Tormento
Lacrime stillano dal soffitto
sguardi vibrano dai vetri
urla rimbalzano sul nero pavimento
acri odori sfiorano le mura.
Tutto, tutto
dentro l’anima
e fuori da questa stanza
invoca aiuto
perché avvolto
da un insaziabile desiderio
di libertà. Sempre.
Goccia
Scendono gocce,
una dopo l’altra
lentamente bagnano l’asfalto delle strade.
Picchiano con insistenza
ai vetri delle case:
chiedono aiuto e ospitalità,
non vogliono cadere, prigioniere,
e terminare già la loro esistenza.
Esse sono condannate
A sì crudele destino
e cercano disperatamente
di fuggire la morte.
Perché la vita di una goccia
è di breve durata:
il tempo di nascere
che è già perita.
Classe 1995
Amici
di un tempo passato
di un libro sfogliato
di un tempo che fu.
Compagni
di strane avventure
di sogni e paure
per sempre e mai più.
Rivali
di sfide tra i banchi
di lotte tra stanchi
Orlando ed Artù.
Alleati
di guerre scherzose
in trame ambiziose
lontano laggiù.
Fantasmi
in regge dorate
che vagano soli
in cerca di vita…
La polvere è trita. Ci sei anche tu.
Se piove
Se piove
nei miei pensieri
in ogni dove
lungo sentieri
di rocce bianche,
le gocce stanche
cercano ancora
la vita nuova
e amore eterno
oltre l’inferno.
Dei sensi
Parole sussurrate
tremanti e deliranti
nel vento trasparenti
urlate
agonizzanti
tra gli amanti.
Sussulti
come palpiti indomati.
Abile raggiro
o flebile incoscienza
di cuori mai chetati.
Sublime.
Per te
Non posso pensare
di averti lontano
di averti vicino
di averti
Non riesco a sentire
il tuo cuore che batte
il tuo cuore che parte
il tuo cuore
E intanto sorridi
la bocca di luce
la bocca che tace
la bocca
Amore infinito
ti amo in passato
ti amo in futuro
ti amo
Sempre e mai
Piangi, piangi
cuore mio lacerato
nel crogiolo di frammenti
più affilati e tormentosi
di quanto sia il passato
lontano o vicino
in suono umano
o in divino spartito.
Canta e sogna
le labbra sfiorate
che resero viva
la vita mancante
di lui. Che non torna.
La nostra guerra
Non vi racconterò di questa vita
né del pianto incessante del mio cuore:
si muore e si rinasce nuovamente
sperando di cancellare il dolore.
Ma rossa la terra è già, nero il cielo
su una folla di spettri senza amore:
a noi toccherà compiere il miracolo
vincendo le tenebre dell’errore.
Frammenti e pensier
1. La luna già spunta
E l’ora corre da noi lontana
Afferrala e imprigionala
Nel nostro amore strano.
2. In bilico tra due mondi
Sopra un filo di seta
E all’orizzonte
Un sogno in parte infranto.
Rosa senza spine
Il cuore di un danzatore.