Antonella Guidi - Poesie

In un filo d’erba

 

 

Un filo d’erba svela

la maestosità del mondo

verde come la vita

lucente di brina dell’alba.

Un filo d’erba si erge

e forte alle insidie

si rialza  nasce dall’asfalto

quando il progresso lo schiaccia..

Inesorabile risorge

un filo d’erba

come la vita, come la speranza..


 

 

Che nessuno mi guardi negl’occhi

troppe cose di me scoprirebbero.

Sarei un libro,

un libro aperto dentro una vetrina

in una via, dove tutti,

passando mi vedrebbero.

Che nessuno mi guardi negl’occhi

troppo in quelli degli altri so leggere

desolazione, rabbia

o peggio, compassione,

compassione che non usano

per se stessi

per la propria condizione.

Che nessuno mi guardi negl’occhi

perché vedrebbero

il mio amore sviscerato

non per la luce

ma per le ombre.


Vallerano

 

Lo scorrere del vecchio fosso

fa gorgogliare l’acqua fra i sassi.

Il vento mormora all’orecchio

la storia, un rumore

il vecchio molino

quali generose acque

un tempo

gli hanno donato la vita.

Odore di farina

e una madia che si chiude.

Poi il crepitare di scopi

che avvampano

nel forno del paese.

E la mente evoca

nell’innocente intelletto

ricordi mai vissuti

e raccontati dall’amore

per le cose semplici.

Semplice e immutato nel tempo

com’è rimasto

questo magico borgo.



Nelle zolle

 

 

Nelle zolle scure la vita

è dura come lama

di un arrugginito aratro

c’è la semplicità del vivere.

Con gli occhi alzati,

circondati da un mondo

che sembra immobile, ma muta,

come la mente

dell’uomo di scienza

sul punto di scoprire

qualcosa di grandioso.

Fra le zolle

la terra ti anima

ed il suo odore

riporta alla mente

ricordi ancestrali

che rammentano

un legame antico

che ci lega ad essa

come il primo respiro

Cci lega alla vita


Ricordo antico

 

 

Dalla terra umida

la nebbia sale nell’aria

i raggi dorati dell’alba

creano eventi

magici,surreali.

Luoghi sempre conosciuti

trasformati in ricordi

di un passato antico.

Un contadino che porta i buoi

i boscaioli con i muli…

un passato che ci appartiene.


Se ricorderai

 

Chissà se ricorderai

la pace che da il rumore

della pioggia sulle persiane

mentre dormi sulla mia spalla

al bagliore della luce notturna.

E ora ascolto la pioggia

ne sento ogni singola

fredda goccia

contemplo e ricordo

il viso di un angelo

che mi ha resa grande

che mi ha resa felice

che mi ha resa madre.


 

Per la via dei campi

 

 

Per la via dei campi

un tenero verde si sdraia

sulle colline macchiate

da bianche margherite.

Il sole allarga i suoi raggi

spostando le nubi

come una mano

sposta la tenda di una finestra

nella mattina di Marzo.



Pensiero di fine estate

 

 

E’ dolce questo sole che m’ispira

sa di miele

sa di fieno

sa di campi di fine Agosto.

Parlo della vita alla vita

mentre il vento caldo

afferra la gola e ti ruba il respiro.

Con l’occhio mi perdo là

sulla linea dell’orizzonte

dove il cielo e la terra si amano

e le nuvole piangono diamanti.



Tramontana

 

 

Nuvole rosse

s’allungano, s’intrecciano

a quelle bianche

come le mani di due amanti

creando

elevati, irreali tramonti.

Stregata diviene l’aria,

fredda tramontana,

presagio di nuovi eventi

e vecchi ricordi

di morbide colline.


 
La terra di Adamo

La bruma sale dalla terra

mite autunno, rivestito d’oro.

Boschi ombrosi

formano cupole tessute di alberi

affondano le radici

in un materasso di humus

profumato di bosco.

Universo limpido

di ruscelli, di fredde acque

di laghi cristallini,

cielo blu di nomadi nuvole

si specchiano vanitose

e tronchi ricoperti

con velluti raffinati di muschio.

Figure ed ombre si tratteggiano

tra colline che la luce disegna

filtra le foglie.

Piccoli ragni

tessono pizzi color perla

e nuvole di farfalle colorate

avvolgono il mondo

del profumo che hanno le fiabe

di questa terra ai confini del mondo.