Armando Sancandi - Poesie

La Rondine della speranza

 

Che cigolio fastidioso!  Potrebbero mettere una goccia d’olio su quella rotella!… Sembra che nessuno la noti, o che nessuno voglia prendersene cura…e intanto lei, imperterrita, instancabile, continua a stridere!…quasi volesse dire qualcosa a qualcuno che non vuole ascoltare…e insiste!                                                                                                                            Sono tornato altre volte in quel posto e l’ho rivista rotolarsi faticosamente su quei pavimenti  vecchi e scoloriti e l’unica nota che riusciva ad emettere, echeggiava tra  muri oscurati dalla fuliggine e ridipinti migliaia di volte di uno stesso anonimo colore, che cercava di creare conforto in un posto dove l’accesso gli era negato. Vecchi tubi agganciati ogni dove, percorrevano tutti gli angoli in ogni direzione e imbastivano stanze e corridoi… chissà quante volte hanno sentito quella rotella portare su e giù quella barella… ora vuota… ora con qualcuno sopra… coperto… sofferente… ad  ogni passaggio un volto diverso… ma con la stessa espressione… da ogni sguardo la stessa preghiera al Signore… come siamo deboli e uguali nel dolore. Improvvisamente, un frullo d’ali dèvia i miei pensieri verso il finestrotto in alto, piccolo, luminoso, dal quale s’intuisce il giorno; sospiro guardando la luce. Due rondinelle si sono posate sul davanzale per riposarsi un poco e chiaccherare ma fuggevoli riprendono il volo; sembra quasi abbiano fretta di portare quelle preghiere verso il cielo o almeno, avrei voluto che così fosse. Col pensiero immagino la loro mèta ma il cigolio richiama la mia attenzione; arriva dalla stessa direzione… porta un altro volto, un’altra preghiera.


 

“Partenza di un eroe” è dedicata ai “ragazzi del ‘99” Quei ragazzi quasi diciottenni nati nel 1899 e chiamati alle armi nel 1917 il cui intervento, a difesa dei nostri confini, fu decisivo e risolutivo. Eroi i cui nomi, su lapidi bianche, nessuno ormai legge più. Eppure il presente e il futuro della nostra Italia sono basati proprio sul loro grande sacrificio. Partirono in tanti, cantando in coro, carichi d’orgoglio e imbracciando
un fucile; tornarono in pochi, cantando in coro, carichi d’orgoglio e…imbracciando la bandiera. Per ricordarli:

 

Partenza di un Eroe

Lunedì
12 febbraio 1917
Greve lo zaino
tra fumi di ferrovia,
greve il suo cuore,
d’orgoglio e paura.
…Sferragliante e puzzolente
nella nebbia lo portò via…
così lontano,
che non fece più ritorno.
Addio “ragazzo del ’99


 

Il colore della libertà

Lo stesso del grano
che dopo l’inverno
si riveste d’oro.


 

“Il pianto di vecchi” è dedicata ad una cara persona che non c’è più. Era un mio amico, ormai avanti con l’età; morì l’adorata moglie e restò solo; i figli lontani dovettero inserirlo in una struttura per anziani, allontanandolo così per sempre da tutto ciò che era la sua vita, i suoi ricordi. Il giorno prima della sua partenza  lo andai a salutare… da quel momento non dimenticai più il suo pianto di sconforto….

I giovani hanno tutta la vita per asciugare le loro lacrime; ai vecchi restano i rimorsi…i rimpianti…le nostalgie di amori perduti… della gioventù….

 

 

Il pianto dei vecchi

 

La lacrima di un vecchio
scende come quella di un bambino
ma infinitamente più triste.


 

“Il nostro autunno” per celebrare la giornata mondiale dell’Alzheimer

 

 

Il nostro autunno

 

Vivi…
come un quadro alla pioggia:
chiazze scolorite
in una cornice screpolata.


“Il gioco di Ambra” è dedicata all’essere più dolce che conosco: la mia cagnolina.

 

Il gioco di Ambra

Innocenza, purezza, fedeltà…
virtù aliene all’umanità
sono lì dove tu stai giocando,
corrono con te
vestono gli angeli…
…come te.


 

“La lunga attesa” ci fa sperare di poter rivedere un giorno, chi abbiamo tanto amato nella vita e che ora non c’è più.

La lunga attesa

So che ti rivedrò
quando il tempo ricomincerà;
non ora.
Dormi adesso,
dormi serenamente,
manca ancora molto…
alla fine dell’eternità.


 

 

Triste felicità

C’è una farfalla
che vola gioiosa di fiore in fiore
e non sa…che la sera muore….


 

 

Il papavero nero

Nell’ora in cui il sole
lentamente svanisce
non c’è color che si distingue,
nulla brilla di luce propria.
Il papavero vanitoso
nel suo abito rosso,
illuso della bellezza
che la luce gli dona,
la notte si spoglia
e nel buio scompare.
Tutto non è
ma appare.


 

 

“Stelle invisibili” è dedicata a coloro che non riusciranno mai a scorgere la verità, fino a quando resteranno nascosti dietro le proprie convinzioni e i propri pregiudizi.

 

Stelle invisibili

Anche se guardi il cielo
non riuscirai a veder le stelle
dietro i vetri sporchi
di una finestra chiusa.