Antonio Palumbo - Poesie

Ho bisogno di amarti,

mangiandoti intatta,

ho bisogno di amarti,

aspettandoti per ore

seduto su corone di serpi,

ho bisogno di amarti,

sentirti carnivora  e sazia,

ho bisogno di  amarti,

del tuo viso di mare senza scogli,

ho bisogno di amarti,

gelida e nuda come un ruscello,

ho bisogno di amarti,

lasciandomi il  tuo liquido sguardo

sulle umide pareti della

mia esistenza.

A.P.


Nuda,

sei sciolta e rampicante, come  il nudo grano,

Nuda,

sei pane e vino come aroma e grappolo d’uva,

Nuda,

sei scura e grigia come argilla e cuore cupo,

Nuda,

sei pallida e taciturna

sei piccola e esile,

Nuda,

sei andata via

uscendo dalla mia bocca.

A.P.


Ho un cuore affamato

di puro desiderio,

ho un corpo affamato,

di elettrica perversione,

ho una bocca affamata,

di un avida ansia senza limite,

ho una vita affamata,

e nel granaio del tuo pube

mi sono saziato.

A.P.


 

Ti amo,

in giorni uguali

in ore diverse,

quando sei assente

o che profumi di pesco.

Ti amo,

da lontano in silenzio,

o di fronte  l’orizzonte del tuo viso.

Ti amo,

perché ho sete di te

in notte affamate

che si trascinano fino all’alba.

Ti amo,

perché esistono i tuoi baci

esiste la polpa del tuoi pensieri.

A.P.


Baciami,

baciami un ultima volta,

perché andrò via.

Baciami,

baciami un ultima volta,

in tango che racconta del nostro amore.

Baciami,

baciami un ultima volta,

lasciandomi il veleno della tua assenza.

Baciami,

baciami un ultima volta,

nel ultima notte della mia vita.

A.P.


Carnale  è incorniciata,

provo un assoluta eccitazione

dinanzi a te,

che sei smaniosa.

Tocco in maniera oscena

i tuoi succosi seni.

Sei su di me morbida,

ti bacio duramente

sono mie le tue labbra violente

la tua languida lingua.

Nuda è eccitante,

sei tavola imbandita

succulenta e saporita

e io sono affamato

delle tue tenere cosce

del tuo pube spettinato.


Il tuo amore oscuro

stritola i miei pensieri,

le tue mani di pietra

raccontano delle mie ossessioni

le tue labbra fredde

accarezzano il mio sangue

il tuo silenzio pallido

mi unisce a te in un anello

che ci lega in eterno.


 

Sono innamorato della tua lingua,

sovrana nella tua bocca,

Sono innamorato della tua lingua,

che sa di terra,

Sono innamorato della tua lingua,

sugosa e saporita.

Sono innamorato della tua lingua,

rosso fragola,

Sono innamorato della tua lingua

in eterno senza smettere mai.


 

Sei terra per i miei baci,

sei sapienza per la mia carne,

sei un ruscello di cristallo

succosa come un frutto,

osservo il tuo sorriso di pietra

facendo uscire le mie parole

dal rifugio oscuro della mia bocca


 

Ti tengo per mano,

solitaria e lunare

ti tengo per mano,

silenziosa e divina,

ti tengo per mano,

per amarti, perché

solo così posso amarti,

ti tengo per mano,

la tua mano perfetta

ti tengo per mano,

saggia e folle,

ti tengo per mano,

in silenzio tra le mie lacrime

dimenticando il resto

ti tengo per mano,

senza lasciarti andare via


 

Sei golosa,

ho una fame carnale…

voglio la tua bocca d’arancio,

i tuoi capelli di muschio.

Sei nuda e sovrana,

ho bisogno del tuo liquido sorriso.

Sentire il profumo di mela delle tue spalle,

coricarmi nel tuo vergine nido.

Voglio stringermi al tuo ventre di luna,

agli aspri limoni del tuo petto.


 

Il tuo odore,

è affascinante,

il tuo odore,

è un vecchio amico

che mi racconta di te,

il tuo odore,

è accogliente  mi tiene per mano

sazia il mio naso, il mio corpo,

il tuo odore,

mi tiene compagnia non mi lascia

da solo,

perché verrò di nuovo da te.