiderio

di libertà. Sempre.


 

Goccia

 

 

Scendono gocce,

una dopo l’altra

lentamente bagnano l’asfalto delle strade.

Picchiano con insistenza

ai vetri delle case:

chiedono aiuto e ospitalità,

non vogliono cadere, prigioniere,

e terminare già la loro esistenza.

Esse sono condannate

A sì crudele destino

e cercano disperatamente

di fuggire la morte.

Perché la vita di una goccia

è di breve durata:

il tempo di nascere

che è già perita.


 

Classe 1995

 

Amici

di un tempo passato

di un libro sfogliato

di un tempo che fu.

Compagni

di strane avventure

di sogni e paure

per sempre e mai più.

Rivali

di sfide tra i banchi

di lotte tra stanchi

Orlando ed Artù.

Alleati

di guerre scherzose

in trame ambiziose

lontano laggiù.

Fantasmi

in regge dorate

che vagano soli

in cerca di vita…

La polvere è trita. Ci sei anche tu.


 

Se piove

 

Se piove

nei miei pensieri

in ogni dove

lungo sentieri

di rocce bianche,

le gocce stanche

cercano ancora

la vita nuova

e amore eterno

oltre l’inferno.


 

Dei sensi

 

Parole sussurrate

tremanti e deliranti

nel vento trasparenti

urlate

agonizzanti

tra gli amanti.

Sussulti

come palpiti indomati.

Abile raggiro

o flebile incoscienza

di cuori mai chetati.

Sublime.


 

Per te

 

Non posso pensare

di averti lontano

di averti vicino

di averti

Non riesco a sentire

il tuo cuore che batte

il tuo cuore che parte

il tuo cuore

E intanto sorridi

la bocca di luce

la bocca che tace

la bocca

Amore infinito

ti amo in passato

ti amo in futuro

ti amo


 

Sempre e mai

 

Piangi, piangi

cuore mio lacerato

nel crogiolo di frammenti

più affilati e tormentosi

di quanto sia il passato

lontano o vicino

in suono umano

o in divino spartito.

Canta e sogna

le labbra sfiorate

che resero viva

la vita mancante

di lui. Che non torna.


 

La nostra guerra

 

Non vi racconterò di questa vita

né del pianto incessante del mio cuore:

si muore e si rinasce nuovamente

sperando di cancellare il dolore.

 

Ma rossa la terra è già, nero il cielo

su una folla di spettri senza amore:

a noi toccherà compiere il miracolo

vincendo le tenebre dell’errore.


 

Frammenti e pensier

 

1. La luna già spunta

 

E l’ora corre da noi lontana

Afferrala e imprigionala

Nel nostro amore strano.

 

2. In bilico tra due mondi

 

Sopra un filo di seta

E all’orizzonte

Un sogno in parte infranto.

Rosa senza spine

Il cuore di un danzatore.