Antonella Preite - Poesie

VOLO DI FARFALLA

 

Guarda in alto

mi trovi lì.

Mi disperdo nel blu,

lontano dai tuoi sogni,

dai tuoi rancori,

dalle tue disperazioni  e 

dalle tue paure.

Mi perdo tra il verde dei campi

e volo in alto.

Non so parlare

come la libertà, ma:

senza questa 

non esisterebbe

neanche il mio volo!


VENTO

 

Ti sento vento, 

mentre passi

ascolto il fruscio 

dei tuoi passi,

che lentamente libero

ti lanci in aria.

Avvolgi, nella tua libertà e 

ubriachi di leggerezza

i pensieri, i ricordi,

della mia mente.

Mi fai paura vento!

Ho timore che rubi

la mia voce

la trascini via da me

facendola ascoltare

a tutta quella gente

che non  mi ama.

Rimango in silenzio,

dispersa,

nel mancato riparo.

In un timido instante,

lasci la tua impronta 

a terra e

calpesti tutto quello 

che incontri.

Ti prego,  non calpestare

anche me,

non ferirmi,

regalami solo:

il tuo respiro!


GESU’

 

Gesù, Ti lascio,

Ti lascio dove,

Ti ho sempre lasciato:

nel mio cuore.

Lì, ne hai fatto dimora,

con il Tuo silenzio, 

fatto:

d’immense parole!

Ti lascio soave lì,

dove ti ho sempre cercato.

Un giorno,

il mio corpo perirà,

ma la mia anima

si solleverà!


RACCOGLIMI

 

Raccogli tutti

i miei timori,

i miei dolori,

i miei malumori.

Coglimi nello stupore, 

come afferreresti una rosa 

in un campo,

tra petali e spine.

Abbi cura di me.

Sceglimi ogni giorni

di ogni tempo.

Scegli me,

Non dimenticarmi,

non sostituirmi ai profumi

di nuovi fiori.

Non seccherò mai

se mi disseterai

con il tuo amore.


NOTTE

 

Fugace notte

che nell’occulto 

ti lasci andare,

mi fai tua,

mi seduci,

mi appassioni

nella tua brama.

Marchi la mia esistenza

nell’universo

e subito mi lasci 

nell’ignoto.

Mi scoraggi e 

nella tua timidezza 

mi abbandoni.

Sei convinta

che ho bisogno

della luce viva,

ma non sai 

che vorrei essere tua

e rimanere seduta

accanto al tuo silenzio.


PAURA

 

Inseguimi paura,

mentre faccio 

della mia vita

il successo 

dei tuoi timori.

Allora scrivo

nuove poesie 

che sanno

di nuovi sapori.


POETA

 

Ho scritto

le poesie più belle,

quando stendevo

le parole al vento.


PENNELLATE D’ARTISTA

 

Pennellate d’artista

in un cielo soffiante.

Dipinge malinconico

il tramonto di un giorno,

tanto sperato,

sbuffato nell’angoscia.

Attimi dopo, 

abbandona il cielo e 

da sfogo 

alla sua anima

secca e arida

su un terreno nudo.

Nel vuoto,

ridipinge ancora,

dà verde alla speranza

ciuffi d’erba qua e là

nel ricordo sui prati

di corse felici di bambini

nell’infanzia.

Mentre firma il quadro,

con un sorriso ermetico,

regala alla vita un inno

di un uomo sopravvissuto

ad un altro giorno

che inconsueto 

passa e va.


CUORE D’ANGELO

 

Cuore d’Angelo

che dalle mani di Dio

ne conosci forma,

ne sei portavoce 

del suo Divino amore:

“cullato nel Padre Nostro”.

Diventi umano

nel neonato,

che da striduli lamenti

atroci nasci.

Da cuori di madri

disperse nell’amore

sei generato.

Lamento nel pianto:

sei appena nella luce e

nel respiro della vita vivi,

finché nel romanticismo

dell’amore

vieni cantato.

Vivi e vieni spezzato

da altri cuori simili a te,

ma ingrati. 

Vieni dimenticato e sostituto,

per chi in altri battiti

cerca nuovo sollievo.

Palpiti per la vita

muori e rivivi in Dio

di nuovo.


DESIDERI

 

Dondolo i miei desideri

in altalena

a piedi scalzi.

Tra salti e ribalzi

mi pare di afferrare

il cielo.

Faccio delle nuvole

le meraviglie.

Un aquilone s’infrange

nel blu 

e lì

io mi perdo

tra pensieri e desideri.


SEI SOGNO IN APPARENZA

 

Sei sogno in apparenza,

quando bussa l’alba

alla porta di casa

e non ti trova sveglio.

Arrivi, come arriva 

il suono del tuo nome,

quando soffia il vento 

tra i rami e 

ti perdi ogni Natale, 

come la gioia vicino ai Presepi

che a Luglio svanisce.

Ritorni di nuovo

nel ricordo 

di ogni tuo passo

sulla sabbia,

tra le tue ombre

il mio sguardo.

Ricompari quando

nel mio petto nasce,

tra i battiti 

l’idea dell’amore.

E quando il sole

s’indispettisce

tra i suoi monotoni raggi:

tu svanisci.

Così io, mi sveglio

da un sogno

mai veramente sognato.

E’ il primo amore

che come una rosa

tra i petali secca

nel silenzio

della sua bellezza.


COME ARLECCHINO

 

Vidi un arcobaleno

aprirsi alto nel cielo

che faceva bon-ton

con la mia anima d’arlecchino.

Tra le sfumature 

dei colori

si presentò minaccioso

il nero della tristezza.

Era come  se mi sfidasse,

tra le burla

come arlecchino

mi presi gioco di esso.

Vinsi quella battaglia

Tra i colori della vita.


PIANTO

 

Lasciai il mio pianto

nel cielo,

nelle mani della Madonna

che lo fece suo

e lo immerse nel suo

immacolato grembo,

mentre mi privò

del mio dolore e 

lo crocefisse nel suo petto

in cerca di un sospirato sollievo.

Era un pianto fedele,

era nobile

era semplicemente

un pianto mio.

Aveva lacrime d’innocenza

e non era più

quello di un neonato.

Improvvisamente morì

in un sorriso

che cercava 

alba nella felicità.

E rimase 

solo un ricordo cullato

nelle vesti materne 

della Vergine Madre.


CUORE

 

Tu hai insegnato al mio cuore   

a camminare nell’amore.

Nessuno mai era riuscito

a insegnargli a camminare. 

O solo non aveva avuto mai

Il coraggio di imparare,

perché nato libero,

non voleva essere dominato.

Era rimasto lì ad aspettare, 

solo per poter respirare.

Da quell’istante aveva imparato ad amare. 

Da bambino era diventato adulto. 

Da  adulto anziano.

Conobbe la morte!

Rimase inerte nel torace, 

frantumato in mille pezzi ,

ma era felice perché aveva amato.


 

CERCAMI

 

Cercami nella magia delle stelle, 

dove io ho lasciato la meraviglia nell’incanto!

Rubami all’astuzia dell’astronomo

che nell’affanno mi vuole ridisegnare nel cielo.

Celami alla sua vista

che sa cogliere la bellezza delle stelle,

ma non sa vedere il manto del mio mistero.

Trovami nell’ispirazione del poeta, 

cantami nelle canzoni, 

raccontami nelle fiabe.

Parlami!

Io sono nelle chiacchere della gente. 

Aspettami ogni sera, 

quando si conclude il giorno.

Io resisto alla fine di ogni ora

e mi risveglio ogni volta in nuova

 luce.

Amami e riamami

Tutti gli istanti di ogni 

Frammento di tempo.

Tutte le volte che lo desideri 

Io ci sarò.

Sono solo l’incanto:

sono Dio!


IL MIO NOME 

 

Ho dimenticato il mio nome in cielo,

aspettando 

che un angelo mi chiamasse 

con la propria voce.

Ho scordato 

ogni suono di ogni sillaba.

Per lunghi anni 

tanti mi hanno chiamato 

con voci diverse, 

ma nessuna voce

 mi ha mai chiamato veramente.

Molti hanno dipinto nelle loro idee

un’immagine di me:

come un quadro 

dipinto da sconosciuti,  

ma nessuno mai 

è stato capace di dipingermi 

veramente in tela 

e ancora aspetto 

in questo angolo sperduto

che qualcuno

mi chiami veramente 

con il mio nome

e con una voce 

che mi appartenga davvero.


BATTITI DI ALI

 

Cime di alberi

bassi nidi,

un canto melodico

attorno a me.

Altri cento.

Apro le ali,

solco i cieli, mi perdo nel blu.

La terra è piccola

di sotto a me,

non mi fa paura!

Sono un dominatore di cieli.

Sono infinito come la mia libertà.

Bambini che giocano, 

chiacchiere, risate

di nuovo immensi cieli.

Ad ogni battito di ali, 

il soffio del mio cuore.

Sono libero!

Altri uomini, tanti aeroplani, 

ma nessuno di loro

ha imparato a volare bene come me. 

Grazie Dio!

Mi sento un Angelo,

ma ho solo ali d’uccello.


MOMENTO

 

Ti ho aspettato momento!

Ti ho cercato tra incoscienti istanti.

Nell’attesa

ho visto giorni interi

Fare “staffetta” con la notte.

Notti spogliarsi della loro magia.

Nuovi giorni riscoprirsi,

anche l’aria intorno a me

si è ridipinta di nuovi colori

 e si è risvegliata 

in nuova ebbrezza .

Poi si è giunto momento

 e sei diventato lunga vita!


NUVOLE

 

Mascara d’incubo 

sul volto

Del cielo oscuro.

Soffici

in un cielo

a cuor sereno.

Amo le nuvole

 e il loro mistero!


SOLE

 

Non mi spegni

ho il sole

nell’anima.


MANCHI

 

Manchi come ai nani Biancaneve, 

come alla fine un racconto,

come un capodanno a un anno,

come un aquilone a un bambino.

Manchi come un cuore ad un’anima.


FIATO

 

Fiato di sera, 

fiato di rigore,

fiato sperato,

mai dimenticato

in cerca 

di timore

nell’amore.


VITA

 

Ho scritto tante poesie, 

ma la più bella

è stata, quando

ho aperto gli occhi

e ho visto la vita!