Biografia

Foto Antonio VenturiniSant’Angelo Lodigiano (LO), 1989.

Ho cominciato a scrivere per gioco in seconda superiore, e riconosco all’amica Lucia (già supplente di italiano) il merito di aver letto ed apprezzato i miei primi testi poetici. Parallelamente cominciavo anche a riflettere sul mio modo di scrivere, delineando un percorso ideale che partiva dai “sentimenti” (liriche di pure sensazioni, ispirate alla natura), passava poi attraverso le “riflessioni” (in cui gli oggetti diventano simboli) e approdava infine alle “poesie” vere e proprie, caratterizzate da elementi più complessi come le figure retoriche, gli schemi di rime e l’attenzione ai suoni.

Al momento della laurea in Letterature Europee e Americane, all’Università di Pavia, il mio bagaglio culturale si era ampliato negli anni assimilando gli insegnamenti di numerosi maestri italiani, spagnoli e inglesi, che continuo ad omaggiare non solo nello stile di scrittura, ma anche tramite la ripresa e la rielaborazione di versi e situazioni di opere affrontate nel corso degli studi. Alcuni esempi: Ungaretti, Petrarca, Montale, Antonio Machado, García Lorca, Luis de Góngora, Chaucer, Coleridge, T.S. Eliot ecc. Altro importante incontro degli ultimi anni è stato il comico Maurizio Lastrico, che nei suoi monologhi (danteschi o meno) ha saputo creare un mix vincente fra linguaggio aulico e narrazione di eventi quotidiani, con la costante invenzione di neologismi.

Ecco dunque perché da allora i miei testi sono spesso in bilico, potremmo dire, fra passato e presente: da un lato una lingua raffinata che tende al simil-medievale (anche in toni scherzosi), che recupera modelli classici o di certe parole quella accezione meno frequente; dall’altro invece una lingua che è viva e si può modellare in varie combinazioni di suoni e strutture, che sperimenta continuamente, e che ingloba e rielabora le fonti più svariate (videogiochi, tv, musica o – perché no – le mie poesie stesse).

Fino ad ora la mia produzione conta circa 200 componimenti che vanno da pochi versi a qualche centinaio, con alcuni progetti più complessi che arrivano intorno ai 1000. Ho anche partecipato nel 2016 e 2017 al concorso “I poeti laureandi”, organizzato dal Collegio Santa Caterina di Pavia, risultando fra i segnalati con le poesie “Tiffany’s” e “London Underground”.