Antonio Aldo Agnifili - Poesie

Dimmi quel che vuoi
Io ti risponderò poi
In questa situazione quanto vuoi
Almeno lo sai quel che vuoi
Così non ti potrò dire poi
La sicurezza del poi
Quanto mi piace quando vuoi
Me lo dimostri non posso dirti poi
Ah si lo vuoi
In castità sicuro che lo vuoi
Va bene prima o poi
Io non ho il coraggio di dirti poi
In futuro forse vuoi
Senza certezza del poi
Infine puoi ma non vuoi
Ci risiamo con il poi

 

 

 

 

Mio padre è unico
E a dire il vero è ancora un fico

 

 

 

 

In un ora in più
Chi mi manca sei tu
Con quel fare in più
Ti riconosci dicendoti sei tu
Probabilmente sei tu
Una ragazza in più
Meno delle altre altrimenti sei di più
Essenzialmente tu
Adesso cosa voglio di più
Un’altra ora solo tu
E se ti dicessi tu
Non ci crederesti e vorresti di più
Adesso io senza il tu
Non riesco a capire cosa vorresti di più
Di nuovo io senza il tu
Adesso non riesco sono solo e vorrei di più

 

 

 

 

Posso essere attore come in cose diverse
Le mie maniere non sono perse
Neanche altrettanto controverse
Forse neppure perverse

 

 

 

 

Scrivo questa apposta
Non la mando per posta
Sono al centro e non in Valle D’Aosta
Con tutte queste regioni che ci fanno da sosta
Io mi sento appunto di scrivere questa

 

 

 

 

Io sto pensando a Cristo
E non so chi gli accosto
So solo che qua sto
E invece non capisco questo
È vero che è tutto apposto

 

 

 

 

A quest’ora non mi viene sonno
Sarà che ho voglia ricordando mio nonno
E le altre persone come lui che danno
Per non parlare degli altri che fanno
Io penso a quelli che faranno

 

 

 

 

È raro
Che una persona oggi ti parli chiaro
E che ti dica con te sto e con te starò

 

 

 

 

Io e mia nonna
Non è una condanna
Non si chiama Anna
L’altra è stata una bella donna
Così mi hanno raccontato
Molto il tempo così è stato
Con loro non è mai costato
A qualcuno di loro mi hanno accostato
Così è stata la vita
Sempre attenti al girovita
Lei da mia madre sostituita
Così è ita la vita
Io così so quel che posso
Non mollare mai l’osso
Fare delle giuste cose il possesso
Ricordare il proprio sesso
Nelle strade vi si trova anche il dosso
Guardare cosa vi si trova indosso
Ricordare la storia anche adesso
Qua nessuno è fesso

 

 

 

 

Tutto ebbe inizio da lì
Come si viene al mondo qui
È normale che sia così
È una legge che ha scritto lui
È impressa nei nostri cuori
È così essenziale come il verde
Il riprodursi dei migliori
Di colui che tutto vede
Dentro e fuori
È quello che lui tende
L’amore chiamato mamma
Sempre meglio del magma